Assegno Unico: pagamento gennaio 2022 per pochi! Ecco chi

In arrivo per gennaio 2022 il pagamento dell'assegno unico! Ma solo per pochi! Ecco a chi spetta per questo mese!

L’Assegno Unico è in pagamento!

Questo è già previsto per tutti coloro che lo hanno richiesto nella versione precedente, cioè quando era chiamato assegno ponte o assegno unico transitorio.

Questo era il formato previsto dal 1 luglio 2021 fino al 31 dicembre 2021, come forma di sperimentazione voluta dal Dipartimento per le Pari Opportunità.

Adesso invece è in vigore quello Universale, come Redazione The Wam potrà confermarmi nel suo video di approfondimento su Youtube.

L’assegno unico universale si differenzia da quello transitorio non solo per la platea di riferimento, ma anche per gli importi previsti per tutti coloro che lo richiedono da gennaio 2022, mese di partenza per questo nuovo strumento.

Ma vediamo insieme come funziona, e cosa bisogna fare per averlo.

Assegno Unico: in pagamento per il mese di gennaio 2022! Ma come funziona?

L’Assegno Unico prevede l’erogazione mensile di una quota di supporto per tutte le famiglie richiedenti aventi nel proprio nucleo familiare dei figli minorenni o maggiorenni, tutti a carico del richiedente.

Questo assegno è nato all’indomani delle varie riforme proposte dal Governo Draghi per ristabilire, a causa della pandemia da Covid, maggior serenità nei conti familiari, specie dopo la catastrofe sociale, sanitaria ed economica che s’è abbattuta in questo paese grazie alla pandemia.

Come strumento si indirizza proprio alle famiglie che, con redditi bassi o proprio senza redditi, devono provvedere alle spese per il mantenimento dei propri figli, specie se minorenni o sofferenti di patologie disabilitanti.

Il problema è che questo strumento è doppio, e gennaio 2022 è il mese decisivo sia per il pagamento della versione transitoria, sia quello per la richiesta della versione Universale.

Anche se, per chi l’ha già richiesto, sarà praticamente una passeggiata di salute, se ha provveduto ad aggiornare i dati all’INPS. Come quelli anagrafici e quelli reddituali, specie dopo il 1 gennaio 2022, giorno in cui entra in vigore l’attestazione ISEE 2022.

Questa purtroppo sarà quella che servirà per richiedere la versione Universale.

Assegno Unico: ecco a chi spetta il pagamento di gennaio 2022!

L’Assegno Unico spetta a tutti i lavoratori soltanto nella versione Universale, cioè quella prevista dal 1 gennaio 2022.

Mentre per chi ancora gode dell’assegno ponte, cioè la versione Transitoria disponibile dal 1 luglio 2021, solo i seguenti soggetti potranno beneficiare dell’assegno:

  • nuclei familiari di lavoratori autonomi, 
  • nuclei familiari con soggetti in stato di inoccupazione. 
  • nuclei che beneficiano di assegni familiari come coltivatori diretti, coloni, mezzadri,
  • titolari di pensione da lavoro autonomo.

Infatti, come avrai notato, nel caso dell’assegno ponte non sono previsti i lavoratori dipendenti, dato che, fino al 28 febbraio 2022, potranno richiedere anche la maggiorazione spettante per l’Assegno al Nucleo Familiare (ANF).

Si tratta di uno dei tanti supporti alla natalità che verranno aboliti quest’anno, al pari del bonus mamma domani e il bonus bebè, quest’ultimo prorogato solo per quest’anno.

Inoltre, a differenza di chi non ha potuto beneficiare dell’assegno ponte a causa del limite di 40.000 euro di reddito ISEE dichiarato, con l’Universale potrà ottenere, anche con redditi superiori a 50.000 euro, di una minima di almeno 50 euro per ogni figlio.

Il Governo Draghi, forte del finanziamento faraonico di 18 miliardi di euro per il 2022, ha deciso di garantire praticamente a tutti dell’accesso a questo assegno mensile.

Sempre ovviamente con importi determinati dall’indicatore della situazione economica equivalente.

Assegno Unico: ecco a quanto ammonta il pagamento di gennaio 2022!

L’importo dell’assegno Unico dal 1 gennaio 2022 cambia radicalmente, perché oltre a cambiare le cifre della mensilità, cambiano anche gli scaglioni di reddito che regolano l’importo finale.

Con l’assegno ponte erano previsti tre scaglioni di reddito, ovvero:

  • reddito inferiore a 7.500 euro annui,
  • reddito superiore a 7.500 euro ma inferiore a 28.000 euro annui,
  • reddito superiore a 28.000 euro ma inferiore a 40.000 euro annui.

Per ognuno di questi il pagamento della mensilità passava da 167,5 euro al mese per ogni figlio se con uno o due figli a carico, a 217,8 euro al mese per ogni figlio oltre il terzo figlio. Per poi venire sospeso completamente in caso di redditi superiori a 40.000 euro.

Nel caso dell’Universale, si potrà avere una minima di 50 euro per ogni figlio, per poi arrivare, in caso di redditi bassi, a ben 170 euro al mese.

Perché gli scaglioni sono cambiati, ora sono:

  • reddito inferiore a 15.000 euro annui,
  • reddito superiore a 15.000 euro ma inferiore a 50.000 euro annui,
  • reddito superiore a 50.000 euro annui.

E non solo. Si potranno avere anche dei bonus aggiuntivi.

Assegno Unico: bonus extra in arrivo! Ecco a quanto ammontano

Puoi ottenere con l’Assegno Unico Universale una serie di bonus extra che prima non erano disponibili nella versione transitoria.

Per esempio, in caso di figli sofferenti di disabilità, sono previsti tre importi diversi a seconda della gravità della malattia.

Si parla di una maggiorazione extra di 85 euro in caso di disabilità media, per poi salire fino a 105 euro in caso di non autosufficienza, e questo per ogni figlio a carico.

A sua volta è possibile avere fino a 20 euro in più al mese se la richiedente è una mamma giovanissima, cioè avente meno di 21 anni. In pratica è quanto rimasto del precedente bonus mamma domani, che prevedeva un bonus una tantum di 800 euro se:

  • eri al settimo mese di gravidanza;
  • avevi partorito di recente;
  • avevi adottato o preso in affido.

Mentre, se si ha nel proprio nucleo familiare più di tre figli a carico, si riceverà nel primo pagamento un bonus una tantum di 100 euro.

A sua volta si potrà ricevere, nel caso di figli maggiorenni, alcune detrazioni fiscali, purché questi figli:

  • abbiano meno di 21 anni;
  • siano studenti universitari o iscritti ad un corso di formazione,
  • siano tirocinanti, volontari del Servizio Civile Universale, o iscritti ai centri per l’impiego.

Precedentemente non erano ammesse famiglie con figli a carico con un’età superiore a 18 anni. Con l’anno nuovo, e con i dati sulla disoccupazione giovanile sempre tra i più alti in Europa, il Governo Draghi ha voluto sostenere le famiglie anche con i figli maggiorenni a carico.

Assegno unico: pagamento di gennaio 2022 solo per alcuni!

L’Assegno Unico Universale è previsto per tutti se fai richiesta dal 1 gennaio 2022, attraverso il portale online dell’INPS.

Ma questo è solo per chi non ha mai fatto richiesta in precedenza dell’assegno ponte, quello già disponibile dal 1 luglio 2021. Per questi ultimi è possibile fare il passaggio alla versione Universale senza dover ripetere i propri dati anagrafici e reddituali, se sono rimasti uguali in merito all’ultima dichiarazione presentata.

Semmai sarebbe più consono presentare l’ISEE 2022, quello disponibile dal 1 gennaio 2022, così da stare tranquilli per tutto l’anno. O, in casi avversi, presentare l’ISEE corrente, cioè la versione dell’indicatore prevista nei casi in cui ci sia un cambiamento reddituale improvviso, dovuto ad eventi quali:

  • sospensione dal lavoro,
  • riduzione del lavoro e dello stipendio,
  • perdita del lavoro,
  • perdita dei trattamenti assistenziali e previdenziali.

E questo se accaduto negli ultimi dodici mesi, o due mesi se si parla addirittura di ritrovarsi con un reddito a zero.

In questo caso bisognerà presentarlo all’INPS, così da avere un importo migliore. Ma per tutti coloro che richiedono per la prima volta l’assegno, purtroppo, arriverà una brutta sorpresa.

A causa della transizione dei richiedenti dell’assegno ponte, e dell’abolizione progressiva di tutti i bonus che confluiranno nell’assegno stesso, non saranno previsti i pagamenti dell’assegno universale, ma solo per quello transitorio, ma solo se s’è fatto richiesta in precedenza.

Per tutti i richiedenti dell’Universale saranno disposti i primi pagamenti solo da marzo 2022, cioè due mesi dopo l’avvio della domanda.

Inoltre, una volta partiti i pagamenti, i percettori dell’RDC dovranno stare attenti.

Assegno unico e Reddito di Cittadinanza: ecco i pagamenti di gennaio 2022!

Se sei un percettore del Reddito di Cittadinanza (ma questo vale anche per la NASPI), e stai richiedendo l’Assegno Unico da gennaio 2022, ricordati che è, sì, compatibile con altri ammortizzatori sociali, ma solo se si rimane dentro i limiti reddituali previsti da quell’ammortizzatore.

Per esempio, nel caso del Reddito di Cittadinanza, il limite reddituale è di 9.360 euro nel caso di nucleo familiare composto da una sola persona, e in affitto.

Tendenzialmente può aumentare se aumenta il carico di persone presenti nel nucleo familiare, o se non detieni certe proprietà.

Ma se con il cumulo dell’Assegno Unico arrivi a superare il reddito limite dell’RDC, potresti rischiare di perderlo. Perciò, in caso di esito positivo per l’assegno, ti devi aspettare una riduzione sensibile dell’RDC.

A livello di date invece cambia poco, visto che l’RDC arriva:

  • il 15 del mese se sei alla prima rata mensile, e devi ritirare anche la Carta presso gli sportelli di Poste Italiane;
  • il 27 del mese se sei già alla seconda rata mensile.

Per l’Assegno invece l’accredito è direttamente sulla tua carta. Non c’è distinzione se prepagata, credito o debito, l’importante è che disponga di un codice IBAN.

Avere certi ammortizzatori in contanti è praticamente impossibile oggi, specie col nuovo taglio a 999,99 euro per tutte le prestazioni e servizi. Anche se c’è ancora un modo per avere in cash parte dell’RDC, come è descritto in questo approfondimento.

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