Barbecue a pellet o a carbone: qual è migliore? I consigli per le grigliate estive

Non tutti lo sanno ma il pellet si può utilizzare anche per cucinare: ma qual è migliore, il barbecue a pellet o a carbone? I consigli per le grigliate d'estate.

Si parla così tanto di pellet, soprattutto durante l’inverno, ma forse non tutti sanno che non serve solo per il riscaldamento.

Ebbene, si può utilizzare anche per cucinare: ma qual è migliore, il barbecue a pellet o a carbone?

Questa alternativa si trova ormai agevolmente in commercio e gli amanti delle grigliate all’aria aperta apprezzano sempre di più questo trend crescente.

Come funziona la griglia a pellet

Il funzionamento è identico al barbecue a carbone. L’importante è che si tratti di un barbecue apposito per bruciare questo combustibile.

La facilità di utilizzo è uno dei principali vantaggi del barbecue a pellet rispetto a quello a carbone, motivo per cui sempre più amanti del genere stanno investendo nell’acquisto di questo tipo di attrezzatura.

Il barbecue a pellet presenta un serbatoio che va riempito con il materiale combustibile. A questo punto, bisogna solo premere il pulsante di accensione, proprio come avviene per la stufa.
Con il barbecue a pellet è possibile impostare la temperatura della piastra e tutto è pronto per iniziare a grigliare. Infatti, bastano pochi minuti affinché la griglia si riscaldi, a differenza di ciò che avviene invece con il barbecue a carbone, che invece è molto più macchinoso e faticoso da avviare.

In pratica, il barbecue a pellet funziona come un forno a convenzione. Il calore si propaga agli alimenti in maniera indiretta, attraverso la piastra. In aggiunta però il fumo che è prodotto dal braciere arriva tutto intorno alla griglia, garantendo una cottura perfetta e uniforme ma anche quella tipica affumicatura del cibo, che tanto piace agli amanti delle grigliate.

Quanto consuma un barbecue a pellet

Va precisato, a scanso di equivoci, che il pellet da utilizzare per il barbecue è quello specifico per la cottura dei cibi e non quello che si usa per il riscaldamento.

Il consumo è minimo perché il barbecue a pellet raggiunge subito la temperatura desiderata, che tra l’altro è anche bassa e si mantiene costante per l’intera cottura degli alimenti.

Questo rappresenta senza dubbio un ulteriore vantaggio rispetto al barbecue a carbone, che invece impiega tempo prima di riscaldarsi a dovere, bruciando quindi molto carbone nella fase iniziale, a cui si aggiunge la difficoltà di mantenere il fuoco sempre vivo.

Il lavoro manuale, con il barbecue a carbone, è indispensabile, il che spesso fa desistere anche i più appassionati dal cimentarsi nell’impresa.

Il consumo di un barbecue a pellet che lavora a meno di 100°C, si assesta intorno ai 500 grammi di pellet all’ora. Aumentando la temperatura, che può raggiungere al massimo i 300°C, si arriva a consumare circa 1,5 kg di pellet all’ora.

Quali sono i migliori barbecue a pellet

In commercio ormai si trovano attrezzature impeccabili, sotto il profilo delle prestazioni. I migliori barbecue a pellet permettono di grigliare, affumicare, sfornare, arrostire, fare brasati e cuocere gli alimenti con il vero sapore della cottura a legna.

Oltre alla facilità di utilizzo e al rapido raggiungimento della temperatura, come abbiamo avuto modo già di mettere in evidenza, i barbecue a pellet presentano altri indiscussi vantaggi, rispetto a quelli a carbone.

Proprio il sapore conferito agli alimenti è uno di questi. Nonostante la fatica (e anche la sporcizia che si viene a creare) con un tradizionale barbecue a carbone, la maggior parte degli amanti delle grigliate resta fedele al metodo di una volta, proprio perché ama il gusto che gli alimenti assumono grazie al braciere a carbone.

Ebbene, per quanto differente al palato, non bisogna dimenticare che anche il pellet deriva dal legno, motivo per cui l’affumicatura è garantita anche utilizzando questo tipo di barbecue e il cibo assume ugualmente quel tipo sapore.

Infine, l’altro grande vantaggio che l’utilizzo del pellet presenta nei confronti del carbone, per la cottura dei cibi sul barbecue, è la pulizia.

Il pellet non sporca come la legna o il carbone. Tutto si mantiene pulito e l’attrezzatura si sistema in pochi minuti. Anche l’addetto alla griglia non deve più sporcarsi a contatto con i sacchi di carbonella e attrezzi vari per mantenere vivo il fuoco, in attesa di finire di cucinare.

Per quanto riguarda i costi, ce n’è per tutti i gusti e le tasche, dal momento che un barbecue a pellet di base costa circa 50 euro ma i modelli più avanzati e performanti arrivano anche a 1000 euro.

Qual è la differenza tra carbone e carbonella

Parlando di barbecue e grigliate, i due termini si utilizzano come sinonimi. In realtà il carbone è quello che si trova in natura, nel sottosuolo terrestre e deriva dalla fossilizzazione degli alberi.
La carbonella invece è il risultato che si ottiene bruciando lentamente la legna, con una combustione che non arriva però a essere completa.

Scopri tutti gli usi alternativi del pellet.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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