Il passaggio al mercato libero è ormai realtà, ma come risparmiare sulle bollette in questo clima di incertezza?
Con una situazione relativa alle forniture di gas ed energia elettrica in costante mutamento e con la fine del mercato tutelato, sono tantissimi gli italiani attualmente preoccupati per il futuro costo dell’energia e del gas.
Tra le altre cose, il cambiamento è già iniziato da gennaio per il gas e, per luglio, si concretizzerà il passaggio anche per l’energia elettrica. Tutto questo, ovviamente, ha generato una serie di riflessi significativi sui consumatori.
Sono in molti a domandarsi se, effettivamente, questo passaggio comporterà davvero un risparmio, o se in realtà dovremo fare i conti con dei costi nascosti.
Cerchiamo quindi di capire insieme come tenere sotto controllo il passaggio al mercato libero e come risparmiare sulle bollette di luce e gas, traendo il massimo di questa nuova opportunità.
Bollette e mercato libero, come risparmiare?
Stando alle più recenti stime condivise dall’ARERA, il passaggio al Servizio delle tutele graduali per coloro che non hanno scelto alcun fornitore del mercato libero permetterà di risparmiare sulle bollette in automatico.
Gli utenti che non sceglieranno alcun fornitore e che verranno introdotto automaticamente al Sevizio, infatti, a partire dal mese di luglio 2024 potranno risparmiare poco più di 70 euro l’anno (nello specifico, secondo ARERA, si parla di 73 euro).
Inoltre, con il passaggio al mercato libero, chiedersi come risparmiare sulle bollette significa anche considerare l’abbattimento della componente fissa di commercializzazione. Tale componente, pari a 58 euro, verrà eliminata.
Tuttavia, queste novità sono solo parte di una serie di metodi per risparmiare sulle bollette grazie al mercato libero. Vediamo subito quali altri metodi permetteranno di tagliare i costi.
1. Fare attenzione alle variazioni regionali
Innanzitutto, il passaggio al mercato libero permetterà un risparmio differente a seconda della località di residenza.
In particolare, il risparmio maggiore si avrà in determinate province: Avellino, Benevento, ma anche Siena, Livorno e altre città. A seconda della zona di residenza, il risparmio previsto aumenterà fino a 200 euro.
Di contro, sfortunatamente, in alcune zone, come quelle del Sud della Sardegna, nel napoletano e in alcune province della Sicilia, non vi sarà risparmio. Il passaggio al mercato libero potrebbe piuttosto comportare un aumento ai costi, fino a circa 30 euro l’anno in più.
2. Scegliere il fornitore più vantaggioso
Tuttavia, il passaggio al mercato libero potrà comportare, nei prossimi mesi, un significativo risparmio alle bollette grazie al fattore concorrenza.
Si auspica infatti che questa possa portare, nel medio e nel lungo termine, a una riduzione delle tariffe.
Ovviamente, è importante considerare il vincolo della produzione di energia, i cui costi sono destinati a subire variazioni durante questa fase di transizione energetica, dato che la materia prima energia incide per oltre la metà del prezzo finale.
Anche se non possiamo ancora fare delle stime precise, per quanto riguarda il gas i dati parlano chiaro. A seconda del fornitore, il risparmio può arrivare anche a raggiungere i 20 euro.
3. Le agevolazioni per i soggetti non vulnerabili
Ma chi può rimanere nel mercato tutelato? Allo stato attuale delle cose, il mercato tutelato rimane disponibile solo per gli utenti definiti come vulnerabili. Questi includono persone in condizioni socioeconomiche poco agiate o affetti da problemi di salute, che potrebbero avere difficoltà nell’assicurarsi un accesso continuo ai servizi energetici essenziali.
Ma come risparmiare sulle bollette col mercato libero? Se lo domandano attualmente tutti gli utenti “non vulnerabili”.
Ebbene, in questo caso esistono diverse possibilità. La prima riguarda la scelta consapevole di un venditore del mercato libero. Tale scelta può essere effettuata verificando le varie offerte sul portale ufficiale ARERA, valutando quella più conveniente per il proprio caso.
In mancanza di una scelta, si verrà automaticamente trasferiti a una fornitura con condizioni generali definite dall’Autorità.