Bonus 418 euro per chi accoglie rifugiati ucraini!

Bonus 418, questo è il contributo approvato dal governo inglese per i cittadini inglesi che apriranno le porte della propria abitazione ai profughi ucraini.

Aumenta di giorno in giorno il numero di rifugiati ucraini che lasciano il proprio paese per entrare in Europa tramite la Polonia, un vero punto di smistamento verso Germania, Italia, Francia, Gran Bretagna.

In tanti casi ospiti di amici e parenti, ma tanti anche i profughi che di fatto non hanno un luogo in cui alloggiare motivo per il quale molte della nazioni ospitanti stanno pensando di mettere un in piedi un bonus accoglienza per i rifugiati Ucraini.

Rispetto ad una emergenza umanitaria che potrebbe crescere con l’allungarsi della guerra e che potrebbe raggiungere livelli impressionanti, si parla di 5milioni di profughi in 3 mesi, è stato il Governo Inglese a muoversi per prima, proponendo dei contributi economici a tutte quelle famiglie inglesi che decideranno di mettere a disposizione le proprie abitazione per l’accoglienza dei profughi ucraini.

Questa è una delle soluzioni proposta dal governo Inglese, ma che presto potrebbe essere abbracciata anche da Italia e Francia con l’obiettivo di dare stabilità a persone messe a dura prova da una guerra sempre più sanguinaria a causa degli incessanti bombardamenti russi ormai su tutte le 24 regioni dell’Ucraina.

Quello che chiameremo Bonus rifugiati ucraini è stato fissato a 350 sterline, ovvero 418 euro al mese per chi accoglie una famiglia ucraina nella propria abitazione. 

La misura voluta dal Governo Jhonson prende il nome di “Case per l’Ucraina” ed è ritenuta necessaria per cominciare a gestire l’emergenza umanitaria che ha raggiunto livelli preoccupanti in atto sui confini della Polonia sull’orlo del collasso e non più in grado di garantire l’accoglienza a causa dell’emorragia di profughi dopo 18 giorni di guerra che sta raggiungendo numeri record.

Bonus 418 euro è il contributo previsto dal programma “Case per l’Ucraina”

La soluzione messa in campo dalla Gran Bretagna denominata “Case per l’Ucraina” è in pratica un vero e proprio bonus per tutti i proprietari di casa che useranno la propria abitazione con l’obiettivo di accogliere e dare aiuto ai cittadini Ucraini che hanno deciso di migrare al trove, in fuga dal proprio paese, martoriato dai bombardamenti che proprio in questo ore sta subendo da parte dell’esercito russo.

L’importo previsto dal bonus è di 350 sterline che tradotte in euro sono all’incirca 418 euro.

Lo scopo di “Case per l’Ucraina” è quello di dare subito un tetto e quindi una nuova stabilità e serenità (per quanto possibile) ai rifugiati Ucraini, accogliere famiglie Ucraine per favorirne la quanto più rapida integrazione anche attraverso un percorso di inserimento dei bambini a scuola. 

La durata minima del bonus è di 6 mesi, dalla giornata di oggi lunedì 14 marzo sarà il Governo Inglese a pubblicare il testo con tutti i dettagli inerenti a questo nuovo provvedimento con la possibilità da parte di chi lo desiderarsi di aderire immediatamente attraverso l’iscrizione su un portale dedicato.

Non solo bonus, ma un piano a 360 messo in piedi dal governo Inglese

L’ondata di profughi provenienti dall’Ucraina provenienti dall’Ucraina aumenta esponenzialmente, la porta di ingresso all’Europa, la Polonia, è al punto da non riuscire più a sostenere il flusso migratorio.

Le altre nazioni europee si stanno adoperando per dare soluzioni,Casa Ucraina” il bonus di 418 euro messo a disposizione dal governo britannico a tutte quelle famiglie inglesi che decidessero di aprire la porta della propria abitazione per accogliere profughi ucraini non è la sola misura di accoglienza. 

Il problema infatti è più complesso, fornire un tetto alle famiglie ucraine è solo il primo step per un percorso di recupero ed integrazione di fatto più complesso.

Le famiglie in arrivo dall’Ucraina infatti arrivato provate, traumatizzate, vanno sostenute dunque anche psicologicamente oltre che dal punto di vista sociale, devono essere aiutate a superare il trauma della guerra e riconquistarsi la propria vita, oltre che l’indipendenza.

Ed in questo la Gran Bretagna si è subito mossa con misure concrete aprendo la strada a misure che speriamo che vengano replicate anche in alti paesi d’Europa.

Oltre a “Case per l’Ucraina” due grandi gruppi, società con sede in Inghilterra hanno infatti deciso di aprire le proprie porte ai lavoratori ucraini.

Si tratta di Asos “leader nel settore della vendita di abbigliamento on-line” e Lush che si occupa della vendita di prodotti per capelli.

Rispettivamente i due gruppi hanno aperto le candidature ai rifugiati ucraini per ricoprire posti di lavoro vacanti rivolti a coloro che hanno competenze ingegneristiche e legati al mondo della tecnologia, oltre che per tutti gli altri ruoli presenti nella sezione “job”.

Rifugiati Ucraini, come l’Italia si sta muovendo per far fronte all’emergenza

Se la notizia di giornata è arrivata dall’Inghilterra, c’è da dire che anche il resto d’Europa si sta impegnando per gestire al meglio l’ondata di migranti provenienti dall’Ucraina.

Ed in tutto questo l’Italia è pronta a fare la sua parte.

Il Governo ha innanzitutto stabilito un nuovo Stato di emergenza in vigore fino al 31 dicembre 2022, questo da libero e totale spazio d’azione al lavoro che verrà svolto dalla Protezione Civile nel soccorrere i profughi. 

Ad oggi per dare l’entità degli Ucraini arrivati nel nostro paese, il numero di persone accolte è di circa 35mila, quasi tutti donne e bambini.

Il problema è che il flusso di persone non si arresta, sono previsti infatti nei prossimi giorni l’arrivo di circa 5mila profughi ucraini al giorno.

Diverse le istituzioni pubbliche e private che hanno messo in moto la macchina dell’assistenza umanitaria, così come diverse le Università che hanno messo a disposizione borse di studio e corsi per imparare la lingua italiana.

La Regione Lazio, per esempio, vuole rendere disponibili ai rifugiati ucraini sportelli informativi, assistenza sanitari e psicologica, oltre che assistenza abitativa e trasporti gratuiti. 

Focus anche per quanto riguarda l’aspetto sanitario previsti tamponi a tutti i cittadini provenienti da fuori i confini italiani per garantire il controllo del numero di contagi Covid-19 che nell’ultima settimana ha ripreso a salire vuoi per l’anomalo freddo di marzo vuoi per i 35mila profughi ucraini entrati in 18 giorni sul territorio italiano.

Guerra ucraina: le novità dell’ultima ora, cosa sta accadendo!

Sono ormai trascorsi 18 giorni da l’inizio dell’invasione russa in Ucraina tramite la regione del Donbass vediamo quali sono state le novità dell’ultima ora, cosa è accaduto nella notte di domenica 13 marzo.

Fondamentalmente i punti caldi di questo tetro di guerra sono due:

  • lo spostamento ad Ovest delle truppe di Mosca, verso Leopoli citta a due ore di auto dal confine polacco;
  • le sorti dei negoziati con un possibile spostamento delle trattative a Gerusalemme.

Nel mentre avanza lentamente, ma inesorabilmente la lunghissima fila di carri armati che puntano dritti verso la capitale Kiev, si troverebbero ormai a 25 km dal centro cittadino con bombardamenti e scontri armati segnalati nei sobborghi cittadini.

Clamoroso ed inaspettato il bombardamento ad ovest su una base di addestramento militare internazionale ucraino, nel quale sono state ufficializzate almeno 35 morti tra i quali alcuni cittadini olandesi.

Ad un incremento dei bombardamenti si susseguono anche nuove negoziazioni e trattative con l’obbiettivo di arrivare ad una soluzione diplomatica che ponga il termine a questa guerra.

Si è aperto di fatto un nuovo spiraglio, Zelensky si è mostrato ottimista rispetto a una possibile mediazione di uno Stato terzo.

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