Bonus benzina 200 euro: nuova check list! Ecco a chi spetta

Con le ultime modifiche disposte dal Decreto Ucraina ora la check list del bonus benzina 200 euro è cambiata del tutto! Ecco a chi spetta ora

Il bonus benzina 200 euro potrebbe non andare più ai soli privati!

Ecco la grande novità dal decreto Ucraina: una nuova check list per questo voucher carburante! Eravamo rimasti con un buono disponibile solo per chi era alle dipendenze di un’azienda privata, mentre ora, con gli ultimi decreti governativi, Draghi ha voluto estendere quanto più possibile le nuove misure assistenziali.

Questo significa che a breve molti altri lavoratori potranno accedere alle nuove misure disposte dal Governo per contrastare gli effetti del caro carburante.

Anche se rimangono comunque invariati i requisiti d’accesso, specie quelli per le nuove categorie lavorative previste.

Inoltre vogliamo ricordare le eventuali agevolazioni che puoi avere al di fuori della tua categoria lavorativa, come l’accesso al taglio delle accise, oppure l’accumulo col fringe benefit tutt’ora disponibile. Ma lo vedremo meglio nel corso dell’articolo.

Bonus benzina 200 euro: nuova check list per tutti! Ecco a chi spetta ora il voucher

Il bonus benzina 200 euro, come abbiamo visto in un precedente articolo, si limiterebbe solo ai lavoratori privati.

In realtà, questo voucher da 200 euro, sembra possa essere richiesto anche a chi non lo è affatto. Perché con la modifica al disegno di legge per la conversione del D.L. n. 21/2022, è stata allargata la check list di beneficiari di questa esenzione fiscale.

In sede d’esame, la Commissione al Senato aveva visto come il testo della legge si riferisse generalmente alle “aziende”, e non alle “aziende private”, cioè agli enti privati economici, come imprese, PMI e società varie. Con questo criterio è stato infatti bloccato l’accesso a tanti tipologie di lavoratori, quali autonomi e pubblici, anche se questi ultimi già beneficiano di un rimborso spese.

Invece, con riferimento ad “aziende”, quindi ad un termine “atecnico”, come precisa Ipsoa.it, teoricamente i beneficiari del bonus benzina 200 euro potrebbero essere anche tutti i dipendenti di soggetti non commerciali od economici, quali studi professionali o Enti del Terzo Settore.

Possono richiedere il bonus benzina 200 euro anche i lavoratori che tutt’ora beneficiano dello smart-working come unica soluzione lavorativa, anche in periodo da post-Covid.

Ma è meglio fare delle ulteriori precisazioni in merito. Se vuoi avere un riassunto, ti suggerisco il video Youtube a cura di Giampiero Teresi.

Bonus benzina 200 euro: ecco chi può richiedere l’esenzione fiscale da oggi

Il bonus benzina 200 euro non spetta più ai soli lavoratori di aziende private, ma anche a tutti coloro che lavorano per enti non commerciali, quali studi professionali e i cosiddetti Enti del Terzo Settore.

Questi ultimi sono enti che hanno come fine ultimo la promozione sociale e il supporto assistenziale, anche in relazione a specifiche comunità o gruppi sociali. Ne fanno parte, oltre alle classiche organizzazioni di volontario, anche le imprese e le cooperative sociali, così come le fondazioni e le società di mutuo soccorso.

Sono tutti enti che possono beneficiare del nuovo bonus profughi ucraini, per esempio. Se vuoi saperne di più ti suggerisco di leggere l’approfondimento.

A questo si aggiunge però la limitazione del tipo di contratto garante del bonus. Se si ha un contratto da lavoratore dipendente, anche se in apprendistato o come socio di cooperativa di produzione e lavoro, potrai avere diritto al bonus benzina 200 euro.

Se hai un contratto quale collaboratore continuativo (co.co.co) o da tirocinante, o sei un amministrazione, oppure un lavoratore autonomo, non ti spetterà alcuna esenzione fiscale.

Purtroppo il beneficio del bonus benzina 200 euro sarà sempre e solo fiscale. Se l’azienda ha provveduto ad acquistare dei voucher carburante per un valore complessivo di 200 euro, potrai beneficiarli senza che essi vengano considerati come trattamenti economici.

Se fossero considerati come tali, si dovrebbe provvedere alla loro tassazione, cosa non ammessa grazie alle disposizioni governative.

Inoltre, come abbiamo anticipato poco prima, si potrà avere accesso al bonus benzina 200 euro anche come lavoratore in smart-working.

Questa condizione può essere sia parziale sia totale, dato che, come segnala sempre Ipsoa.it, non sono state fatte ulteriori precisazioni in merito alla “presenza” o meno richiesta dal lavoratore.

Pertanto, secondo questa interpretazione, anche i lavoratori in smart-working possono godere di questo bonus. Così come dell’eventuale aumento che si può richiedere grazie al fringe benefit.

Bonus benzina 200 euro: ecco come funziona il fringe benefit e a chi spetta

Il bonus benzina 200 euro non si limita solo a questo voucher carburante de-fiscalizzato, cioè totalmente esentato a livello di composizione del reddito lordo.

Come già anticipato tempo fa da Federica Antignano, si può avere accesso ad un aumento della quota di esenzione fiscale grazie al fringe benefit.

Si tratta di una quota fiscale prevista per tutti gli eventuali redditi, beni, servizi, corrisposti al dipendente dal datore del lavoro, e possono riguardare anche i rimborsi spese per trasferte o omaggi.

Se fino al 31 dicembre 2021 il fringe benefit era stabilito a 516 euro, per il 2022 si potrà avere come beneficio solo 248 euro circa. Grosso modo, tra i 200 euro del bonus e i 248 euro del fringe benefit, arrivi a 450 euro

In questo caso spetta a tutti coloro che riescano a rientrare in questo fringe benefit, e a non superarlo fino al 31 dicembre 2022, nella speranza che il Governo provveda ad una nuova quota per il 2023, come accaduto (anche se eccezionalmente) nel 2021.

Purtroppo è difficile stabilirlo: sarebbe una concessione troppo onerosa, dal momento che i tagli sulle accise hanno dei costi importanti sulle entrate erariali, perché lo Stato si priva automaticamente di diverse centinaia di milioni di euro di tasse indirette.

Comunque, se non si ha alcun modo di beneficiare di questo bonus, vuoi perché collaboratore, tirocinante o autonomo, ti spettano comunque altre agevolazioni.

Bonus benzina 200 euro e non solo! Ecco a chi spetta il taglio delle accise e le altre agevolazioni

Il bonus benzina 200 euro si limiterebbe solo ai dipendenti, anche se con la nuova norma sono previsti anche quelli di imprese anche aperte al sociale. Per tutti gli altri esclusi da questo benefit fiscale si potrà comunque godere di un taglio delle accise prorogato e ampliato.

Prorogato perché potrai avere la riduzione delle accise di 25-30 centesimi sul litro di benzina e gasolio fino all’8 luglio compreso.

Ampliato perché oltre a benzina e gasolio ora è disponibile l’accisa zero per il metano, che ha portato anche ad una riduzione dell’IVA al 5%.

Al di fuori del settore dei carburanti per gli automobilisti, viene riconfermato per altri tre mesi l’accesso al bonus sociale per le bollette energetiche, con la possibilità di avere anche gli arretrati delle agevolazioni precedenti.

Ovvero la possibilità di richiedere in via retroattiva gli sconti che ti sarebbero spettati nel caso l’avessi chiesto già a inizi gennaio.

Ti consiglio di leggere questo approfondimento in merito, così potrai avere anche ulteriori informazioni riguardo alla possibilità di richiedere uno speciale bonus idrico per le bollette dell’acqua

Sono tutti bonus che il Governo Draghi sta cercando di mantenere il più a lungo possibile, anche se i costi ingenerati potrebbero diventare un problema nel lungo periodo. Già ci sono state delle avvisaglie in merito alle spese dei vari bonus Casa, e si parla di agevolazioni per un settore che è praticamente la locomotiva della ripresa nazionale.

Se si comincia anche a valutare eventuali tagli o ridimensionamenti anche per questi bonus, non si prospetta una buona estate per gli italiani.

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