Bonus facciate 60%: non c’è più tempo, niente proroga!

Bonus facciate 60%, aliquota di detrazione dunque ridotta per l'intero 2022 che sarà anche l'ultimo anno in tale bonus potrà essere richiesto.

Nuove regole che limitano i lavori e la convenienza del Bonus facciate 60% in questo 2022.

I lavori ammessi infatti sono circoscritti alle facciate esterne dell’edificio e il poterlo richiedere o meno dipenderà dalla collocazione in determinate aree cittadine dell’edificio oggetto dei lavori.

Novità anche sull’Ecobonus che permette la realizzazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica con l’obbiettivo di riqualificare dal punto di vista dell’efficienza energetica l’immobile oggetto dei lavori.

Lavori che potranno essere realizzati su qualsiasi tipologia di edificio purchè risulti accatastato.

Questi dunque alcuni dei punti tra i più importanti introdotti con la Legge di Bilancio 2022 (legge 234/2021) e riportati sulla guida aggiornata disponibile in formato digitale.

Il Consiglio nazionale del notariato e alcune associazioni dei consumatori hanno deciso di rendere disponibile per fare chiarezza a facilitare il cittadino nell’orientamento corretto tra i vari bonus messi ni campo dal governo Draghi in quest’ultimo biennio e confermati anche nel 2022.

Per chi fosse interessato nel video che segue l’ultimo video pubblicato dal geometra Danilo Torresi rigurado le ultme notizie sulla cessione del credito applicata al Superbonus 110%, diverse le novità.

Bonus facciate 60%, non c’è più tempo il Governo non prorogherà la misura nel 2023

Come abbiamo visto grazie all’ultima Legge di Bilancio approvata in Parlamento anche nel 2022 sarà possibile usufruire del Bonus facciata, ha una convenienza ridotta però vista la riduzione di alcune condizioni sugli importi delle agevolazioni fiscali.

Tutto invariato sul fronte lavori ammessi, disponibile quindi il finanziamento pubblico per quei lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, che vanno dalla pulizia, alla tinteggiatura al restauro completo delle pareti esterne dell’edificio.

Ciò che cambia, rendendo di fatto il bonus facciate meno conveniente rispetto alla versione 2021, è la riduzione dell’aliquota di detrazione dal 90% fino al 31 dicembre 2021, a partire dal 1 gennaio 2022 è scesa al 60%. 

Inoltre dalle notizie che arrivano da Palazzo Chigi sembra che l’esecutivo abbia decretato il 2022 come l’ultimo anno al quale si potrà avere diritto a tale bonus.

Insomma a partire dal 2023 niente più bonus facciate, tutti quei proprietari di immobili che hanno intenzione di riammodernare e dare un nuovo decoro alle proprie abitazioni faranno bene ad affrettarsi nel richiederlo e già perchè se da una parte è vero che ad oggi risulta meno conveniente è altrettanto vero che uno sconto del 60% è decisamente meglio di niente.

La decisione del Governo di non rinnovare il Bonus facciate anche per il 2023 deriva dal fatto che a conti fatti, si il bonus ha dato una bella spinta per far ripartire l’economia trainata dal settore dell’edilizia, ma allo stesso tempo interventi di questo tipo finanziati dalle casse dello Stato sono stati giudicati assolutamente onerosi e poco sostenibili per il futuro.

La normativa vigente nel 2022 che regola il bonus facciate dunque, prevede lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, sulle facciate esterne di un edificio visibili dalla strada principale.

L’edificio oggetto dei lavori dovrà essere collocato nelle zone classifiche A (centro storico) o B (zone di completamento), ma si aggiunge anche se collocati nelle zone assimilate, con la conseguenza che il detto bonus non è fruibile per gli interventi eseguiti su edifici collocati in altre zone omogenee come la zona C (zona di espansione), zona D (zona produttiva) o zona E (zona agricola).

Bonus facciate 2022 non sarà necessario presentare lo  Stato avanzamento lavori (Sal)?

L’obiettivo dell’articolo è quello di fare chiarezza su quanto previsto dalla normativa al fine di utilizzare nel modo corretto l’agevolazione fiscale prevista dal Bonus facciate.

Occupiamo ora delle modalità di fruizione del vantaggio fiscale del bonus.

Come si ottiene lo sconto del 60% sui lavori ammessi?

L’ultima Manovra di Bilancio approvata in parlamento porta buone notizie, confermate infatti le due modalità più convenienti quali sconto in fattura e cessione del credito oltre alla classica detrazione IRPEF che prevede un rimborso attraverso 10 rate annuali di uguale importo.

Per quei casi in cui i lavori non fossero stati completati successivamente alla data di scadenza del bonus facciate non sono state emesse comunicazioni nella necessità di una presentazione dello Stato avanzamento lavori (Sal). 

Gli obblighi dunque per coloro che beneficiano del bonus facciate sono fondamentalmente due:

  • versare l’importo dell’intera spesa prevista per i lavori prima della scadenza del bonus;
  • terminare i lavori previsti, ma senza una data limite.

Per il momento dunque la normativa in vigore non fissa nessun requisito Sal di sorta, almeno fino ad ora.

Bonus Facciate e Decreto Antifrode: ottenere lo sconto in fattura o la cessione del credito diventa difficile

Ci siamo occupati delle novità riguardo, lavori ammessi, limiti e modalità di fruizione, oltre che delle scadenze che caratterizzano il Bonu facciate in questo 2022.

Ora andiamo a conoscere gli adempimenti che bisogna rispettare. 

Verso la fine del 2021 c’è stata l’approvazione del Decreto Antifrode necessario per dare un freno al fenomeno delle truffe delle “fatture gonfiate” che hanno generato un forte spreco di risorse per le casse dello Stato. 

Il nuovo D.L. Antifrode come primo effettua ha provocato una stretta nell’ottenimento delle due modalità di fruizione dell’agevolazione fiscale più convenienti, richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito nel 2022 diventa molto più difficile. 

Decreto Antifrode a mio avviso necessario necessario per garantire una conferma dei bonus edilizi anche negli anni successivi grazie ad una maggiore efficienza fiscale, visto che comunque cessione e sconto in fattura sono state confermate con la Legge di bilancio 2022.

Ma perchè ottenerli diventa più difficile?

In pratica con il nuovo D.L. c’è l’obbligo della presentazione di due nuovi documenti che sono:

Ma non è finita qui, c’è infatti una notizia delle ultime settimana che complica ancora di più la questione per poter ottenere le due vantaggiose modalità di rimborso previste dal bonus facciate.

E’ stato approvato anche il Decreto Sostegni Ter che limita il numero di cessioni per un credito ad una!

Ecobonus una valida alternativa al Bonus facciate 60%                  

Visti i cambiamenti che hanno caratterizzato il Bonus facciate nel 2022 che ne limitano di fatto la convenienza la domanda da farsi è:

ci sono alternative valide che ci consentano di eseguire gli stessi lavori ammessi dal bonus facciate?

La risposta è si e si tratta dell’Ecobonus!

L’Ecobonus infatti oltre a comprendere tra i lavori ammessi quello del rifacimento delle facciate esterne dell’edificio, ha un ventaglio di lavori per i quali è prevista un’agevolazione maggiore.

Per esempio può essere utilizzato anche per la ristrutturazione delle pareti interne, per i tetti e per i lastrici solari.

Inoltre non ha limiti rispetto alla collocazione dell’edificio, sono ammessi infatti anche quelli al di fuori delle zone A e B delle città.

Infine parliamo della detrazione, maggiore rispetto a quella prevista dal bonus facciate che oscilla tra il 60% ed il 75% in base ai vari casi. 

I bonus edilizi, richiestissimi nel 2021 potrebbero continuare a subire altre variazioni anche per i mesi a venire ecco e noi di Trend online saremmo sempre tempestivi in caso di novità.

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