Ecco perchè il bonus facciate è meno conveniente nel 2022

Bonus facciate confermato anche nel 2022, ma di fatto meno conveniente. Il Governo Draghi ha di fatto deciso di tagliare la detrazione dal 90% al 60%.

Tra i bonus casa più apprezzati nel anno appena trascorso c’è sicuramente il bonus facciate, misura che si è resa protagonista di modifiche, possibile cancellazione per poi essere definitivamente prorogato anche nell’anno 2022.

Confermato si, ma a fronte di un ridimensionamento importante, nascono così dei dubbi sull’effettiva convenienza rispetto alla sua vecchia e gettonatissima versione.

Il bonus facciate insieme al Superbonus 110% rappresenta il contributo statale più costoso e sul quale il governo ha investito di più con l’obiettivo di migliorare il decoro e l’efficienza energetica di gran parte del parco immobili italiano.

Questo è infatti l’obiettivo stabilito nel PNRR, documento inoltrato a Bruxelles. 

A differenza del Superbonus il bonus facciate non viene citato nel PNRR proprio per questo insieme agli alti costi che caratterizzano la misura il Governo Draghi inizialmente aveva pensato di cancellare l’agevolazione al 31 dicembre 2021.

Successivamente il malcontento e le numerose richieste provenienti dai contribuenti hanno fatto si che Draghi e l’esecutivo tornasse sui propri passi prorogando il bonus anche per il 2022.

La sorpresa però si è avuta una volta letto il testo normativo del nuovo bonus facciate!

Due le novità che rendono l’agevolazione palesemente meno conveniente rispetto a come eravamo abituati a conoscerlo che sono:

  • il taglio dell’aliquota di detrazione passata dal 90% dell’anno 2021 al 60% del 2022 con una riduzione di 30 punti percentuali; 
  • l’introduzione del Decreto Antifrode che rendono difficile poter usufruire del bonus attraverso le due modalità più convenienti, la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Alla luce di questo sono lecite le considerazioni esposte da molti cittadini sulla reale convenienza di questa misura o se è meglio guardare altrove nell’ottica di trovare incentivi che facciano risparmiare di più a fronte degli stessi lavori di ristrutturazione previsti dal bonus facciate.

Per chi fosse interessato ad approfondire il tema di seguito un video pubblicato dal geometra Danilo Torresi.

Quali sono le modifiche che rendono il bonus facciate meno conveniente nel 2022?

Il bonus facciate nel 2022 non è stato l’unico incentivo a subire un brusco taglio apportato dall’ultima manovra finanziaria.

Il riferimento va al bonus mobili ed elettrodomestici, anche in questo caso arredare casa sfruttando quanto previsto da questo bonus costerà decisamente qualcosa in più rispetto al 2021. 

In questo caso ad subire il taglio non è stata l’aliquota di detrazione che rimane invariata e cioè del 50%, ma il tetto massimo di spesa al quale applicare lo sconto che da 16.000 scende a 10.000.

Ma torniamo al bonus facciate, abbiamo già scritto che la penalizzazione più grande è dovuta al taglio della percentuale di sconto che dal 90% è passata al 60% per questo 2022.

Certo meglio il 60% che non averlo per niente, soprattutto se consideriamo che tale percentuale è applicabile a qualsiasi importo considerando che il bonus facciate non prevede limiti di spesa sui lavori effettuati.

Ma quali sono i lavori ammessi da questo incentivo?

L’obiettivo del bonus è quello di ridare un decoro e di abbellire attraverso la pulizia o la ristrutturazione completa le facciate esterne dei nostri edifici o abitazioni visibili dalla strada principale.

Potrà dunque essere utilizzato per ristrutturare, pulire o riverniciare le facciata esterne dell’immobile, con annessi, balconi ed altri ornamenti del palazzo.

Bonus facciate: sconto in fattura e cessione del credito difficili da ottenere a causa del Decreto Antifrode

La detrazione al 60% non rappresenta l’unico aspetto che ha penalizzato di fatto il bonus facciate nel 2022.

A rendere infatti la misura meno conveniente infatti si sono aggiunti alcuni adempimenti fiscali da rispettare che ne hanno complicato l’aspetto burocratico.

Si tratta del Decreto Antifrode, introdotto nella Legge di bilancio 2022, che prevede una serie di obblighi da rispettare, ma quali sono ?

Fondamentalmente la novità introdotta nel Decreto Antifrode complica la strada a quei cittadini che hanno intenzione di sfruttare il bonus facciate attraverso le due modalità di pagamento più convenienti:

visto e considerato che in tutte e due i casi non sarà necessario anticipare i soldi per l’intervento di ristrutturazione.

Con i nuovi adempimenti fiscali da rispettare accedere alle due modalità sopra citate diventa molto più difficile, andiamo a scoprire quali sono.

Il D.L. Antifrode si è reso necessario per combattere le truffe riscontrate dal Governo nell’ultimo biennio che hanno investito l’intero comparto dei bonus legati all’edilizia, determinando un notevole esborso da parte dello Stato che hanno pregiudicato seriamente il futuro di alcuni di questi.

Ecco il principale motivo dell’istituzione del Decreto con l’obbiettivo di eliminare o comunque arginare questo fenomeno. 

I documenti necessari previsti dal Decreto affinchè si possano ottenere lo sconto in fattura o la cessione del credito sono:

  • Il visto di conformità;
  • L’asseverazione dei prezzi.

Oltre alla documentazione necessaria per assolvere a quanto stabilito dal nuovo D.L. Antifrode c’è il fatto di escludere i lavori realizzati in edilizia libera che superano i 10.000 euro dalla presentazione di questi due documenti. 

Il Bonus Facciate, pur non avendo un limite di spesa, rimane soggetto alla congruità degli esborsi. Questo lo rende quindi meno conveniente rispetto di conseguenza all’ ecobonus.

Come non perdere l’agevolazione del 90% se i lavori sono cominciati nel 2021

Una buona notizia arriva per tutti coloro che hanno cominciato i lavori previsti dal bonus facciate nell’anno 2021.

In questo caso anche nel caso i lavori dovessero protrarsi per tutto il 2022 l’aliquota detrattiva alla quale fare riferimento è quella del 90%.

Coloro che invece presenteranno la domanda per il bonus nel 2022 potranno usufruire di una percentuale di sconto del 60% così come previsto dal testo dell’ultima Legge di Bilancio.

Attenzione però a questo punto è necessario fare una importante precisazione tra privati e imprese.

Per i privati lo sconto del 90% per cantieri aperti nel 2021 varrà solo per quei lavori pagati nell’anno 2021, il resto degli interventi che che verranno effettuati e pagati nel 2022 beneficieranno di una aliquota del 60% questo in base a ciò che vine chiamato “principio di cassa“.

Per le imprese invece vale il “principio di competenza” che prevede la detrazione del 90% per lavori eseguiti ed accettati dal cliente entro la fine del 2021, indipendentemente dalla data di pagamento degli stessi.

Anche in questo caso però per tutti gli interventi svolti nel 2022 l’aliquota di riferimento sarà quella del 60%.

Quali sono i lavori ammessi dal bonus facciate nel 2022?

Concludiamo l’articolo con una panoramica sui lavori ammessi dal bonus facciate nel 2022.

Sono ammessi lavori che mirano al recupero e restauro delle facciate di qualsiasi categoria di edificio purchè regolarmente accatastato al momento della richiesta, inclusi gli immobili strumentali.

Gli immobili oggetto dl bonus dovranno essere situati  in zona A e B o zone assimilabili secondo quanto prescritto dal Decreto Ministeriale n. 1444/1968 e tenendo conto anche delle normative regionali.

Gli interventi comprendono lavori su balconi, fregi ornamentali e parti opache della facciata.

Oltre che alla totale ristrutturazione della facciata sono ammesse anche tinteggiatura oltre che ad opere di manutenzione ordinaria come la pulitura.

Non sono, invece, ammessi all’agevolazione gli interventi eseguiti su facciate interne, per esempio quelle visibili solo dal cortile condominiale o da un parcheggio privato.

Il Governo ha di fatto introdotto anche un’agevolazione specifica chiamata Bonus Balconi, che si concentra appunto su questa importante area della casa. 

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