Bonus giugno a rischio! ISEE a pagamento? Ecco cosa fare

Bonus di giugno a rischio: già dal prossimo mese, a causa di mancanza di fondi, l’ISEE potrebbe diventare a pagamento presso i Caf.

Bonus giugno a rischio e ISEE a pagamento. L’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, potrebbe diventare a pagamento presso il Caf, già a partire dal prossimo mese. 

Come sappiamo i Caf (i centri di assistenza fiscale) attualmente non fanno pagare il servizio per la compilazione della DSU che permette, poi, agli assistiti, di ottenere il modello ISEE, documento fondamentale per ottenere agevolazioni, prestazioni e bonus, sia nazionali che regionali o comunali. 

È lo stesso Istituto Nazionale di Previdenza Sociale a finanziare i Caf per rendere il servizio gratuito. Adesso, però, quei fondi stanno per terminare, con la conseguenza che, già dal mese di giugno, se si ha la necessità di richiedere l’ISEE per inviare domanda per bonus o prestazioni che utilizzano l’indicatore per determinare l’accesso al beneficio, si dovrà pagare per la compilazione della dichiarazione sostitutiva unica. 

Certo, esistono delle soluzioni gratuite: l’INPS, infatti, mette a disposizione di tutti i cittadini il servizio online per l’ISEE precompilato. Eppure, nonostante questo servizio sia attivo ormai già da tempo, la maggior parte dei cittadini italiani, preoccupati di commettere errori od omettere qualche importante informazione, preferisce affidarsi a professionisti. 

Ma quali sono i bonus che a giugno potrebbero richiedere un esborso per ottenere l’ISEE e, soprattutto, se l’ISEE diventa a pagamento, quanto si dovrà pagare?

Bonus giugno a rischio e ISEE a pagamento: cos’è il modello ISEE e come si compila la DSU

Il modello ISEE è uno degli strumenti maggiormente utilizzati per stabilire l’accesso o meno, da parte dei potenziali beneficiari, ai bonus nazionali, ma anche per i bonus erogati dagli enti locali. 

Non solo i bonus di giugno a rischio, ma anche quelli da richiedere dal prossimo mese in poi. Nel nostro Paese, in effetti, vengono introdotti molti bonus e agevolazioni, durante tutto il corso dell’anno, senza contare poi quelle misure, ormai entrate a regime, che necessitano del rinnovo dell’ISEE.

Questo strumento, in effetti, viene utilizzato per richiedere bonus, agevolazioni, prestazioni come: 

il reddito di cittadinanza, l’assegno unico, bonus affitto (nazionale, ma anche dai Comuni), bonus sociali (erogati in automatico proprio con la presentazione dell’ISEE), bonus energia da parte delle Regioni e dei Comuni, bonus universitari ecc.

Normalmente, l’ISEE può essere richiesto in diversi modi, compresa la compilazione in autonomia tramite il servizio INPS online, ma sono molti i cittadini che preferiscono affidarsi a Caf o altri professionisti (per esempio, il commercialista) per evitare di commettere errori. 

Una volta inviata la DSU, sia per chi lo fa in autonomia che per chi si affida al Caf, si devono attendere circa due settimane per avere il modello ISEE dall’INPS. 

Quali sono i bonus giugno da richiedere solo se in possesso dell’ISEE

Sono stati probabilmente i primi tre mesi del 2022 a essere il periodo più intenso per le richieste di compilazione delle DSU, ma è pur vero che l’ISEE può essere richiesto in ogni momento dell’anno e ha sempre scadenza al 31 dicembre. Dunque, potrebbero esserci dei cittadini che, volendo richiedere bonus a giugno, avevano intenzione di rivolgersi a un Caf all’inizio del mese. 

 E sono proprio questi cittadini che potrebbero ricevere la spiacevole sorpresa: l’ISEE potrebbe diventare a pagamento. Un cambiamento che potrebbe avere un forte impatto su specifiche categorie di richiedenti, in particolare su coloro che decidono di presentare l’ISEE per richiedere l’assegno unico. È importante ricordare, infatti, che per chi fa richiesta fino al 30 giugno, c’è ancora la possibilità di richiedere gli arretrati. 

Non solo, perché adesso che i bonus sociali sono diventati retroattivi, ci sono alcuni cittadini che, se prima non erano a conoscenza della misura e non hanno presentato l’ISEE, potrebbero, invece, decidere ora di presentare l’ISEE in corso di validità per ottenere gli sconti anche sulle mensilità precedenti. Anche queste persone, se non hanno intenzione di provvedere alla compilazione della DSU in autonomia, dovranno pagare il Caf per avere l’ISEE. 

Bonus giugno a rischio e ISEE a pagamento: cosa sta succedendo?

Insomma, a giugno i cittadini che non hanno ancora richiesto l’ISEE, ma sono intenzionati a ottenere bonus e agevolazioni, dovranno scegliere tra 2 opzioni: 

scegliere di fare domanda per i bonus giugno pagando l’ISEE al Caf oppure provvedere alla compilazione della DSU in autonomia. 

Ma qual è il motivo di questo cambiamento e perché per avere l’ISEE dovrebbe esserci necessità di pagare? In sostanza, in Italia sono moltissimi i cittadini che hanno i requisiti per poter accedere a diverse misure e agevolazioni. Tantissime richieste di compilazione di DSU che si sono aggiunte poi alle già numerose richieste di inizio anno anche a causa dell’entrata in vigore dell’assegno unico e universale. 

Tutto ciò, non solo ha messo a dura prova il lavoro degli operatori nei Caf sparsi per tutto il territorio nazionale, ma si è aggiunto anche alla mancanza di fondi da parte dell’INPS. Risorse, queste, che hanno finanziato fino ad ora proprio la possibilità di beneficiare del servizio in maniera gratuita. 

Come richiedere i bonus a giugno: quanto costerà l’ISEE dal prossimo mese

Ma quali sono i possibili costi che dovranno sostenere le famiglie per ottenere l’ISEE e richiedere anche i bonus a giugno? In linea generale, non è stato determinato un costo univoco per la compilazione della DSU, ma si prospetta un pagamento determinato in base al numero di componenti il nucleo familiare. 

Per esempio: 

il costo dell’ISEE potrebbe salire a seconda del numero di persone presenti in famiglia, con costi di partenza di circa 11 euro per nuclei composti da almeno due persone, fino a costi che arrivano anche a circa 18 per euro per le famiglie numerose. 

Molti, poi, parlano di costi per la compilazione della DSU che potrebbero arrivare anche fino ai 25 euro. In ogni caso, ogni centro di assistenza fiscale potrà decidere di determinare il prezzo per il servizio, il che in alcuni casi potrebbe essere un vantaggio, in altri il contrario. 

Bonus giugno a rischio e ISEE a pagamento: come richiedere l’ISEE precompilato in autonomia

Che si possa ritenere giusta o meno la decisione di far diventare l’ISEE a pagamento, è pur vero che una soluzione, per ricevere i bonus di giugno e nei prossimi mesi, esiste.

Stiamo parlando dell’ISEE precompilato. L’INPS, infatti, mette a disposizione un servizio online che nasce con l’obiettivo di permettere a ciascun cittadino, in piena libertà e autonomia, di compilare la DSU direttamente da casa, collegandosi al sito, accedendo con le proprie credenziali (SPID, CIE, CNS) e ottenere l’ISEE nel giro di 15 giorni circa. 

Se si decide di percorrere questa strada, sarà necessario procurarsi tutta la documentazione che normalmente viene richiesta proprio da parte del Caf (per esempio, i dati anagrafici di ciascun familiare, così come saldi e giacenze di conti correnti postali/bancari, dati del patrimonio immobiliare ecc.). 

Molti italiani non vogliono rischiare di compilare da soli la DSU per non correre il rischio di commettere errori. È pur vero, però, che in caso di omissioni o difformità, l’INPS invia i riscontri negativi e permette al cittadino di rimediare, inserendo i giusti dati e non rischiando, dunque, di perdere i bonus o di dover restituire somme indebitamente percepite. 

Inoltre, l’INPS fornisce un tutorial completo per la compilazione della DSU e, in generale, la compilazione tramite servizio online dà la possibilità al cittadino di compilare il documento direttamente da casa, senza dover fare la fila al Caf.

 

Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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