Bonus mobili: torna tetto spesa a 16000 euro! Ecco per chi

Si può ancora richiedere il bonus mobili con tetto spesa a 16000 euro, ma bisogna fare in fretta! Ecco per chi spetta questo aumento

Il bonus mobili prevede per il 2022 un tetto di spesa da 10000 euro.

Questo è quanto è stato disposto dalla Manovra di Bilancio 2022. Non si poteva fare diversamente, l’alternativa era quella di non prorogare il bonus mobili fino al 2024, come invece è stato decretato a dicembre 2021.

Però il Governo Draghi ha voluto mantenere aperta questa seconda opzione, cioè la possibilità di richiedere il bonus mobili con il precedente tetto di spesa, quello da 16000 euro.

Come massimale di spesa avrebbe garantito a tutti i richiedenti una detrazione fiscale di ben 8000 euro, contro gli attuali 5000 euro. A livello di costi sarebbe risultata inaccettabile una cifra del genere, se fosse stata prorogata al 2022.

Infatti per accedere di nuovo al tetto di spesa da 16000 euro bisognerà fare in fretta, perché avrai tempo fino a fine 2022 per richiedere questo massimale, e solo se rispetterai una serie di requisiti.

Li vedremo meglio nel corso dell’articolo, assieme alle eventuali opzioni fiscali che puoi richiedere in accumulo al bonus mobili.

Bonus mobili da 16000 euro: ecco come funziona il tetto di spesa

Il bonus mobili 2022 così come lo conosciamo prevede due massimali di spesa, almeno per il 2022: quello da 10000 euro e quello da 16000 euro.

Il primo è previsto per tutte le spese relative all’anno 2022, dal 1 gennaio fino al 31 dicembre.

Purtroppo, nonostante la proroga, non verrà disposto questo massimale anche per tutte le spese successive al 1 gennaio 2023. Salvo ulteriori disposizioni da parte del Governo in carica, questo massimale dovrebbe scendere a 5000 euro per tutto il 2023 e fino a fine 2024, ultima data entro la quale potrai usufruire del bonus mobili.

Si spera che il Governo faccia dietrofront, e riporti il massimale a una cifra più alta. Sfortunatamente, come abbiamo visto in periodo di Legge di Bilancio, a causa dell’aut aut del Governo Draghi, dopo un solo anno di massimale a 16000 euro, dal 1 gennaio è entrato in vigore un altro tetto di spesa, quello appunto da 10000 euro.

Proprio questo secondo massimale è teoricamente disponibile anche oggi, ma solo se lo richiedi per le spese relative al 2021, anno in cui era ancora in vigore quel tetto di spesa.

Pertanto, dovrai richiedere il bonus mobili da 16000 euro soltanto se tutti gli acquisti saranno contabilizzati entro il 31 dicembre 2021.

Oltre a ciò, bisogna anche rispettare tutti i requisiti relativi alla propria posizione giuridica e anche quella relativa agli acquisti stessi, cioè alla tipologia di apparecchi ed elettrodomestici acquistati.

Bonus mobili da 16000 euro: per chi spetta il nuovo massimale?

Il bonus mobili spetta di diritto a chi ha acquistato dei mobili o degli apparecchi specifici o nel 2022 o nel 2021. In entrambi i casi, avrà diritto almeno a 10000 euro di tetto di spesa, nel caso del 2021 addirittura a 16000 euro.

Ma per accedere alla detrazione fiscale dovrai essere almeno una dei seguenti soggetti giuridici:

  • proprietari o coaffittuari di edifici in ristrutturazione,
  • soci di cooperative divise e indivise, 
  • imprenditori individuali (solo per immobili non considerati come “beni strumentali”),
  • società semplici, anche con redditi in forma associata.

Ricordiamo che la detrazione è prevista al 50% per tutte le spese inerenti al risparmio energetico, come scritto sulla pagina dell’Agenzia delle Entrate. Non sono previste ulteriori maggiorazioni o percentuali diverse, come invece avevamo visto di recente con l’Ecobonus 2022 casa.

Per richiedere ufficialmente la detrazione dovrai segnalare sulla tua Dichiarazione dei Redditi (Modello 730 o Redditi) tutte le spese relative al bonus mobili 2022. Potrai richiederlo anche presso un Centro di Assistenza Fiscale, o anche per conto del tuo consulente fiscale.

Ricordiamo che dal 23 maggio è disponibile presso il proprio Cassetto Fiscale il pre-compilato della propria Dichiarazione dei Redditi. In caso di errori o di detrazioni non denunciate, sarà necessario compilarlo tramite CAF o patronato locale. C’è tempo fino al 30 settembre per consegnarlo all’Agenzia delle Entrate.

Bonus mobili da 16000 euro: quali apparecchi ed elettrodomestici rientrano per chi gli spetta?

Il bonus mobilida 16000 euro è possibile solo se s’è provveduto ad acquistare una serie di mobili o elettrodomestici che siano compatibili:

  • con una riduzione del consumo energetico,
  • con un progetto di ristrutturazione o di risanamento architettonico.

Pertanto, potrai avere il bonus mobili con tetto di spesa a 16000 euro solo se acquisti prodotti quali letti, armadi, librerie, scrivanie, e anche apparecchi d’illuminazione. 

Mentre per quanto riguarda gli elettrodomestici bisogna fare attenzione, perché vigono delle classi energetiche di riferimento. Per esempio, se si vuole comprare un forno, dovrà appartennere alla classe energetica A, mentre per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie servira la classe E. Solo frigoriferi e congelatori permettono una classe molto più bassa, come la F.

Di contro, non saranno ammessi alla detrazione ulteriori acquisti relativi a mobili decorativi (es. pavimentazioni, tende, complementi d’arredo generici), così come:

  • piccoli elettrodomestici (es. microonde, radiatori…),
  • elettrodomestici che appartengono a classi energetiche differenti.

Più il fatto che dovrai rispettare il vincolo della ristrutturazione, anche se ci sono alcuni casi in cui potrai richiedere il bonus mobili anche senza dover ristrutturare un immobile.

Bonus mobili da 16000 euro solo con ristrutturazione? Non è così!

Il bonus mobili prevederebbe come vincolo il fatto di aver aperto un cantiere per la ristrutturazione o il risanamento architettonico di un immobile di cui sei proprietario o coaffittuario.

Uso il condizionale perché ci sono delle “eccezioni” in merito a questa regola. Secondo quanto disposto dall’Agenzia delle Entrate, il vincolo della ristrutturazione è previsto solo se si fanno lavori come:

  • manutenzione straordinaria, 
  • restauro e risanamento conservativo, 
  • ristrutturazione edilizia;
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato,
  • restauro, risanamento conservativo,
  • manutenzione ordinaria su parti comuni di edifici residenziali.

Tra tutti questi lavori, la manutenzione ordinaria alle parti comuni è la meno attinente ad una vera opera di ristrutturazione, perché si parla generalmente di interventi semplici, come porai vedere in questa guida.

Il problema è che questa manutenzione è limitata solo ai complessi residenziali, cioè ai condomini. Non alle unifamiliari o alle villette, per le quali vige l’obbligo della sola manutenzione straordinaria.

Se vuoi saperne di più in merito, ti suggerisco questo ultimo approfondimento.

Ricordiamo inoltre che, anche nel caso di assenza di ristrutturazione, la detrazione rimane al 50%, e non si potrà richiedere con altre opzioni, come la cessione del credito.

Bonus mobili da 16000 euro anche con la cessione del credito? Facciamo chiarezza!

Il bonus mobili è prima di tutto uan detrazione fiscale, che ti permette di avere o 5000 euro come agevolazione, se parti da un tetto di spesa di 10000 euro, o 8000 euro se parti da un massimale di 16000 euro.

Non è previsto per questo tipo di bonus l’accesso alle opzioni “cessione del credito” e “sconto in fattura”. E’ possibile però compensare alle eventuali spese nel caso in cui tu richieda bonus come Sismabonus, Ecobonus o Superbonus, tutti ancora al 110% di detrazione/credito, almeno per il 2022.

In questo modo, l’avanzo di 5000 o 8000 euro potrebbe venire ridimensionato grazie al credito aggiuntivo del 10%. Va da sé che questa è una strategia molto teorica, e che deve opportunatamente scontrarsi con l’attuale andamento dei bonus Casa, in particolare con le ultime novità riguardo al Superbonus 110%.

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