Bonus mobili 2022: 5000 euro senza ristrutturare casa!

Il bonus mobili è stato prorogato anche per il 2022, cambia l'importo che diventa di massimo 5000 euro, ma finalmente si può ottenere anche senza ristrutturare!

Il Governo ha confermato il bonus mobili anche per gli anni 2022, 2023 e 2024.

Questa misura è particolarmente interessante in quanto consente di ricevere un’agevolazione, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, anche senza stravolgere casa ristrutturandola.

Intendiamoci, i lavori di ristrutturazione sono obbligatori ma ciò che lo differenzia da altre misure è che i lavori ammessi sono molto meno invasivi.

Basti pensare al fatto che, per avere diritto alla misura, è sufficiente effettuare un cambio della caldaia o apportare interventi di manutenzione straordinaria.

Ancora meno stringenti sono invece le regole imposte per i condomini, che ne hanno diritto anche dopo aver effettuato interventi di manutenzione ordinaria.

Partiamo con questa premessa poiché la riteniamo doverosa, in quanto non tutti sono a conoscenza di questa particolare caratteristica che è propria di questa misura.

La Legge di Bilancio 2022 ha apportato cambiamenti importanti soprattutto per quanto concerne l’importo, e successivamente andremo a vederli.

In questo articolo dunque, andremo a sviscerare questo bonus mettendo in luce i cambiamenti che ci sono stati di recente.

Prima di proseguire vi consigliamo la visione del seguente video YouTube di Geometra Danilo Torresi, nel quale potrete trovare informazioni interessanti sui bonus per ristrutturare casa.

Bonus mobili 2022: che cos’è e come funziona

Prima di proseguire con le informazioni utili a capire gli importi, le procedure e le modalità, è doveroso andare a spiegare brevemente che cos’è il bonus mobili.

Questi è un bonus, confermato per il 2022 attraverso la Legge di Bilancio 2022, che consente di ricevere un’agevolazione sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici a patto che si siano svolti lavori di ristrutturazione.

Abbiamo però visto che, per poter aver accesso alla misura, non è necessario stravolgere casa, ma si possono effettuare interventi meno invasivi.

Il bonus consente di ricevere un rimborso, tramite detrazione fiscale, che sarà accreditato dilazionato in 10 anni.

Di conseguenza non c’è uno sconto in fattura, ma la modalità prescelta è la suddetta e il suo valore sarà pari al 50% dei costi che hanno avuto proprio i mobili e gli elettrodomestici, ci soffermeremo più avanti sul tetto massimo.

Per fare maggiore chiarezza, successivamente all’acquisto dei prodotti e alla dimostrazione tramite la documentazione, si riceverà tramite credito d’imposta il 50 per cento delle spese, dilazionate in 10 anni.

Bonus mobili 2022: quale importo spetta

Dopo aver fatto una breve introduzione sul bonus mobili 2022 andiamo entriamo nel vivo del nostro articolo, andando a vedere quali sono gli importi e come sono cambiati con la Legge di Bilancio 2022.

Infatti, la misura ha subito delle modifiche sostanziali che necessitiamo di comunicarvi, soprattutto per quanto riguarda gli importi e il tetto massimo a cui si va ad applicare la detrazione fiscale.

Andiamo ora qui di seguito a elencare le tre differenti fasce d’importi:

  • spetta una detrazione fiscale pari al 50 per cento, su un tetto massimo di 16.000 euro, a tutti coloro che hanno sostenuto le spese nel 2021. Il massimo dunque che si può ottenere in questo caso è 8.000 euro;
  • spetta una detrazione fiscale pari al 50 per cento, su un tetto massimo di 10.000 euro, a tutti coloro che sosterranno le spese nel corso del 2022. Il massimo dunque che si può ottenere in questo caso è 5.000 euro;
  • spetta una detrazione fiscale pari al 50 per cento, su un tetto massimo di 5.000 euro, a tutti coloro che sosterranno le spese negli anni 2023-2024. Il massimo dunque che si può ottenere in questo caso è 2.500 euro.

Possiamo dunque notare come il Governo voglia portare a morte naturale la misura, senza troncarla di netto già da quest’anno, ma facendola diminuire nel suo valore in modo graduale.

È apprezzabile lo sforzo economico degli organi di competenza che proseguono nella linea dei sostegni nel rinnovo dell’ambiente domestico, anche se come possiamo immaginare non potranno proseguire all’infinito.

Bonus mobili 2022: quali spese sono ammesse

Un altro tema molto interessante è quello relativo agli acquisti ammessi per ottenere la detrazione fiscale grazie al bonus mobili 2022.

Prima di tutto è necessario fare una doverosa premessa, e dobbiamo parlare della classe energetica degli elettrodomestici.

A partire dal 2021, infatti, è cambiato il sistema di classificazione alfabetico ed è stato eliminato il segno + che veniva aggiunto alla classica lettera.

Dal momento della sua eliminazione, il sistema di classificazione va semplicemente dalla lettera A alla lettera G.

Ad ogni modo è ammesso l’acquisto di mobili e di elettrodomestici, anche di grandi dimensioni, mentre restano esclusi gli infissi, porte, tende e anche la pavimentazione.

La lista completa si può consultare direttamente a questo link, e rimane pressoché invariata in confronto all’anno scorso.

Il grosso vincolo è legato al soggetto che compie gli acquisti, che dev’essere necessariamente lo stesso che effettua i pagamenti di manutenzione o per ristrutturare casa.

A questo non fa differenza nemmeno una coppia sposata, anche in questo caso dev’essere la stessa persona a occuparsi dei pagamenti.

Infine, ma non meno importante, il metodo di pagamento dev’essere tracciabile, e di conseguenza è assolutamente vietato l’uso del contante.

Si potrà dunque pagare con carta, bancomat o bonifico, questo per evitare che qualcuno possa aggirare le regole e evadere il fisco.

Siamo ormai abituati a questo tipo di condizione, dato che oramai è presente in quasi tutte le misure di sostegno.

Bonus mobili 2022: i requisiti e quali interventi senza ristrutturazione

Abbiamo visto in precedenza che è possibile richiedere il bonus mobili se si effettuano lavori di ristrutturazione, ma abbiamo anche detto che è possibile anche senza interventi troppo invasivi.

Infatti sono consentiti lavori di manutenzione straordinaria, parliamo ad esempio della sostituzione degli infissi esterni, la realizzazione di servizi igienici o la sostituzione della caldaia.

Il tutto si semplifica ulteriormente per chi abita in condominio, infatti per costoro basta un intervento di manutenzione ordinaria.

Che cosa intendiamo con manutenzione ordinaria? Facciamo qualche esempio.

Rientrano tra questo tipo di lavori, ad esempio, la tinteggiatura delle pareti, la riparazione delle grondaie e il rifacimento degli intonaci.

Capiamo bene dunque che non è necessario ristrutturare completamente la propria casa, ma basta effettuare lavori meno invasivi che siano ammessi dal bonus.

I lavori devono essere effettuati dal primo gennaio dell’anno precedente a quello in cui si vuole sfruttare l’agevolazione, e questo è un altro dei pochi vincoli per ottenere la detrazione.

Bonus mobili 2022: compatibile con altri bonus edilizi

Un altro aspetto molto interessante, riguardante il bonus mobili, è quello inerente alla sua compatibilità con altri bonus edilizi.

Infatti, l’agevolazione è consentita anche se i lavori vengono svolti sfruttando altre misure di sostegno, a patto che i lavori rientrino tra quelli ammessi per richiedere la detrazione e che siano svolti nel giusto periodo di tempo.

Parliamo ad esempio del bonus facciate, del bonus casa e del Superbonus, anche se per quest’ultimo sono validi solo i lavori antisismici.

La compatibilità tra i vari bonus è molto importante, perché consente al beneficiario di avere ulteriori agevolazioni spendendo meno soldi.

Anche nel caso di utilizzo di diverse misure l’agevolazione arriverà tramite detrazione fiscale, non ci sarà nessuno sconto in fattura.

È di fondamentale importanza conservare tutta la documentazione necessaria per dimostrare le spese sostenute, e anche in questo caso permane l’obbligo che sia la stessa persona a effettuare i pagamenti.

Bonus mobili 2022: quali elettrodomestici

Abbiamo visto in precedenza che il bonus mobili 2022 consente l’acquisto di elettrodomestici, anche di grandi dimensioni, e abbiamo visto che è variata la classificazione della classe energetica.

È stato infatti eliminato il segno +, in favore delle classiche lettere che andranno dalla A alla G.

Gli elettrodomestici acquistabili devono avere almeno la classe A nel caso di forni, la classe F nel caso si acquistino frigoriferi e la classe E nel caso si acquisti una lavatrice o una lavastoviglie.

Rientrano tra le spese detraibili anche quelle relative al trasporto e al montaggio dei beni acquistati, a patto che il tutto sia documentato correttamente.

È chiaro che, ancora una volta, il Governo mira ad agevolare spese che contribuiscano alla salvaguardia ambientale e alla sostenibilità.

Inoltre, l’acquisto di apparecchi nuovi va a influire anche sulla sicurezza dei cittadini oltre che sul risparmio, sia energetico che di denaro.

Quali mobili sono acquistabili con il bonus

Quando parliamo di mobili acquistabili intendiamo una grande fetta di beni per ammobiliare casa, a patto che siano nuovi e non di seconda mano.

Parliamo ad esempio di letti, divani e poltrone, comodini, armadi e credenze, ma anche le scrivanie e le sedie rientrano tra gli acquisti consentiti.

Insomma, praticamente tutto ciò che fa parte del mobilio di una casa, rimangono esclusi invece i pavimenti, le tende e le porte.

Il bonus mobili è una misura che si caratterizza per la sua grande duttilità nonché per la grande opportunità che offre.

È vero che è consentita solo in conseguenza a un altro intervento, sia esso di ristrutturazione, di manutenzione straordinaria o in alcuni casi di manutenzione ordinaria, ma è anche vero che lascia enorme spazio di manovra.

Non tutti i bonus sono così liberi nell’accesso e necessitano di così pochi requisiti, e questo sicuramente è un fattore che ha condizionato in positivo il suo apprezzamento.

Draghi e il Governo hanno deciso che la strada da seguire è quella della cancellazione graduale delle misure per la casa, e non quella di un troncamento netto.

Si vede infatti dall’abbassarsi del tetto di spesa, che continua a garantire una detrazione fiscale ma che man mano si abbassa.

Ciononostante è apprezzabile che sia consentito ancora approfittare di tali misure, anche perché l’emergenza epidemiologica ha messo a dura prova le tasche dei cittadini.

Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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