Bonus mobili 2022 senza ristrutturazione? Sì può! Ecco come

C'è un modo per ottenere il bonus mobili 2022 senza dover richiedere la ristrutturazione dell'immobile!

Il bonus mobili 2022 è possibile senza ristrutturazione!

Sembra assurdo, ma in realtà c’è un modo per richiedere questo buono per l’acquisto di prodotti e apparecchi a basso consumo, senza dover per forza richiedere lavori di rinnovo o ristrutturazione in stile Superbonus 110%.

Per saperne di più ti suggerisco l’ultimo video del Geometra Danilo Torresi, disponibile su Youtube e sul suo canale.

Si ricorda però che questo bonus consiste in una detrazione, pertanto dovrai comunque mettere mano ai soldi per poter ottenere questa riduzione fiscale.

Se non altro potrai richiederlo senza dover spendere soldi in più per interventi architettonici non necessari.

In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo insieme come fare per averlo senza ristrutturare l’immobile.

Bonus mobili 2022: ma come funziona esattamente?

Il bonus mobili è una detrazione fiscale al pari del bonus facciate e del bonus ristrutturazioni, ovvero tutti bonus che hanno come obiettivo il rimborso di una parte delle spese che destini per l’acquisto, in questo caso, di mobili, elettrodomestici o apparecchiature relative ad un intervento di ristrutturazione.

La norma prevede infatti che tu possa richiedere il bonus mobili solo se c’è in atto un intervento di ristrutturazione dell’immobile, a patto che questo edificio non sia di nuova costruzione o non sia soggetto a demolizione e ricostruzione.

Queste due condizioni sono sufficienti per farti annullare la richiesta del bonus, così come già disposto in merito al bonus facciate.

La limitazione alle sole ristrutturazioni è un modo per implementare, sempre all’interno dello strumento dell’agevolazione fiscale, più interventi edificanti.

In pratica è una sorta di ottimizzazione fiscale, visto che si parla comunque di una detrazione intorno al 50% nel caso del bonus mobili, purché con un tetto di spesa limitato a 10.000 euro di spese complessive.

Questo tetto di spesa sfortunatamente è stato abbassato con l’ultima Manovra di bilancio, dato che fino al 2021 per tutti gli acquisti effettuati si poteva avere un tetto di spesa massimo di 16.000 euro, e quindi una detrazione finale massima di 8.000 euro.

Con la nuova modifica hai praticamente perso 3.000 euro, visto che con una detrazione al 50% su un massimale di 10.000 euro di spesa, ti becchi solo 5.000 euro.

Hai il vantaggio che il bonus sia stato prorogato fino al 2023, cosa che non sarebbe successa se avesse prevalso la linea dell’abolizione del bonus, come era in previsione anche per il bonus facciate.

Ciò non è avvenuto, ma è costato una riduzione della detrazione spettante.

Bonus mobili 2022: ecco cosa rientra nella detrazione fiscale

L’acquisto tramite bonus mobili 2022 è solo per apparecchi, elettrodomestici e mobilie relativi ad un intervento di ristrutturazione.

Inoltre questi prodotti devono appartenere a delle specifiche classi energetiche, generalmente la A, la E e la F.

Nel caso del bonus mobili si parla dell’obbligo di classe A per i forni, di classe E per lavatrici, lavastoviglie e lavasciugatrici, e classe F per congelatori e frigoriferi.

In precedenza era prevista la classificazione A+, ma, come racconta Alda Moleti, questa classificazione è stata sostituita dalla semplice classe A (prima prevedeva tre sottoclassi: A+, A++ e A+++).

L’idea è anche quella di stimolare l’acquisto di apparecchi ed elettrodomestici a basso consumo energetico, o almeno di nuova generazione, che permettano un consumo ridotto rispetto a quelli precedenti. E’ tutto relativo alle politiche green sostenute dal Governo Draghi e dalla stessa Unione Europea, in particolare nel Recovery Fund.

Mentre sul piano dei lavori ammessi ci sono appunto quelli relativi alla ristrutturazione dell’edificio, ovvero:

  • realizzazione di una mansarda o di un balcone,
  • modifica della facciata di un edificio,
  • trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda,
  • apertura di nuove porte o finestre,
  • nuovi servizi igienici (con ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti).

Però, entro certi casi, è possibile fare altri lavori, che, pur non essendo di ristrutturazione, garantiscono l’accesso al bonus.

Bonus mobili 2022 senza ristrutturazione? Sì può! Ecco come

C’è la possibilità di non adempiere al vincolo della ristrutturazione se si vuole richiedere il Bonus mobili 2022. Partiamo dal fatto che è limitato solo ad alcuni lavori, in particolare per gli edifici unifamiliari e le singole unità abitative.

Inoltre, come segnala l’Agenzia delle Entrate, il bonus non è disponibile per i lavori di manutenzione ordinaria. Ma solo per quelli relativi alla manutenzione straordinaria, quali:

  • sostituzione di infissi esterni,
  • realizzazione di servizi igienici,
  • rifacimento di scale e rampe,
  • installazione di ascensori,
  • installazione di scale di sicurezza,
  • sostituzione dei tramezzi interni, recinzioni, muri di cinta e cancellate,
  • costruzione di scale interne.

Questi lavori sono permessi perché riguardano la maggiore efficienza degli edifici, e non semplici lavori di riparazione o manutenzione. A sua volta, è possibile come proprietario/amministratore di un condominio, beneficiare del bonus sempre con la prassi della manutenzione straordinaria. 

Bonus mobili 2022 senza ristrutturazione? Anche per i condomini!

Il bonus mobili 2022 è disponibile sia per proprietari o affittuari di appartamenti, ma anche per quelli che abitano nei condomini, purché in relazione ad alcuni tipi di lavoro.

Oltre ai lavori standard di ristrutturazione, si potrà avere l’agevolazione fiscale anche con interventi di manutenzione ordinaria, e non straordinaria come previsti per le singole unità abitative.

In questo caso i lavori sono diversi da quelli previsti per le singole unità abitative, e sono:

  • tinteggiatura pareti e soffitti,
  • sostituzione di pavimenti,
  • sostituzione di infissi esterni,
  • rifacimento di intonaci,
  • sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni,
  • riparazione o sostituzione di cancelli o portoni,
  • riparazione delle grondaie e dei muri di cinta.

L’importante è che riguardino le parti comuni dell’edificio, quali androni, scale e ingressi vari, cioè la parte in cui tutti possono circolarvi senza violare la proprietà privata.

Bonus mobili 2022: ecco come funziona per le caldaie

Si può richiedere il bonus mobili 2022 anche per la semplice sostituzione e installazione di una nuova caldaia.

E’ una bella comodità il poter cambiare la caldaia alla stessa maniera di quanto disposto dal Superbonus 110%, però nel caso di questa detrazione si potrà richiederlo in merito a lavori di manutenzione straordinaria, cioè quelli sopra citati che possono valere come lavoro di ristrutturazione senza una vera e propria ristrutturazione.

La stessa Agenzia delle Entrate garantisce nelle sue FAQ (acronimo per Frequently Asked Questions) la compatibilità dell’acquisto e dell’installazione di una caldaia tra i mobili e apparecchi a basso consumo energetico e ideone alla richiesta del bonus mobili.

Si ricorda comunque che l’acquisto e l’installazione della caldaia, così come la sua sostituzione, prevede sempre il mantenimento del tetto di spesa già previsto dal bonus, cioè 16.000 euro in caso di lavori condotti prima del 31 dicembre 2021, e 10.000 euro in caso di interventi condotti dopo il 1 gennaio 2022. 

E sempre la stessa percentuale di detrazione fiscale, cioè il 50% delle spese complessive.

Semmai uno svantaggio nella richiesta della caldaia è che, se non rientra il tuo caso nel novero degli interventi di manutenzione straordinaria eseguiti su singole unità immobiliari abitative, dovrai richiederlo tramite Ecobonus.

Nel caso dell’ecobonus, non avresti diritto al bonus mobili, e dovresti garantire con la sostituzione della caldaia esistente:

  • il passaggio ad una caldaia a biomassa,
  • il passaggio ad una caldaia a condensazione almeno da classe A,
  • il passaggio ad una caldaia a condensazione almeno da classe A e con sistemi di termoregolazione evoluti.

Per il secondo caso avresti diritto all’Ecobonus con detrazione fiscale massima al 50%, in pratica il sostituto del bonus mobili.

Nel terzo caso invece avresti diritto all’Ecobonus con detrazione fiscale massima al 65%, 15 punti percentuali in più del bonus stesso.

Bonus mobili 2022: ecco come richiederlo per i lavori del 2021

Purtroppo il limite del bonus mobili 2022 è sempre di 10.000 euro come spesa massima, e sempre si parla di una detrazione fiscale al 50%. A sua volta non sarà possibile beneficiare del bonus al di fuori della semplice detrazione IRPEF disposta per dieci anni, a quota fissa.

Non è infatti possibile richiederlo in forma di credito d’imposta o in forma di sconto in fattura, visto che sono in questo caso è disponibile solo una detrazione fiscale al 50%.

E’ possibile però richiedere questo bonus anche per i lavori del 2021. Come abbiamo visto, se hai fatto lavori fino al 31 dicembre 2021, puoi avere un tetto massimo di spesa di 16.000 euro, e quindi un rimborso fiscale complessivo di 8.000 euro, cioè il 50% della detrazione.

Scattato il primo gennaio 2022, tutti i lavori successivi avranno come tetto di spesa i 10.000 euro già citati. O meglio, non tutti i lavori.

Se riesci a garantire per quei lavori una spesa già effettuata prima del 31 dicembre 2021, potrai utilizzare il precedente tetto di spesa massimo e ottenere un rimborso anche intorno agli 8.000 euro.

Lo spartiacque è sempre il 1 gennaio 2022, dopo quella data tutte le spese non ancora sborsate cadranno sul nuovo tetto di spesa.

Ripetiamo che per l’accesso al bonus si dovrà disporre di fatture e scontrini in cui si certifica un pagamento tracciato, come nel caso di:

  • ricevuta dei bonifici,
  • carte di debito,
  • carte di credito,
  • contratti di finanziamento a rate,
  • copie della ricevuta dei pagamenti.
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