Bonus stufe e camini, anche per quest’anno grazie al Superbonus: ecco come averlo

Bonus stufe e camini richiedibile per il 2023. Ecco tutti i requisiti e come fare per richiedere l’agevolazione ancora attiva anche con il Superbonus.

L’estate sta per arrivare ma molti sono già proiettati alla prossima stagione termica. Ecco perché sono molti coloro che stanno valutando la possibilità di sostituire stufe e camini con nuovi impianti ad alta efficienza.

Stufe a legna, a pellet e i camini sono soluzioni ideali che permettono di combinare il risparmio con l’efficienza energetica.

Ma non solo perché ad oggi rispettando alcune condizioni e requisiti è possibile recuperare una buona parte dell’investimento fatto tramite le detrazioni fiscali.

Bonus Casa, Ecobonus, Superbonus ma anche i contributi del Conto Termico, sono ad oggi le agevolazioni richiedibili per sostituire i vecchi impianti di riscaldamento.

Va detto subito che il Bonus per camini e stufe  non è un agevolazione a se ma è desumibile dai vari bonus casa in circolazione come il bonus ristrutturazione, l’Ecobonus 50% ,ma anche il Superbonus 90%,  il conto termico e il bonus mobili.

La maggior parte di questi incentivi hanno l’obiettivo di rendere efficiente da un punto di vista energetico la propria abitazione grazie al miglioramento della classe energetica..

Ecco allora nel dettaglio gli incentivi e le detrazioni richiedibili per i  generatori di calore a biomassa e soprattutto come funziona il Superbonus.

Bonus stufe e camini, anche per quest’anno grazie al Superbonus: ecco come averlo

Le stufe e camini, nonostante i folli aumenti dei combustibili sono ancora ad oggi la soluzione di  riscaldamento più amata dagli italiani.

Complice l’abbassamento dei prezzi delle varie biomasse molte sono le famiglie italiane intenzionate a sostituire i vecchi impianti con altri di nuova generazione.

Ma com’è possibile accedere alle detrazioni per camini e stufe?

La prima cosa da dire è che non esiste un Bonus Camini e stufe propriamente detto ma è possibile desumere l’incentivo da altri bonus casa in circolazione.

Se stai pensando di sostituire il vecchio impianto ti ricordiamo subito che c’è la possibilità ad oggi di accedere alle detrazioni di imposta e non più allo sconto in fattura e alla cessione del credito venuti meno dal 17 febbraio con l’approvazione del Decreto Cessioni.

Per sostituire camini e stufe si può far ricorso dunque ecobonus, al superbonus 90, al conto termico ma anche al bonus mobili.

Optando per il Bonus ristrutturazione, la detrazione spettante è del 50% sulle spese sostenute per un limite massimo di 96.000 euro da ripartire in 10 quote annuali di pari importo.

Le spese agevolabili sono relative non soltanto all’acquisto della stufa ma anche all’installazione, inclusa la realizzazione o il rifacimento della canna fumaria e la prima accensione.

Il bonus in questione si ottiene acquistando una stufa, un caminetto o una caldaia con certificazione  ambientale pari a 4 stelle nel caso di sostituzione di un generatore a biomassa esistente e 5 stelle in tutti gli altri casi.

L’installazione deve essere posta in essere da un professionista qualificato che rilascia la Dichiarazione di Conformità e le spese devono essere giustificate tramite  “bonifico parlante”.

Inoltre è possibile accedere al bonus camini e stufe anche tramite Superbonus 90%. A differenza degli altri bonus casa per poter sfruttare il superbonus è necessario effettuare dei lavori trainanti.

I lavori di sostituzione degli impianti viene considerato trainati sole se si effettuano in sostituzione di un precedente impianto e il nuovo impianto abbia una certificazione ambientale pari a 5 stelle e garantisca un miglioramento energetico di due classi.

Bonus stufe e camini 2023, accedi all’Ecobonus

L’altro bonus a cui si può accedere per riqualificare e sostituire stufe e camini è l’Ecobonus. Questo bonus offre una detrazione del 50% se l’intervento prevede la riqualificazione dell’impianto energetico o del 65% nel caso in cui i lavori di riqualificazione siano relativi all’intero edificio.

Per poter beneficiare dell’intervento è obbligatorio che la stufa o il camino che si acquista garantiscano un rendimento energetico pari o superiore all’85%, con una certificazione ambientale di 4 o 5 stelle a seconda che l’apparecchio venga sostituito o si tratti di una nuova installazione.

In questo caso la spesa massima detraibile è di 60.000 euro con detrazione spalmabile in 10 anni.

Per poter accedere all’ecobonus dunque è necessario migliorare la classe energetica della propria abitazione rispetto al passato.

Come richiedere Conto Termico e bonus mobili

Una valida alternativa per la sostituzione di camini e stufe è rappresentato dal conto termico. Il Bonus camini accessibile tramite conto termico prevede l’installazione di un nuovo impianto in sostituzione di uno datato ed inquinante. Questo deve essere contestuale alla sostituzione di un vecchio impianto inquinante.

Rispettando tali Se si rispettano tali requisiti si avrà diritto ad un acconto direttamente sul proprio conto corrente.

E’ possibile accedere al bonus camini e stufe anche grazie al Bonus mobili, con una detrazioni pari al 50% con una spesa massima di 8.000 euro.

Questo è richiedibile fino al 31 dicembre 2024 e la detrazione deve essere suddivisa in 10 quote annuali di pari importo.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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