Bonus Terme anche nel 2022! La proposta di Federterme!

Con la proposta di Federterme forse c'è una possibilità di ritorno per il Bonus Terme nel 2022!

Bonus Terme tornerà anche nel 2022!

E a richiederlo non è solo uno dei membri della maggioranza parlamentare, la deputata del Movimento Cinque Stelle Valentina Palmisano, ma anche la Federterme, cioè la Federazione degli stabilimenti termali in Italia, guidata da Massimo Caputi.

Se non sai di quale bonus si tratti, ti suggerisco questo breve riassunto video di Liliana Cacioppo, disponibile su Youtube.

Il bonus Terme deve ritornare, e lo richiede lo stesso presidente di Federterme, in particolare per tutti gli stabilimenti che ancora non l’hanno usufruito.

Perché come misura non solo ha garantito un grosso indotto di ben 300 milioni di euro, forte anche delle riaperture e di una situazione epidemiologica clemente, almeno fino a novembre.

Ma anche del fatto che, in caso di richiusure causa variante Omicron, serviranno altri soldi per sostenere le imprese.

E non solo. Vediamo insieme qual è in realtà la proposta.

Bonus Terme 2022: ecco la proposta di Federterme

Federterme è una federazione di stabilimenti termali e acque minerali curative, due settori che, assieme a ristoranti e hotellerie, sono rimaste chiuse per quasi un anno a causa della pandemia da Covid.

Questo ha generato la bellezza di un crollo del PIL, complessivamente intorno ai 8,7% rispetto al 2019.

Fortunatamente, data la situazione più clemente del 2020, s’è potuto avere una ripresa, specie in questi settori grazie al Bonus Terme, cioè un voucher da 200 euro per tutti gli italiani.

Questo ha portato ad un boom di richieste, sia sul sito di Invitalia tra l’8 e il 9 novembre 2021, sia a livello di indotto, con ben 300 milioni di euro di profitti solo a novembre.

Perché a dicembre purtroppo i profitti sono calati, per via del fatto che, su 252.000 voucher rilasciati (cioè la totalità delle richieste) solo 152.000 sono stati utilizzati. Gli altri 100.000 no.

Questo è il problema, visto che si parla di una mancata erogazione di almeno 20 milioni di euro su un fondo di 52 milioni di euro.

Soldi che tornano allo Stato? Sarebbe bello se fosse vero. In realtà andranno bruciati, visto che quei voucher non sono recuperabili se non vengono rinnovati.

Infatti la proposta di Massimo Caputi, presidente di Federterme, è questa: rinnovarli. In una recente intervista ha richiesto di fatto di:

“[…] evitare che vadano perduti i voucher non ancora utilizzati […] La gente non capirebbe perché è stata attirata dallo sconto e poi non ha potuto beneficiarne, perché il Governo sembra sordo agli appelli delle aziende e delle città termali”.

Infatti la situazione è alquanto grottesca.

Bonus Terme 2022: ecco chi lo accetta!

Il bonus Terme già nel 2021 ha avuto la garanzia di diversi stabilimenti disponibili all’accettazione di questo voucher digitale, anche perché tutti gli stabilimenti dovevano essersi messi in regola entro l’8 novembre 2021.

Il sito di Invitalia, l’azienda che ha avuto in gestione l’erogazione dei vari attestati di prenotazine, ha concesso l’accesso alla registrazione per il bonus già dal 28 ottobre, così da permettere a tutte le aziende interessate, entro le successive due settimane, di provvedere alla registrazione. 

Non potevano di certo registrarsi tutte coloro che:

  • detenevano delle convenzioni col Sistema Sanitario Nazionale,
  • detenevano delle convenzioni con altri enti pubblici, 
  • detenevano già l’attivazione di altri bonus o supporti economici statali.

Tutti questi non potevano accedervi, anche perché per la maggior parte non sono proprio attività private, che rischiano il fallimento, visto che sono sostenute dai fondi pubblici.

Diversamente il bonus s’è rilevato molto utile per tutte le attività che si sono trovate nei guai a causa del Covid, e che hanno potuto avere una boccata d’ossigeno grazie a quei 200 euro di voucher digitale.

Anche perché, pur essendo stati utilizzati solo 32 milioni di euro, stando a quando raccontato dal presidente di Federterme, hanno avuto un indotto dieci volte superiore alla spesa.

Semmai il problema è per i restanti 20 milioni di euro. Sarebbe un peccato sprecarli.

Bonus Terme 2022: ecco come potresti richiederlo quest’anno

Il bonus Terme 2022 è ancora in fase decisionale da parte del Governo Draghi, ma se dovesse ripartire la disponibilità, e quindi non lasciar bruciati quei 20 milioni di euro, si possono aprire due scenari.

Il primo scenario è quello di un rifinanziamento, anche se significa dover introdurre il prima possibile un Decreto Sostegni ad hoc.

Un po’ come quello che il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, sta richiedendo di recente per contrastare l’aumento delle bollette energetiche, orribilmente alte per il comparto industriale.

Come finanziamento sarebbe comunque irrisorio rispetto a quanto era stato disposto dal Bonus Vacanze nel 2020, cioè ben 1,7 miliardi di euro. Si parla ovviamente di un bonus molto più esteso, oltre che più generoso. Ne abbiamo approfondito le differenze in questo articolo, di recente.

In caso di finanziamento, è possibile che chi l’abbia già utilizzato potrebbe richiederlo ancora una volta, lasciando meno campo a chi non ha mai avuto modo di ottenerlo a causa del click day.

Altrimenti, il secondo scenario per i richiedenti del bonus Terme potrebbe essere una semplice riattivazione degli attuali voucher.

O almeno, quelli che sono ormai scaduti. Spiego meglio. L’attivazione del voucher è scattata, per quasi tutti, l’8 novembre 2021. Una volta che hai scaricato l’attestato di prenotazione presso un determinato stabilimento aderente all’iniziativa, hai tempo sessanta giorni da quando hai ricevuto il voucher digitale.

Quindi, a conti fatti, dall’8 gennaio 2022 i voucher non ancora utilizzati potrebbero essere o riattivati o lasciati scadere definitivamente.

Questo significherebbe una perdita di ben 20 milioni di euro, mentre una loro riattivazione sarebbe utile, anche se la situazione dell’epidemia non sta affatto migliorando.

Bonus Terme 2022: come potrebbe funzionare in piena pandemia?

Con la pandemia da Covid ancora dominante nelle nostre vite, e le varie restrizioni a causa dell’aggravarsi della curva epidemiologica, i servizi turistici e termali potrebbero venire colpiti duramente, specie se si dovesse abbattere la minaccia di una nuova chiusura.

Molto improbabile, visto che, per chi si è vaccinato o è guarito recentemente dal Covid, è possibile accedere ai diversi servizi ricettivi grazie alla dotazione del Green Pass Rafforzato, o Super Green Pass.

Pertanto, nel peggiore dei casi, al massimo concentreranno la clientela solo ed esclusivamente tra soggetti muniti di questo tipo di Green Pass. Anche perché già ci sono state delle disposizioni generali per l’accoglienza e l’accesso presso le strutture termali.

Oltre al mantenimento del distanziamento, una volta che avrai fatto accesso alla struttura, dovrai seguire il protocollo anti Covid disposto dal Ministero della Salute, ed evitare di toccare senza unguenti o dispositivi protettivi superfici od oggetti.

Per il resto, ricordati che questo voucher è disposto solo per l’accesso e l’utilizzo dei principali servizi termali, come l’accesso a dei specifici pacchetti SPA. Mentre sono esclusi i vari servizi di ristorazione o di soggiorno, che dovrai pagare di tasca propria.

Una volta finito il soggiorno o pacchetto che sia, basterà presentare il QR Code dell’attestato e provvedere alla sua vidimazione, cosicché l’azienda potrà venire risarcita successivamente da Invitalia.

Bonus Terme 2022: un possibile nuovo click day?

Nel caso in cui dovesse andare per il meglio e non ci saranno queste possibili chiusure o restrizioni al settore termale, si potrà di nuovo fare richiesta per richiedere il Bonus Terme, specie per chi non ha potuto averlo perché non sufficientemente veloce.

Una possibile preoccupazione potrebbe darlo un nuovo click day, cioè un giorno in cui tutti i richiedenti si concentrano a cliccare sulla stessa pagina web nello stesso momento, mandando in crash il sistema.

Tale evento c’è già stato, tra l’8 e il 9 novembre 2021, mettendo in crisi il servizio di Invitalia. E facendo esaurire in poche ore tutto il fondo, con l‘erogazione di tutti e 260.000 voucher digitale disposti. 

Potrebbe risuccedere una situazione del genere anche a gennaio 2022? Assolutamente, visto che il click day è un fenomeno sociale a tutti gli effetti, generato dall’ansia di non poter beneficiare di un bonus del genere, già limitato dalle risorse a disposizione.

Bonus Terme 2022: il Codacons vuole l’ISEE! Ecco perché

Oltre alla questione di Federterme, anche il Codacons ha mostrato delle criticità in merito al bonus Terme, visto che:

  • non prevede ulteriori requisiti se non l’essere maggiorenni e residenti in Italia;
  • non richiede alcuna attestazione ISEE, come invece lo prevede il Bonus Vacanze.

Pertanto non c’è stata alcuna redistribuzione delle ricchezze, visto che l’hanno preso sicuramente anche persone che potevano spendere a prezzo pieno il servizio termale.

Già agli inizi di questo buono aveva richiesto la disposizione dell’indicatore sociale come requisito d’accesso, un po’ come già previsto dal Bonus Vacanze, con un limite di 40.000 euro di reddito annuo.

Va aggiunto che, a differenza del bonus Terme, quello per le Vacanze ha goduto di un fondo molto più ricco (quasi 1,7 miliardi di euro di finanziamento) e un settore di indirizzo decisamente più ampio rispetto al solo settore termale.

Comunque, non è detto però che i requisiti rimangano tali e quali, visto che già il Bonus Cultura da quest’anno prevede l’attestazione ISEE da 25.000 euro.

Anzi, non è proprio detta l’ultima parola su cosa può fare questo governo.

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