Cessione del credito: l’ennesima stangata! Come funziona ora

Stangata alla cessione del credito e allo sconto in fattura! Il Governo stinge ancora sui Bonus Edilizi! Andiamo a scoprire tutte le novità.

Ancora aggiornamenti circa la cessione del credito per i Bonus Ristrutturazione nel 2022. Infatti, come sappiamo, la Legge di Bilancio per il nuovo anno ha cambiato (e anche di molto) le vesti di queste agevolazioni. 

Per quale motivo? Beh, i principali sussidi erogati in ambito edilizio sono cambiati parecchio, come andremo ad approfondire all’interno di questo articolo.

Eppure, non si tratta nemmeno dell’unica novità prevista quando parliamo di Bonus Casa. 

In che senso? Te lo spiego subito. 

Come sappiamo, nel mese di novembre dello scorso anno è stato introdotto anche un altro decreto che è andato a rivoluzionare due modalità che possono essere utilizzate per sfruttare i Bonus Ristrutturazione nel 2022. 

Stiamo parlando del Decreto Antifrode che è andato anch’esso a modificare profondamente le modalità necessarie per poter sfruttare i Bonus Ristrutturazione.

Pensavate che il Governo avesse finito di stupirci? Beh, vi sbagliavate. 

Infatti, è arrivata con il Decreto Sostegni Ter l’ultima stangata alle modalità della cessione del credito e dello sconto in fattura destinati a queste agevolazioni. 

Per quale motivo sta succedendo tutto ciò? Come sono cambiati i Bonus Ristrutturazione nel 2022? Come possiamo sfruttare la cessione del credito e lo sconto in fattura?

Andiamo a rispondere a tutte queste domande nel nostro articolo.

Prima di partire con la lettura, si consiglia la visione di questo video realizzarto da Carlo Pagliai:

Bonus Facciate 60%: com’è cambiato con la Legge di Bilancio?

Partiamo dall’analisi dei Bonus Ristrutturazione per il 2022 ed iniziamo con il Bonus Facciate 60%

Ebbene sì, hai letto benissimo, la percentuale di detrazione prevista per questo bonus è scesa di ben 30 punti percentuali. 

Infatti, come tutti sappiamo, lo scorso anno si era parlato di Bonus Facciate 90% ed era stata una delle misure più apprezzata dell’interno anno (insieme al Superbonus 110% del quale parleremo nel prossimo paragrafo).

Tuttavia, se pensiamo alla proroga dobbiamo affermare anche altro. Infatti, quando sono state presentate le prime misure che sarebbero state estese al 2022, il Bonus Facciate non era presente. 

Infatti, nel Documento Programmatico di Bilancio questo bonus non era stato scritto ed il Governo Draghi è dovuto tornare sui suoi passi solo in seguito. 

Tuttavia, anche se la proroga c’è stata non possiamo dichiararci “super felici” in quanto questo Bonus Ristrutturazione ha una detrazione ridotta del 30%, non poco. 

Soprattutto se si pensa al fatto che il Bonus Facciate ha come scopo quello del restauro delle aree delle palazzine visibili da strada. Insomma, dei lavori lunghi ed anche piuttosto onerosi che, con la limitazione dello sconto in fattura e della cessione del credito rischiano di andare incontro a numerosi stop.

Com’è cambiato il Superbonus 110% nel 2022?

Eccoci qui a parlare del Bonus Ristrutturazione più amato dagli italiani nel corso del 2021.

Un bonus che noi tutti ci aspettavamo sarebbe rimasto indenne con la proroga. 

Eppure, il Governo guidato dal premier Mario Draghi ha deciso di stupirci anche questa volta e, nei vari documenti che sono preceduti alla proroga, ha fatto uscire numerose indiscrezioni circa gli edifici unifamiliari.

Quindi, andiamo a chiarire una volta per tutte: le villette possono vantare la proroga del Superbonus 110%?

La risposta è molto semplice ed è affermativa, seppur ad alcune condizioni.

Andiamo a capire meglio ciò che stiamo dicendo. 

Secondo quanto era stato sottolineato più volte dal Governo, sarebbe stato necessario presentare l’ISEE dopo il 30 giugno 2022 per utilizzare ancora il Superbonus 110% per gli edifici unifamiliari. 

Tuttavia non devi preoccuparti perché tutto ciò non è più richiesto! Infatti, l’ISEE obbligatorio per il Superbonus 110% non è stato richiesto con la Legge di Bilancio 2022. 

Eppure, delle limitazioni ci sono comunque. Infatti, alla data del 30 giugno 2022 la SAL deve essere almeno al 30%. In caso contrario si perde l’accesso al Superbonus 110% per gli edifici unifamiliari. 

E il Bonus Casa? Com’è nel 2022?

Ultimo dei Bonus Ristrutturazione che ansiamo a citare è il Bonus Casa 50%, ossia quello che avrà dei cambiamenti minori tra i bonus legati all’edilizia. 

Infatti, esso rimarrà identico a come lo conosciamo e consentirà di ottenere uno sconto del 50% sulle spese ammesse fino ad un massimo di 96.000 euro!

Anche in questo caso, come per il Superbonus 110% ed il Bonus Facciate, potremo sfruttare la detrazione fiscale, la cessione del credito e lo sconto in fattura. 

Ma come possiamo usufruire di questi tre metodi se ci sono delle limitazioni? Andiamo a rispondere a questa domanda più nello specifico. 

Cessione del credito e sconto in fattura: le novità del Decreto Antifrode

Iniziamo questo paragrafo spiegando fin da subito perché non si parla della metodologia della detrazione fiscale. 

Infatti, tale metodica consente di ottenere una detrazione fiscale Irpef corrisposta in 10 anni in dieci rate di pari importo della percentuale relativa al Bonus Ristrutturazione scelto.

Ecco, quando parliamo di detrazione fiscale per Superbonus 110%, Bonus Facciate, Bonus Casa o, in generale, per i Bonus Ristrutturazione, la misura non cambierà. 

Ebbene, non possiamo dire lo stesso per le altre due metodologie, ossia la cessione del credito e lo sconto in fattura. 

Infatti, nello scorso novembre (2021) è stato messo a punto un nuovo decreto, il Decreto Antifrode, che è andato proprio a disciplinare questi due modi per sfruttare i Bonus Ristrutturazione.

Per quale motivo? Beh, fin dal nome del decreto è tutto molto chiaro. Infatti, il comparto dell’edilizia è uno di quelli dove le frodi sono più frequenti. 

Proprio per questo motivo il Governo Draghi ha voluto limitare tale fenomeno mettendo in atto tale decreto. 

In poche parole, coloro che decidono di sfruttare i Bonus Edilizi tramite cessione del credito o sconto in fattura dovranno presentare necessariamente due documenti: visto di conformità e asseverazione dei prezzi

Cessione del credito e sconto in fattura: chi controlla ora?

A chi è affidato il controllo che tutte le operazioni che hanno come oggetto la cessione del credito e lo sconto in fattura vengano svolte correttamente?

Esatto, è proprio l’Agenzia delle Entrate che, con il provvedimento del 1 dicembre 2021, hanno definito le modalità di sospensione per le cessioni e gli sconti in fattura. 

Cessione del credito e sconto in fattura e Decreto Sostegni Ter: la stangata finale!

Dopo l’approvazione del Decreto Antifrode abbiamo tutti pensato che le metodologie della cessione del credito e dello sconto in fattura fossero state definitivamente affossate. 

Eppure, nessuno poteva aspettarsi dietro l’angolo il Decreto Sostegni Ter che è andato a sua volta ad influire sui Bonus Ristrutturazione.

In che modo? Andiamo a scoprirlo subito! 

Secondo quanto affermato da questo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri qualche giorno fa, un credito può essere ceduto una sola volta. 

In poche parole, si tratta di un meccanismo per frenare la cessione a cascata dei crediti che era ancora prevista con il Decreto Antifrode. 

Tuttavia, se guardiamo questa normativa da un’altra prospettiva, ossia quella degli acquirenti dei crediti, capiamo che tutto ciò non è più conveniente. 

In poche parole, una persona che opta per la cessione del credito può decidere di cederlo semplicemente ad una banca o un altro istituto finanziario che, però, non potrà cederlo a sua volta e, di conseguenza, tali enti saranno più restii ad accettare. 

Lo stesso accade con lo sconto in fattura. Infatti, le imprese edili che hanno i clienti che optano per lo sconto in fattura, potranno cedere il loro credito solo ad una banca o ad un altro istituto finanziario, senza la possibilità di una doppia cessione. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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