Isee 2022: quello corrente aumenta l’importo assegno unico!

Dal lockdown in poi, si può scegliere tra Isee 2022 ordinario e corrente, che dà diritto a maggiori agevolazioni. Ma chi ne ha diritto? Come si fa?

Addio al vecchio Isee dello scorso anno. Anche coloro che lo avevano appena richiesto sono obbligati ora a rifarlo, per poter accedere all’assegno Unico (la grande novità di quest’anno) nonché ad altri bonus previsti con l’Isee 2022.

Ma vista la valanga di richieste per Caf e patronati, i tempi per ottenere la documentazione rischiano di dilatarsi, motivo per cui è bene non perdere neppure un giorno. 

Spesso ci focalizziamo sui requisiti necessari per poter accedere ai vari bonus, sulle scadenze, sulle modalità per poter inoltrare la richiesta. Ma c’è un aspetto di base che, se trascurato, rende impossibile a prescindere, l’accesso a qualsiasi forma di agevolazione: l’Isee.

Questo significa, in parole semplici, che senza Isee non si ottiene alcun indennizzo economico. Ma come sappiamo, l’Isee attuale dichiara i redditi del 2020. E se nel frattempo le entrate si sono dimezzate? E se abbiamo venduto la casa o il negozio? Chi ha figli a carico può ottenere un assegno unico più sostanzioso, grazie all’Isee corrente.

Dal momento che dunque sono diversi gli aspetti legati all’Isee 2022 che stanno cambiando, è bene restare aggiornati. In questo articolo illustriamo le modalità per fare l’Isee ordinario o corrente, come ottenerlo da sé online, quali informazioni occorrono per compilarlo e infine quali bonus 2022 richiedere, al di là dell’assegno unico per figli minori.

Isee 2022, ultime notizie

Tutte le attestazioni legate alla dichiarazione unica sostitutiva dunque sono scadute il 31 dicembre scorso. C’è chi si sta cimentando in autonomia nel compilarlo, chi invece preferisce rivolgersi agli uffici preposti (come CAF o patronati) oppure affidarsi a un commercialista.

La più grande novità legata all’elaborazione del nuovo Isee 2022 risiede senza dubbio nella possibilità che esso offre di accedere all’assegno unico per figli a carico.

Si tratta di una novità nel panorama dei sostegni alla famiglia in vigore in Italia. Infatti, è pur vero che gli assegni familiari (ANF) sono sempre esistiti ma solo per i lavoratori dipendenti, del settore pubblico o privato. L’assegno unico invece diventa ora universale, perché si rivolge in maniera indistinta a tutte le famiglie con figli a carico. Anche ai liberi professionisti, e in generale titolari di partita Iva, così come a disoccupati e incapienti.

Se dunque per il secondo semestre 2021 l’assegno unico è rimasto “temporaneo” perché rivolto solo a queste ultime categorie, dal 1° gennaio anche tutti i lavoratori dipendenti hanno facoltà di richiederlo.

C’è ben da immaginare dunque quante siano le richieste che in queste ore stanno arrivando tramite CAF e patronati per poter ottenere il nuovo Isee 2022.

Ma dichiarando i redditi e la situazione patrimoniale del 2020, non si rischia di avere assegni unici più bassi, se nel frattempo si è perso il lavoro a causa della pandemia o l’attività imprenditoriale è rimasta forzatamente chiusa?

Quando fare nuovo Isee 2022

La richiesta della nuova certificazione aggiornata va inoltrata entro gennaio 2022, per non perdere il beneficio, e occorrono in media 10 giorni per riceverla. Rispettando tali tempistiche, si prevede che i primi bonifici sui conti correnti arriveranno verosimilmente a marzo 2022.

Per ottenerla ci si può rivolgere presso gli uffici del proprio Comune, all’Inps oppure a un Caf ovvero i centri di assistenza fiscale. È disponibile anche una DSU precompilata online da parte dell’Inps, con dati che provengono anche dall’Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo che un Isee 2022 aggiornato fa riferimento ai redditi e alla situazione patrimoniale di due anni addietro, quindi in questo caso, occorrono i dati relativi all’anno 2020.

A tal proposito però è importante fare una precisazione. A seguito dello scoppio della pandemia da Covid-19 nel 2020, la situazione economica di tante famiglie ha subito un vero e proprio ribaltamento.Chi ancora ha potuto continuare a lavorare nei mesi a seguire, oggi può dichiarare un reddito che è ancora sostanzioso. Ma in tanti, con l’arrivo del 2021 hanno perso il lavoro oppure hanno dovuto chiudere i battenti delle proprie attività imprenditoriali.

Appare evidente dunque che dichiarare oggi i redditi del 2020 per ottenere l’Isee 2022 è fuorviante. Si rischia di giungere al calcolo di un’importo ridotto dell’assegno unico,come invece non sarebbe se si prendesse come riferimento il reddito dell’anno appena concluso.

Per questo motivo, tutti coloro che si trovano in tale situazione possono accedere al cosiddetto Isee corrente, ma soltanto se l’abbassamento degli introiti nell’anno 2021 è pari almeno al 25% rispetto a quelli del 2020.

A partire dallo scorso settembre 2021, c’è un’altra novità che permette di richiedere l’Isee corrente, vale a dire una diminuzione del proprio patrimonio pari almeno al 20%. Non più dunque solo il riferimento alla riduzione del reddito da lavoro o altri introiti.

L’Isee corrente è una novità del periodo post-lockdown e in questo video l’avvocato Diamante Capolongo ci spiega come fare per ottenerlo

Isee online 2022: come procedere

In tanti si rivolgono al Caf o al patronato per poter realizzare l’attestazione Isee 2022 che li riguarda. Non tutti però hanno il tempo di recarsi presso tali uffici, soprattutto in periodi di elevata richiesta come questo e di contingentamento a causa del Covid-19.

Può anche verificarsi il caso in cui chi ha un reddito medio-alto non desideri comunicare le informazioni relative al proprio stipendio o conto bancario, allo sportello di un ufficio pubblico. Ecco allora che preferisce procedere in autonomia, così da calcolare da solo il valore del proprio Isee 2022.

Come si svolge tale calcolo online? D’altronde, nel caso di lavoratori dipendenti, si hanno già a disposizione tutti i dati forniti per la dichiarazione dei redditi

Il sistema messo a disposizione sul portale dall’Inps guida passo a passo nella richiesta dei vari dati da inserire ed effettua i calcoli necessari per giungere all’ammontare finale relativo all’attestazione Isee.

Cosa serve dunque per procedere con il calcolo del certificato Isee 2022?

  • codice fiscale nonché documenti di identità di tutti i componenti del nucleo familiare
  • modello 730 o Unico e CUD
  • attestazioni di compensi, indennità
  • trattamenti previdenziali e assistenziali
  • redditi esenti ai fini Irpef e/o prodotti all’estero
  • borse e/o assegni di studio
  • assegni di mantenimento per coniuge e figli

L’operatore inoltre può richiedere documenti specifici a seconda della situazione del nucleo familiare, come nel caso di contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato oppure dichiarazione Irap per imprenditori agricoli.

All’elenco vanno aggiunti anche i dati relativi alla situazione mobiliare e immobiliare del nucleo familiare.

Saldo e giacenza media 

C’è un’altra tipologia di informazioni di cui sentiamo spesso parlare quando si tratta di produrre l’attestazione Isee ovvero il saldo e la giacenza media dei propri conti.

Di cosa si tratta?

Questi due indicatori vanno a dichiarare quanti soldi ci sono sul conto a fine anno (saldo) e quanti ce ne sono stati in media, giorno dopo giorno (giacenza).

Estratti conto bancari alla mano, il calcolo della giacenza media si determina sommando le giacenze medie giornaliere – vale a dire i saldi giornalieri – dell’anno solare in oggetto (dal 1 Gennaio al 31 Dicembre) e dividendo il totale per 365.

In tal modo il Fisco ha un’idea di quali siano le capacità economiche della famiglia, se ci sono risparmi o se al contrario si vive mensilmente con ciò che si guadagna (svuotando il conto a ogni fine mese).

Dunque per poter ottenere un Isee aggiornato e valido è necessario comunicare anche questi dati. Chiunque abbia pertanto un conto corrente aperto presso la banca o alla posta, allora deve procurarsi queste informazioni per poter procedere con l’ottenimento della certificazione Isee 2022.

Ottenere questo tipo di dati è in realtà molto semplice. Infatti è sufficiente guardare l’ultimo estratto conto dell’anno, per poter leggere, nelle righe finali dei documenti sia il saldo disponibile che la giacenza media per l’anno di riferimento.

Bonus Isee 2022: quali è possibile richiedere?

È risaputo che, per quanto concerne l’erogazione dei vari bonus messi a disposizione dal governo, se è richiesta la presentazione dell’Isee, allora significa che i redditi più bassi verranno avvantaggiati.

A seconda dell’esigenza da soddisfare, le soglie di reddito previste sono differenti ma senza dubbio sono tante le famiglie che possono beneficiare dei vantaggi legati ai bonus Isee 2022.

Ecco le principali agevolazioni di cui poter disporre nei prossimi mesi, grazie alla presentazione di un’attestazione Isee aggiornata e in corso di validità:

  • il bonus prima casa, che si rivolge ai giovani con meno di 36 anni che intendono per l’appunto, stipulare un mutuo per l’acquisto della loro abitazione. Si ottengono molteplici agevolazione, a patto che l’Isee sia inferiore a 40 mila euro
  • per chi invece va in affitto, è a disposizione il bonus affitti, che si rivolge a giovani di età compresa tra 20 e 31 anni. Se l’Isee supera di poco i 15 mila euro annui, allora lo stato permette uno sconto del 20% sul canone (l’integrazione da parte governativa arriverà poi al proprietario dell’immobile)
  • grazie all’Isee è possibile anche avanzare la propria richiesta per ottenere un bonus per le bollette. In tal modo si beneficia di particolari rateizzazioni degli importi da pagare relativamente appunto alle utenze domestiche
  • per tutto questo anno 2022, è possibile continuare a beneficiare del bonus tv, acquistando un nuovo televisore oppure semplicemente un decoder che è in grado di ricevere le nuove frequenze del digitale terrestre
  • ancora disponibile per quest’anno, il bonus idrico che permette di rimodernare la rubinetteria di casa e la doccia, così da evitare sprechi e risparmiare acqua
  • Isee alla mano, è anche possibile presentare domanda per ottenere una carta acquisti da spendere per i bambini al di sotto dei 3 anni di età oppure per coloro che ne hanno più di 65

Al di là dei macro bonus da monitorare a livello nazionale, è utile anche controllare in maniera periodica i sussidi disponibili nella propria regione o addirittura nel proprio comune di residenza.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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