Monete rare, se possiedi questi 2 euro potresti guadagnare un sacco di soldi: ecco quali

Non tutti lo sanno ma se ti trovi in possesso di questi 2 euro potresti guadagnare un sacco di soldi: ecco quali sono.

Non sole le Lire, tante sono le monete rare in circolazione anche tra gli euro. Giornalmente nelle nostre mani passano un sacco di monete e monetine, dai centesi a pezzi più importanti.

Lo sappiamo, le monete non sono tanto amate dagli italiani, soprattutto quelle da un centesimo di euro a causa soprattutto delle sue ridotte dimensioni  ma anche del suo valore quasi nullo.

Tralasciando il centesimo di euro, e analizzando pezzi di valore più grande ci renderemo subito conto che alcuni di questi esemplari possono valere effettivamente una bella cifra.

Tra le monete rare tra quelle rare spiccano numerose monete da 2 euro alcune delle quali possono valere una fortuna.

Al fine di considerare una moneta come rara è però necessario tenere in considerazioni alcune variabili ed è il portale Moneterare.net a definirne i parametri che ne permettono di determinare il valore economico.

Ad esempio una moneta assume valore se coniata per celebrare delle particolari ricorrenze: queste possono ricevere l’investitura di “Monete Rare” e di conseguenza acquistano un valore tale da valere un bel patrimonio.

 Possono essere indicate come monete rare quelle che presentano “errori di conio”, che le rendono uniche per i collezionisti e gli appassionati della numismatica.

Trovare queste monete rare è come trovare un ago in un pagliaio ma una volta individuate i collezionisti sono disposti a pagare un sacco di soldi. E’ la passione a spingerli sborsare tanti soldi.

Ma tra le monete da 2 euro  quali sono le più ambite?  Vediamolo insieme.

Monete rare, se possiedi questi 2 euro potresti guadagnare un sacco di soldi: ecco quali

In Italia ma anche in Europa si trovano un’infinità di monete rare: tante sono quelle da 2 euro che possono valere un sacco di soldi.

Si tratta di monete coniate in edizione speciale e quindi prodotte in numero limitato, altre hanno errori di conio cosi da renderle uniche e speciali.

È questo il caso di 2 euro coniato dalla banca centrale spagnola nel 2009, in occasione dell’anniversario dell’Unione Economica e Monetaria: l’errore che la rende unica fa riferimento ad una stella che è più grande di quelle normali. La moneta con questo errore può valere tra i 15  e i 20 euro.

Un’altra moneta particolare sempre da due euro è quella coniata dal Vaticano per la Giornata Mondiale della Gioventù del 2005.

Di questa moneta vennero coniate soltanto 100mila pezzi di questo genere, e per la sua tiratura limitata il suo valore è arrivato a 300 euro.

Un’altra moneta da 2 euro considerata rara è quella coniata per commemorare la fondazione della Polizia di Stato Italiana.

Di questa moneta ne sono state messe in circolazione 3 milioni di pezzi di questa moneta ed il suo valore non è particolarmente alto: vale infatti poco più di due euro.

Tra le due euro considerate rare ci sono quelle coniate per celebrare i 50 anni della firma del trattato di Roma.

Ogni stato dell’Unione Europea nel 2007 ne ha coniata una e pertanto sono tutte diverse. Il loro valore può variare a seconda del paese di provenienza, ad esempio quello della Slovenia può valere fino a 50 euro.

Moneta rare, questi 2 euro valgono tanto

Tra le monete da 2 euro considerate rare e pertanto dal valore piuttosto alto c’è quella coniata a San Marino nel 2004 per commemorare l’esperto di numismatica Bartolomeo Borghesi.

Una moneta con una tiratura piuttosto bassa: circa 110mila pezzi.

Altri pezzi da due euro rari sono considerati i 2 euro con omino di cui esistono varie versioni.

Su ebay, un esemplare di questa moneta con errore di conio è venduta alla cifra di 600€. Si tratta infatti di un pezzo da collezione visto il difetto di conio.

Come capire se si tratta di una moneta rara

Ma come si capisce che una moneta è rara? Rapportandola ad alcuni parametri.

Infatti la qualifica di monete rare pone una linea di demarcazione tra i comuni pezzi in circolazione di valore quotidiano e i pezzi ambiti dai collezionisti perché introvabili e che possono far guadagnare fior di quattrini.

Tante perciò le determinanti che fanno si che il valore di alcuni pezzi si alzi rispetto ai valori dei comuni spiccioli in circolazione.

Molte volte è l’errore di conio a darne la caratteristica di moneta rara ma  non solo.

C’è anche la tiratura, ossia il numero coniato di uno specifico taglio. Infatti minore è il numero dei pezzi in circolazione tanto più il pezzo sarà ambito.

Il segreto per capire se ci si trova davanti ad un pezzo raro è quello di sottoporlo all’analisi e all’occhio attento di un professionista del settore che ne verificherà l’usura e le qualità.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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