Proroga Reddito di Emergenza: arriva speranza dall’Europa!

Reddito di Emergenza: in Italia la situazione non è abbastanza definita e nulla si sa circa proroga del REM. Ma dall'Europa arriva una speranza! Ecco quale.

Il celebre Reddito di Emergenza, da molti conosciuti con il suo acronimo REM, continua a far parlare di sé, nonostante la mancata proroga che ci aspettavamo con la nuova Legge di Bilancio 2022.

Nonostante il recente calo dei contagi da variante Omicron, in effetti, la situazione epidemiologica preoccupa ancora, sia a livello sanitario che soprattutto, a livello economico.

Il vertiginoso aumento dei contagi da Covid-19, infatti, ha comportato non pochi problemi agli italiani. Sebbene la nuova variante sia meno aggressiva delle precedenti, sono stati tantissimi i lavoratori che, in ogni settore, hanno dovuto affrontare quarantene per contatti con positivi ed isolamenti per la propria positività.

In una situazione tanto critica, è ovvio come siano in moltissimi che stiano aspettando nuove rate del Reddito di Emergenza da parte del Governo Draghi.  

Governo che, tra l’altro, non ha mai nascosto il suo favore verso questa misura emergenziale straordinaria.

Ed è per questa ragione che si contava sul tanto atteso Decreto Sostegni Ter per dare il bentornato al REM.

Purtroppo, però, le speranze di moltissimi italiane sono state deluse: sul testo del Decreto Sostegni Ter si parla di aiuti di vario genere, ma nulla si dice in merito al Reddito di Emergenza.

Dobbiamo perdere dunque le speranze in maniera definitiva?

Assolutamente no, la proroga del Reddito di Emergenza potrebbe ancora essere prevista.

Proroga Reddito di Emergenza: i retroscena

Dobbiamo ammettere che la misura nota come Reddito di Emergenza fu introdotta durante le prime fasi della pandemia di Covid-19, quando i lockdown erano all’ordine del giorno.

Infatti, il REM fu inaugurato con l’art. 82 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (meglio noto come Decreto Rilancio), dall’allora Governo Conte.

Dal 2020, poi, il Reddito di Emergenza ha comunque subito varie proroghe.

Diciamo quindi che la situazione economica ed epidemiologica, all’epoca dell’introduzione del REM era ben diversa: ma, come accennavamo in apertura, anche la situazione attuale non è certo rosea. Quarantene e isolamenti non stanno infatti permettendo di svolgere regolarmente le attività lavorative.

Senza contare che, al momento, moltissimi settori faticano ancora a riprendersi per via delle chiusure e delle restrizioni imposte.

Oltre che una diversa situazione sanitaria ed economica, all’epoca dell’introduzione del REM anche la situazione politica era ben diversa. La misura fu infatti introdotta quando era in carica l’ex Presidente Conte.

Eppure, questa differenza non è discriminante: l’attuale Governo non ha mai espresso pareri negativi in maniera esplicita nei confronti del Reddito di Emergenza.

Anzi, si era addirittura proposto un emendamento alla bozza di quella che poi è divenuta la Legge di Bilancio 2022. Emendamento che avrebbe dovuto garantire una proroga del Reddito di Emergenza nel 2022.

Purtroppo, la proroga non è stata poi contemplata né dalla Manovra 2022, né dal nuovo Decreto Sostegni Ter.

Proroga Reddito di Emergenza 2022: la questione dei fondi

La motivazione della mancata proroga del Reddito di Emergenza 2022 sarebbe da ricercarsi nella mancanza di idonei fondi per finanziare la misura.

In effetti, il REM è una misura abbastanza costosa per le casse statali, ed è questa la ragione principale per la quale il Governo sta ancora temporeggiando.

Ci sarebbe però la possibilità di finanziare il Reddito di Emergenza sfruttando parte dei fondi derivanti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Quale occasione migliore di sfruttare il PNRR, se non quella di dare agli italiani un po’ di respiro?

Eppure, sebbene nelle scorse settimane questa ipotesi era parla la più plausibile, ad oggi tutto tace a livello dell’esecutivo.

Si attende inoltre l’eventuale proroga dello Stato di Emergenza dopo il 31 marzo 2022 (data in cui, in teoria, lo Stato di Emergenza dovrebbe cessare).

Vero è che la mancata proroga del Reddito di Emergenza non dipenderebbe strettamente dall’eventuale cessazione di tale Stato di Emergenza ma è chiaro anche che, se la situazione emergenziale dovesse protrarsi ancora, sarebbero necessarie nuove misura economiche di sostegno.

Una di queste potrebbe essere il REM.

Proroga Reddito di Emergenza: gli aiuti dall’Europa

Se nel nostro Paese la situazione della proroga del Reddito di Emergenza sembra non essere proprio rosea, dato che si attendono ancora notizie ufficiali per comprendere se il REM verrà prorogato o cancellato, dall’Europa arrivano ottime notizie.

L’Europa intera ha infatti piena consapevolezza delle enormi difficoltà che, ogni giorno, tantissime famiglie devono fronteggiare, a causa della perdita del posto di lavoro a causa della pandemia.

Non ci riferiamo solamente ad i lavoratori dei settori più colpiti (turismo e spettacolo in primis) ma, in generale, a tutti coloro che sono stati costretti a vedersi tagliata la propria principale fonte reddituale per motivi legati al Covid-19.

Per questo motivo, è attualmente prevista una prossima discussione in Parlamento Europeo, dove si decideranno le sorti di questa nuova misura, che potrebbe essere molto simile al nostro Reddito di Emergenza.

Il sostegno avrà base mensile e, a differenza del REM, sarà garantito a tutti i cittadini, indipendentemente dal reddito.

Proroga Reddito di Emergenza, ma cambierà nome!

Non si tratterà, dunque, di una vera e propria proroga del Reddito di Emergenza nostrano, ma di una nuova misura di sostegno di cui si occuperà l’Unione Europea.

In questo modo, le casse statali nostrane saranno salve e le famiglie messe in difficoltà dall’emergenza sanitaria riceveranno comunque un sostegno economico.

Questa nuova misura prenderà il nome di Reddito di Base, e sarà universale.

Cerchiamo di analizzarne le caratteristiche e, soprattutto, le differenze col nostro Reddito di Emergenza.

Innanzitutto, seppur si sia iniziato a discutere maggiormente del Reddito di Base con la pandemia, non si tratterà di una misura legata all’emergenza.

Il Reddito di Base, infatti, è pensato piuttosto per cercare di garantire una migliore qualità della vita ai cittadini europei.

Ci si è infatti resi conto che la situazione economica e lavorativa, in molte regioni e in alcuni Stati (tra cui il nostro) è particolarmente difficile.

Grazie al Reddito di Base europeo, si darà un sostegno mensile minimo a tutti, in modo da garantire la possibilità di vivere serenamente la propria vita, anche nel caso in cui i guadagni lavorativi non siano elevati.

Più che al Reddito di Emergenza, alcuni hanno accomunato il Reddito di Base al nostrano Reddito di Cittadinanza. Si tratta però di due sostegni ben differenti.

Il nostro Reddito di Cittadinanza dovrebbe, in teoria, essere temporaneo e sostenere i cittadini durante la ricerca di un reimpiego.

Il Reddito di Base europeo sarà invece concesso anche ai lavoratori, per garantire loro una migliore condizione di vita.

Quando richiedere il Reddito di Base?

Mentre attendiamo notizie sul nostro Reddito di Emergenza, cerchiamo di capire come e quando questa nuova misura similare, ossia il Reddito di Base, potrà essere richiesta.

Al momento, non c’è ancora una data di inizio erogazione del Reddito di Base, in quanto la discussione presso il Parlamento Europeo è prevista per inizio estate.

Circolano però online varie petizioni, che possono essere firmate dagli interessati e che saranno presentate per aumentare le chance che, alla fine, il Reddito di Base verrà introdotto.

Tornando, per concludere, al Reddito di Emergenza, consigliamo ai lettori la visione dell’approfondimento realizzato da Come Faccio A.

Alessia Seminara
Alessia Seminara
Copywriter, classe 1991. Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
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