Reddito di Cittadinanza come funziona la ricarica a febbraio

Da febbraio nuove modalità di conservazione del Reddito di Cittadinanza (RdC), con 2 offerte congrue, verifiche su redditi e Green Pass base obbligatorio

Con la nuova manovra finanziaria il Reddito di Cittadinanza è stato rifinanziato con un miliardo di Euro l’anno a partire dal 2022. Una cifra che, accompagnata da controlli più rigorosi in fase di riconoscimento e da modalità di conservazione del beneficio più stringenti per i percettori, dovrebbe riuscire in qualche maniera a riabilitare dopo infinite critiche la misura di contrasto alla povertà e di supporto al sistema occupazionale.

Cosa cambia nel 2022, dunque, per il RdC ?

L’azione congiunta della Legge di Bilancio e del DL 1/2022 in tema di misure urgenti di contenimento dei contagi, comporta verifiche più puntuali sulle reali situazioni patrimoniali dei richiedenti, una rimodulazione del sistema delle offerte congrue in linea con il fine ultimo del RdC, ovvero il reinserimento lavorativo, e la necessità di Green pass, almeno base, per accedere ai colloqui mensili presso i Centri per l’impiego.

Rimangono invece invariati i due tradizionali appuntamenti mensili di pagamento sulla Carta RdC.

Quando pagano il Reddito di Cittadinanza a febbraio 2022?

A fronte di importanti cambiamenti per il 2022 nelle modalità di mantenimento, lo schema mensile di pagamento del Reddito di Cittadinanza rimane quello a cui siamo abituati già dai suoi esordi.

Il 15 del mese, che in febbraio cade di mercoledì, saranno disponibili presso gli uffici postali le Carte RdC già ricaricate degli importi mensili spettanti per i nuclei che hanno richiesto il RdC per la prima volta. Stessa data anche per i vecchi percettori che in dicembre 2021 hanno concluso il ciclo dei 18 mesi e, dopo il mese di sospensione, hanno ottenuto il rinnovo del beneficio.

Ricordiamo a questo proposito, che dal 1° febbraio l’accesso agli uffici pubblici, nel nostro caso quelli di Poste Italiane, è consentito solo dopo presentazione del Green pass almeno base (tampone).

La seconda data canonica di pagamento del Reddito di Cittadinanza è prevista il giorno 27 del mese, dedicata a tutti i percettori dalla seconda ricarica in poi. In febbraio il giorno 27 cade di domenica, e allo stato attuale non possiamo sapere come l’INPS si comporterà in merito, se liquiderà le quote già a partire da venerdì 25, oppure preferirà attendere l’ultimo giorno del mese, lunedì 28.

Luigi Melacarne, dal suo canale YouTube parla ogni giorno di INPS, risparmio, Bonus dello Stato e Agenzia delle Entrate. In questo video, Luigi ricorda perché è importante tenere aggiornato il proprio Isee all’anno corrente per non perdere nemmeno una mensilità di Reddito di Cittadinanza.

Come cambiano le modalità del Reddito di Cittadinanza per le offerte di lavoro?

La deriva assistenzialistica del Reddito di Cittadinanza è da sempre stata il cavallo di battaglia dei più feroci detrattori della misura.

La Legge di Bilancio ha cercato di riallineare il beneficio secondo il suo vero fine, che ben lontano dal fornire unicamente supporto economico ai nuclei familiari in disagio economico, è volto al reinserimento lavorativo dei componenti occupabili in un percorso di inclusione sociale e di contrasto alla povertà.

Il primo intervento della Manovra sul RdC agisce sul numero delle offerte lavorative riconosciute come congrue, che passano da 3 a 2. Al rifiuto della seconda, il beneficio viene revocato.

La prima offerta lavorativa è congrua se di durata almeno trimestrale e collocata entro 80 chilometri dal domicilio del beneficiario del RdC, oppure a non oltre 100 minuti di viaggio su trasporto pubblico. La seconda offerta è riconosciuta congrua se collocata ovunque in Italia.

Ma il sistema delle offerte è stato ritoccato anche in termini economici con una decurtazione di 5 Euro al mese sulla ricarica, dopo il rifiuto della prima offerta, e a partire dal mese successivo a quello di rifiuto. La riduzione viene confermata anche in caso di rinnovo del sussidio.

Le progressive decurtazioni mensili si interrompono alla accettazione della seconda offerta lavorativa che impegni il percettore almeno per un mese continuativo.

La riduzione mensile non viene applicata nei confronti delle famiglie in cui siano presenti minori di 3 anni, oppure componenti portatori di disabilità grave, oppure soggetti non tenuti a obblighi occupazionali, oppure qualora l’erogazione mensile INPS sia inferiore a 300 Euro moltiplicati per il coefficiente della scala di equivalenza relativo alla composizione del nucleo.

Ma queste variazioni apportate sulle modalità di mantenimento del beneficio non sono le uniche novità del 2022. Da gennaio infatti l’INPS provvederà a riconoscere il RdC solo dopo più stringenti controlli sulle reali situazioni reddituali e patrimoniali dei richiedenti.

Controlli più severi per i richiedenti il Reddito di Cittadinanza

Con la Legge di Bilancio è previsto, entro aprile 2022, il perfezionamento di una collaborazione fra INPS, Ministero della giustizia e Ministero del lavoro e delle politiche sociali volta a verificare i precedenti giudiziari dei percettori di RdC.

La presenza nel casellario giudiziale di sentenze passate in giudicato da almeno 10 anni non sono compatibili con il sussidio e ne determinano la revoca.

Inoltre, entro la stessa scadenza l’INPS provvederà a stringere una sinergia con l’Agenzia delle Entrate e il Corpo della Guardia di Finanza al fine di verificare la presenza di eventuali patrimoni detenuti all’estero e non dichiarati in DSU, anche attraverso la collaborazione delle autorità estere preposte. Eventualità che condurrebbe alla perdita del RdC.

Quando si perde il Reddito di Cittadinanza?

Ma il Reddito di Cittadinanza può venire revocato anche per altre ragioni che esulano dal proprio passato giudiziale o da patrimoni esteri non dichiarati.

L’INPS può revocare il sussidio mensile anche in caso di false dichiarazioni in sede di inoltro della richiesta. Azioni che comportano, oltre alla revoca del RdC e alla restituzione delle somme fino a quel momento percepite, anche la reclusione da 2 a 6 anni.

Eventuali variazioni reddituali o patrimoniali che modifichino i requisiti di accesso al beneficio comportano la revoca del RdC da 1 a 3 anni. L’inizio di un’attività di lavoro subordinato o di impresa va comunicata entro 30 giorni direttamente ai Centri per l’impiego oppure utilizzando la piattaforma INPS dedicata al Patto per il lavoro.

La revoca del sussidio mensile può giungere anche nel caso in cui un componente occupabile del nucleo familiare non aderisca ai progetti di inclusione sociale predisposti dal proprio Comune di residenza, oppure non partecipi ai colloqui mensili dei Centri per l’impiego e alle attività formative programmate da questi ultimi.

Infine, occorre prestare attenzione all’aggiornamento della certificazione Isee, che ha valore fino al 31 dicembre di ogni anno.

Se abbiamo omesso di presentare il nuovo Isee 2022 entro il mese di gennaio, l’INPS da febbraio sospende le ricariche sulla Carta RdC fino a quando non avrà modo di verificare che i requisiti di accesso sono conservati anche per questo anno. Si tratta di un congelamento delle quote, che verranno liquidate successivamente alla presentazione del nuovo Isee.

Per conoscere la data di presentazione dell’Isee 2022, leggi Reddito di Cittadinanza, stop dal 1° febbraio! Non per tutti.

Reddito di Cittadinanza revocato senza Green Pass base

Con il DL 1/2022 del 7 gennaio, recante le nuove disposizioni in materia di misure urgenti per fronteggiare l’emergenza Covid, il Governo ha disposto che dal 1° febbraio, l’accesso a buona parte dei luoghi pubblici è consentito esclusivamente a chi è in possesso di Green pass.

Questa prescrizione ha ricadute inevitabili anche per i percettori di RdC che al fine di conservare il sussidio, sono tenuti a frequentare i Centri per l’impiego per i colloqui mensili e le attività formative qui programmate.

Pertanto, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza occupabili sono tenuti a essere in possesso di un Green Pass almeno Base, che per i non vaccinati significa sottoporsi a un tampone rapido o molecolare con frequenza almeno mensile.

Non dimentichiamo, inoltre, che sempre dal 1° febbraio, anche l’accesso agli uffici postali è consentito esclusivamente in presenza di Green Pass. I nuovi percettori che devono ritirare la Carta RdC direttamente in ufficio postale a partire dal 15 febbraio, saranno pertanto tenuti allo stesso obbligo di Green pass almeno base.

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