Reddito di Base 2022: il nuovo RDC? Ecco cos’è in realtà!

Il Reddito di Base potrebbe essere il nuovo RDC, anche se gli importi sono differenti.

Reddito di Base 2022 al posto dell’RDC?

Non è impossibile, visto che da tempo si sta valutando a livello governativo delle soluzioni ad hoc per fronteggiare la crisi economica e sanitaria, specie per coloro che ancora non hanno trovato un lavoro dopo i primi lockdown.

Per saperne di più ti suggerisco il video di Basic Income Europe, disponibile su Youtube e sul suo canale.

Perciò l’indirizzo governativo è quello di rendere ancora più efficienti i servizi assistenziali, come già sta accadendo per l’Assegno Unico Universale, e anche in merito alle pensioni degli ultimi tre mesi.

In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo in cosa consiste questo RdB, e cosa cambia dall’RdC.

Reddito di Base 2022: ma che cos’è?

Il reddito di base 2022 si propone come un’alternativa più “europea” del Reddito di Cittadinanza, in particolare negli accessi e negli importi mensili.

E dico “più europea” perché si tratta dell’italianizzazione dell’Universal Basic Income, cioè il reddito base universale, una misura assistenziale già attuata in diversi paesi nell’Unione Europea.

E’ uno strumento che, per citare il famoso slogan di uno dei principali esponenti del Movimento Cinque Stelle, Luigi di Maio, “abolirà la povertà“, e forse lo farà davvero.

Visto che come mission principale l‘RdB vuole garantire a tutti i cittadini italiani ed europei un reddito base di sopravvivenza, e non un semplice supporto economico per chi detiene un reddito inferiore alla soglia di povertà assoluta, o per chi ha perso il lavoro e ha da incorrere al più presto al risanamento di spese e oneri vari.

L’RdB si propone come sostituzione, ma, attualmente, potrebbe essere utilizzato come reddito integrativo al Reddito di Cittadinanza, almeno fin quando lo Stato italiano garantità ogni anno il suo finanziamento.

Anche questo aspetto è importante, visto che, se l’RDC è a tutti gli effetti una misura statale, garantita dai finanziamenti governativi di ogni Manovra di Bilancio che viene varata, diversamente l’RdB sarà finanziamento dai fondi europei.

Si parla sempre di soldi dei contribuenti, però i finanziamenti europei sono più sicuri, e forse più estesi, visto che solo la quota annua per i fondi europei investiti dall’Italia si aggira sui 14-15 miliardi di euro annui, secondo l’AGI. Mentre l’RDC è di 26 miliardi ma ripartiti in tre anni, secondo Today.

Reddito di Base 2022: ma come funziona?

Il reddito di base 2022 funzionerà al momento come strumento integrativo per tutti coloro che si ritrovano senza reddito o in condizioni di povertà assoluta, e con tanto di famiglia o soggetti diversamente abili a proprio carico.

Uso il futuro perché è ancora in stato di proposta, e non di vera e propria attuazione. Si potrà beneficiare di questo reddito sia come cittadino italiano, sia come cittadino europeo, quindi come vincolo principale sarà richiesta la cittadinanza o italiana o comunitaria.

Non è ancora chiaro se si potrà beneficiare dell’RdB come soggetti extracomunitari ma in possesso di un regolare permesso/carta di soggiorno, purché residenti in Italia stabilmente.

Altro punto cardine di questo strumento sarà la totale assenza di discriminazioni reddituali. Secondo la proposta, si tratterà di uno strumento “senza ISEE“, cioè senza necessità di presentare un’attestazione ISEE in corso di validità.

Questa è la grande novità di questo ammortizzatore: praticamente un bonus senza ISEE ma stabile ogni mese.

Non è una possibilità remota, visto che, pur richiedendolo, l’Assegno unico Universale non prevede alcun limite reddituale per poter beneficiare, come richiedente avente figli a carico, di un assegno mensile.

Ricordiamo che per l’Assegno Unico la mensilità più bassa che si può percepire è di ben 50 euro per ogni figlio.

Reddito di Base 2022 senza ISEE? Ecco la proposta

Il reddito di base 2022 si propone come ammortizzatore sociale universale, esteso per tutte le categorie e senza discriminazione reddituale.

Secondo la proposta europea, non sarà richiesta l’attestazione ISEE per poterlo beneficiare, a differenza di quanto previsto per Reddito e Pensione di Cittadinanza.

Inoltre, data la sua universalità, non prevederà eventuali obblighi formativi, lavorativi o reddituali per il suo mantenimento, cosa che, non a torto, viene richiesto per l’RDC.

Si tratterà praticamente di una quota di sopravvivenza garantita per tutti, sostenuta dai fondi europei.

Ovviamente bisognerà valutare almeno due fattori per vedere se questa misura sarà, nel lungo periodo, fattibile, sia a livello economico, per le casse europee, sia per l’obiettivo che si è prefigurata l’Unione Europea e tutti i governi che la sostengono, cioè eliminare la povertà.

Reddito di Base 2022 al posto dell’RDC? Facciamo chiarezza

Il reddito di base 2022 potrebbe essere al momento una misura coadiuvante per chi percepisce il Reddito di Cittadinanza, e forse successivamente sostituirlo del tutto.

In caso di sostituzione, ovviamente, l’accesso e gli importi verranno completamente cambiati. Ma da qui in poi si può solo ipotizzare, visto che siamo ancora in fase propositiva.

Attualmente il Reddito di Cittadinanza garantisce una mensilità che si aggira tra i 780 euro (in caso di single) agli oltre 1.110 euro (in caso di famiglie numerose).

Ma per avere questa mensilità, i requisiti di accesso prevedono, oltre ad uno stato di disoccupazione o di povertà assoluta anche se lavoratore:

  • la piena disponibilità a cercare un lavoro tramite Patto di Lavoro o di Inclusione Sociale, alla formazione e alla partecipazione agli PUC (Progetti Utili alla Collettività),
  • l’assenza (o quasi) di procedimenti giudiziari e di intestazioni di beni di lusso o fondi vari,
  • un reddito attestato dall’ISEE inferiore a 9.360 euro, o superiore se aumenta il carico fiscale.

Questo è in soldoni la lista dei requisiti d’accesso, che, nel caso dell’RdB, potrebbe venire a meno.

Bisognerà chiedersi però se gli importi saranno gli stessi.

Reddito di Base 2022: ecco quanto ti spetterà!

Il reddito di base 2022 dovrebbe garantire a chi gli spetta di diritto un assegno minimo, che ovviamente dovrà essere conformato ai fondi europei per cui saranno destinati.

E’ difficile fare una stima di quanto ti spetterà, visto che non c’è ancora alcuna ufficialità, ma solo proposte. Bisognerebbe vedere gli importi nei paesi ove è in vigore l’Universal Basic Income.

Solo in Alaska, con un finanziamento di 64 miliardi di euro, si parla di un importo annuale inforno a 1.600 dollari, ripartito per tutti i 631.000 residenti. In pratica 120-130 dollari al mese.

In Germania e in Spagna, anche se ancora in via sperimentale, si è proceduto a finanziare una parte della popolazione con fondi abbastanza corposi (solo in Spagna si parla di 3,5 miliardi di euro), arrivando ad un assegno mensile di 1.200 euro nel caso dei cittadini tedeschi.

Mentre nel Galles si parla di una misura di 213 sterline alla settimana per almeno un campione di popolazione di 5.000 persone.

Come visto, se in Italia siamo ancora alla prospettiva, alla proposta, già in molte realtà si sta tentando di introdurlo, anche se non sempre per tutta la popolazione abitante.

Reddito di Base 2022: ecco quando arriva

Il reddito di base 2022 arriverà nei primi tempi come formula sperimentale per alcuni richiedenti, magari selezionati tramite lotteria, come accaduto in Germania, oppure secondo le direttive del Ministero incaricato (molto probabilmente il ministero dell’Economia e delle Finanze).

Difficile stabilirlo con precisione, visto che attualmente in Italia il solo Reddito di Cittadinanza è costato ben 23 miliardi di euro negli ultimi tre anni. E non sempre con ottimi risultati, a giudicare dal Monitoraggio Caritas.

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