Superbonus 110%, cambia la proroga! Ultime Draghi!

Superbonus 110% ai box. Il Governo Draghi opta per una proroga a settembre del SAL 30% per i lavori riguardanti le unifamiliari. Ecco cosa cambia. Le ultime.

Superbonus 110% ancora una volta sul tavolo del Governo Draghi. Una nuova proroga del Bonus ristrutturazione casa sembra essere più vicina per gli edifici unifamiliari. 

In ballo ci sarebbe lo slittamento del termine previsto per il raggiungimento del SAL 30%, la cui scadenza è al momento fissata a fine giugno 2022.

Dalle ultime indiscrezioni trapelate alla Camera, in occasione del question time del 27 aprile scorso, la nuova proroga potrebbe abbracciare l’orizzonte temporale che va da giugno a settembre 2022.

Una condizione questa che farebbe tirare un sospiro di sollievo ai proprietari di tutte le unifamiliari, per ora ammesse alla detrazione piena del Superbonus 110% solo se lo Stato di Avanzamento dei Lavori (SAL) risulta essere raggiunto almeno per il 30% entro il prossimo giugno.

Non mancano, però, le cattive notizie. Pare si stia valutando ancora una volta il taglio alla percentuale di detrazione fiscale (110%) dopo le prime ipotesi di riduzione fortunatamente abbandonate. 

La chance di utilizzare il Bonus ristrutturazione casa nella massima detrazione fiscale del 110% rimane attiva fino al termine del 2023, indipendentemente dal tipo di immobile su cui vengono realizzati i lavori di ristrutturazione (villette, ex IACP, condomini).

Dal 2024 cambierà qualcosa. Le spese agevolabili per i lavori coperti dal Superbonus 110% potrebbero non assicurare più ai cittadini lo stesso risparmio, così come lo è stato per i precedenti anni. 

Viene dunque da chiedersi il motivo di questo cambio di rotta immediato.

La risposta è abbastanza chiara: dare la possibilità a tutti di usufruire del Superbonus 110% nella versione integrale, per più e più anni, espone lo Stato ad un esborso monetario considerevole.

Ma vediamo subito quali sono gli ultimi aggiornamenti forniti dal Governo sulla proroga del Superbonus 110% riguardante gli edifici unifamiliari e come cambia il Bonus casa nel corso degli anni. 

Prima, però, vi lasciamo alla visione di un dettagliato video YouTube del professionista Marcello Contu contenente gli ultimi aggiornamenti sulla misura.

Superbonus 110%, il Governo Draghi valuta una nuova proroga? Ecco cosa cambia

Che il Superbonus 110% non abbia avuto vita facile sin dalla sua introduzione è risaputo. Ora ad essere in pericolo sono i beneficiari del Bonus ristrutturazione casa per eccellenza, in particolare i proprietari delle unifamiliari. 

Le forze in seno al Parlamento hanno più volte intimato al Governo Draghi di esprimersi a favore di una proroga della scadenza del termine previsto per completare almeno il 30% dei lavori (SAL) sugli edifici unifamiliari entro il 30 giugno 2022.

Stando alla più recente disciplina, ai proprietari delle villette è permesso l’accesso al Superbonus 110% (con detrazione fiscale piena) se almeno il 30% degli interventi complessivi risulta completato entro fine giugno.

E il cambio di passo interesserebbe proprio la proroga di questo termine. 

La proposta, infatti, è quella di prorogare lo Stato di Avanzamento dei Lavori (SAL) da fine giugno a fine settembre 2022, come riportato anche dal Corriere.

Nel caso in cui non venisse raggiunto l’accordo, invece, le unifamiliari avranno la possibilità di usufruire della proroga al 31 dicembre 2022, ma solo se si rispetta la scadenza di giugno.

Superbonus 110%, non solo nuova proroga: come cambia il calcolo del SAL

Prima di soffermarci sul funzionamento dello Stato di Avanzamento dei Lavoro, occorre fare un po’ di ordine su quanto detto in precedenza. 

La proroga del Superbonus 110% per le villette si estende fino al 31 dicembre 2022 solo se entro il 30 giugno 2022 si presenta il SAL 30%.

Giungere alla determinazione dello Stato di avanzamento dei Lavori non è così semplice. Basta una semplice spesa non ammessa alla detrazione fiscale del Superbonus 110% per ritrovarsi con un pugno di mosche in mano ed essere tagliati fuori dal Bonus.

Non solo, anche la percentuale di detrazione potrebbe risentirne in peggio: anche una sola spesa non agevolabile dal Superbonus 110% inficia il raggiungimento del SAL 30%. 

Superbonus 110%, da maggio 2022 cambia tutto: quali decisioni da parte del Governo Draghi su cessione e sconto

Oltre alla proroga del Superbonus 110% per le unifamiliari, ci sono altre novità entrate in vigore dal 1°maggio riguardanti questa volta le due principali opzioni di utilizzo del Bonus ristrutturazione casa: lo sconto in fattura e la cessione del credito.

E’ bene ricordare ai poco ferrati in materia edilizia che il Superbonus 110% potrà essere utilizzato anche come detrazione IRPEF.

Ma torniamo a noi. Dopo tanto penare, il Governo Draghi ha finalmente chiuso il capitolo sulla cessione reiterata e della suddivisione del credito. 

Da inizio mese, infatti, diventano operative le nuove regole contenute nel Decreto Superbonus 110%: sono ammesse soltanto tre cessioni del credito (verso istituti autorizzati) e viene cancellata la frammentazione.

Ultime indiscrezioni parlano di una cessione aggiuntiva che potrebbe far salire a quattro il numero dei trasferimenti ma non verso le banche, come affermato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Superbonus 110%, non solo proroga: il Governo Draghi taglia la detrazione dal 2024. A quanto?

Il Superbonus 110% ha riscosso un successo inaudito fin dalla sua entrata in scena grazie alla detrazione importante che garantisce sull’esecuzione di particolari lavori. Per questo motivo, guida la classifica dei Bonus ristrutturazione casa più richiesti.

Eppure la proroga dell’agevolazione è stata più volte oggetto di polemiche. Mentre notizie positive sulla sua riconferma al 2022 sono arrivate dal Governo Draghi per mezzo della recente Manovra di Bilancio, l’agevolazione sulle spese per i lavori effettuati andrà a calare di anno in anno.

In parole povere, il Superbonus 110% è stato sì ammesso alla proroga fino al 2025, ma dal 2024 garantirà ai beneficiari un vantaggio in termini di risparmio via via inferiore.

Fino alla fine del 2023 non c’è da preoccuparsi. Quello che possiamo definire taglio della detrazione fiscale opererà a partire dal 2024, quando la percentuale del Bonus casa scenderà dal 110% al 75%, senza eccezione alcuna.

Superbonus 110%, come cambia la detrazione: ecco le novità del Governo Draghi

In verità, la decisione presa dal Governo Draghi di agire sulla detrazione fiscale del Superbonus 110% non è assolutamente una novità.

La proroga del contributo e il taglio della detrazione sono i problemi che più preoccupano i beneficiari della misura e i professionisti del settore. 

Tuttavia, ritoccare il Superbonus 110% su tali aspetti era una scelta dovuta per frenare l’eccessivo ricorso al Bonus casa, per garantire un equilibrio nei fondi e per evitare truffe e frodi.

Tagli e ridimensionamenti che non riguardano solo il Superbonus 110%, sfortunatamente. La Legge di Bilancio non ha infatti fatto sconti a nessuno, anche se quota parte dei Bonus edilizi sono stati prorogati al 2022 e oltre.

Basti pensare al Bonus facciate 90% che nel 2022 assicurerà una detrazione fiscale sui lavori riguardanti le facciate perimetrali di un immobile visibile dalla strada pari al 60%, oppure al Bonus mobili ed elettrodomestici il cui tetto massimo di spesa ammesso a detrazione scende da 16.000 euro dello scorso anno ai 10.000 attuali.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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