Superbonus 110: cessione credito rovinata! Ultime notizie!

Il governo Draghi ha confermato la proroga per la cessione del credito ai richiedenti del Superbonus 110! O meglio, l'ha rovinata! Ecco le ultime notizie!

Superbonus 110 confermato!

O meglio rovinato! La proroga della cessione del credito ha riportato all’ordine la situazione altrimenti catastrofica in merito al più importante dei bonus Casa. Anche se il Governo Draghi ha richiesto maggiori condizionalità.

Per saperne di più ti suggerisco l’ultimo video del Geomtra Danilo Torresi, disponibile su Youtube e sul suo canale.

In merito al bonus 110 purtroppo non si potrà fare come prima, visto che ora i controlli sono sempre più mirati, anche per chi è in regola con documenti e asseverazioni.

Però c’è comunque un buon margine di azione, basta solo seguire i requisiti ora richiesti per l’accesso.

In questo articolo faremo il sunto delle ultime notizie, e vedremo come funziona da ora il bonus 110, specie per chi richiedere come opzione il credito in cessione.

Superbonus 110: ecco come funziona con la proroga di Draghi!

Il Superbonus 110 funziona come incentivo e copertura fiscale per l’efficientamento energetico del proprio immobile, ma solo per lavori inerenti all’installazione di infissi o apparecchi previsti dal decreto MiTE (acronimo per Ministero per la Transizione Ecologica).

A seguito della polemica nata per via degli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate, il Governo Draghi ha deciso di ristabilire il funzionamento del Bonus 110 per tutti i richiedenti.

In particolare è stato deciso di garantire la cessione del credito multipla, nonostante il fatto che non poche richieste di questa particolare opzione fiscale siano risultate irregolari per l’Agenzia delle Entrate.

Per ottenere questo bonus bisogna provvedere a fare richiesta presso il sito del MiTE o dell’Agenzia delle Entrate, e presentare tutta la documentazione necessaria per avere diritto ad una delle seguenti opzioni fiscali:

  • detrazione IRPEF ripartita in cinque rate annuali (se per interventi realizzati nel 2021), o quattro rate (se per interventi nel 2022);
  • sconto in fattura da parte del general contractor;
  • cessione del credito previo finanziamento tra istituto bancario e azienda edile, o tra richiedente e banca medesima.

Proprio quest’ultima opzione può risultare ambigua, anche perché non sono troppo diverse tra loro.

Superbonus 110: che differenza c’è tra sconto in fattura e cessione del credito?

Il Superbonus 110 prevede tre opzioni fiscali come rimborso per tutte le spese relative a lavori e interventi vari. Attualmente, le più richieste sono lo sconto in fattura e la cessione del credito.

La differenza tra questi è nel rapporto di intermediazione che corre tra le tre parti: richiedente del bonus, general contractor dell’azienda edile, istituto finanziario/bancario.

Nel caso dello sconto in fattura, l’azienda provvederà ad anticipare la spesa prevista dalla detrazione, pertanto come richiedente non dovrai versare nulla. Successivamente ci sarà la cessione del credito presso banche o istituti finanziari, ma fino a quel momento la ditta godrà di un vero e proprio sconto ad opera.

Nel caso della cessione del credito, il contribuente provvederà a cedere la detrazione fiscale, a lui spettante, ad un ente terzo. Si tratta generalmente di banche o finanziarie, ma possono essere anche fornitori di beni, società, esercenti autonomi. La cessione del credito diventerebbe un rimborso che andrà però a chi accetterà questo credito. A patto che l’accettino.

Superbonus 110: ma chi anticipa i soldi?

Il Superbonus 110 prevede come contribuente l’anticipo delle spese qualora tu voglia richiedere la detrazione fiscale semplice, cioè quelle quattro o cinque rate annuali di uguale importo citate sopra.

In linea teorica, anche nel caso della cessione del credito è previsto l’anticipo, almeno secondo quanto previsto da idealista.it. Tu come richiedente al bonus cedi la tua detrazione all’ente terzo, ma tu, come committente, dovrai provvedere al pagamento dei lavori con fattura piena. Successivamente puoi cedere il credito spettategli agli intermediari.

Di contro, lo sconto in fattura prevede la piena disponibilità della ditta a coprire i costi dell’opera, anticipando al committente la spesa detraibile, per poi cederla alle banche.

In molti hanno richiesto la cessione del credito per il fatto di poter provvedere alla moltiplicazione stessa della cessione, a più intermediari, col rischio però di rendere difficile la reperibilità e il tracciamento del credito. Infatti, come segnala Lavori Pubblici, in molti casi c’è stato il sospetto di operazioni di riciclaggio, così come di inidoneità del credito per via di attività fraudolente.

Per questo, tra le ultime notizie, il Governo Draghi, per contrastare questo rischio, vuole provvedere all’emanazione di un nuovo decreto, recante “Misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia e sull’elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili“.

Superbonus 110: come funzionerà la cessione del credito! Ultime notizie!

Il Superbonus 110, rinnovato dal decreto legge in arrivo, dovrebbe tornare a garantire la cessione del credito multipla, ma solo altre due volte, e solo nel caso in cui siano effettuate a favore di:

  • banche o istituti bancari,
  • intermediati finanziari;
  • società finanziarie;
  • imprese di assicurazione.

Tutte queste attività, imprese e società dovranno essere iscritte all’albo regolamentato dal testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, oppure, nel caso delle imprese di assicurazione, regolamentate dal decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209.

Questo sistema varrà sia per la cessione ad altri soggetti, compresi istituti di credito, sia quello già anticipato dai fornitori e recuperato sotto forma di credito d’imposta.

Tutte queste società, istituti e imprese varie dovranno però far scattare la segnalazione di operazione sospetta se sentono odore di riciclaggio, finanziamento al terrorismo o alle attività criminose.

Oltre a ciò, non sarà più permessa la semplice frammentazione del credito, se successive alla prima comunicazione all’Agenzia delle Entrate, dato che avrà un codice identificativo univoco. Questo codice andrà sempre segnalato anche per le cessioni multiple, pertanto diventerà un blocco unico indivisibile.

Ovviamente la cessione sarà sempre bene accetta, visto che le banche ci guadagnano in parte.

Superbonus 110: ma quanto costa cedere il credito alle banche?

Il Superbonus 110 non ha fondamentalmente un costo, se si cede il credito una volta conclusi i lavori e pagata l’azienda edile.

Semmai la banca potrebbe prendere parte di quel 10% a te spettante dal bonus, visto che, oltre alla copertura totale dei lavori, lo Stato garantisce l’erogazione di un extra del 10% per tutti i lavori.

Se lo cedi agli istituti bancari, a seconda del contratto di stipula della cessione, potrebbero prendere parte di quel 10%, non necessariamente tutta la quota.

E’ una specie di interesse relativo alla cessione, e corrisponderebbe al servizio e al rischio coperto dalla pratica.

E’ un piccolo prezzo da pagare, altrimenti bisognerà ricorrere alle altre opzioni fiscali, quali la detrazione fiscale o lo sconto in fattura.

Sempre ovviamente se riuscirai ad accedere in tempo, visto che la scadenza delle unifamiliari è vicina. E che i prezzi sono lievitati al punto da dover provvedere all’aumento dei massimali di spesa del 20%.

Come situazione è abbastanza complessa per tutti i richiedenti del bonus, visto che, con la bagarre esplosa in sede governativa e parlamentare, s’è temuto per la sospensione di tutti i crediti.

Prima che il Governo si esponesse, molti istituti di credito hanno provveduto a sospendere le richieste, come Poste Italiane e Banco BPM, a causa del clima creatosi, stando alle ultime notizie del Corriere. Ma a seguito del nuovo decreto la situazione dovrebbe sbloccarsi.

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