Allergia primaverile in gravidanza, l’antistaminico fa male? Ecco i consigli da seguire

L'allergia primaverile naturalmente colpisce anche le donne in gravidanza, causando non pochi fastidi: ecco alcuni consigli fondamentali da seguire.

Con l’arrivo della stagione mite, l’allergia primaverile colpisce migliaia di italiani ogni anno. Il polline o la polvere possono causare una serie di spiacevoli sintomi, che in molti casi richiedono l’uso di un antistaminico. In gravidanza, cosa fare contro i fastidi dell’allergia primaverile? In tal caso, la situazione deve essere monitorata con maggiore attenzione, perché l’uso dell’antistaminico è sconsigliato.

L’allergia è una risposta immunitaria nei confronti di alcune sostanze, solitamente innocue per le persone, come il polline, alcuni alimenti o determinati farmaci. Questa risposta scatena una reazione infiammatoria che è importante bloccare per rimuovere fastidi ed evitare che degeneri, peggiorando la situazione.

In questo articolo riportiamo le domande e risposte più chieste dalla nostra comunità.

Sommario:

  1. Allergia primaverile: la rinite allergica
  2. Come combattere l’allergia primaverile in gravidanza?
  3. Come sostituire l’antistaminico in gravidanza?

La rinite allergica

Una delle forme allergiche più comuni che colpisce la popolazione è la rinite allergica. A scatenarla possono essere vari fattori: pollini, acari, muffe, peli di animali.

I sintomi sono vari, in particolare starnuti, prurito e naso che cola. Talvolta, può comportare anche lo sviluppo di asma, un’infiammazione cronica che interessa l’apparato respiratorio.

Come combattere l’allergia primaverile in gravidanza?

Solitamente, chi soffre di allergia primaverile fa uso di antistaminici per fermare i classici fastidi. Ma in gravidanza bisogna prestare un’attenzione maggiore. Bisogna ricordare, inoltre, che alcune donne sviluppano allergie durante il periodo di gestazione a causa dello scombussolamento ormonale.

Se si è soggetti allergici, si consiglia di prevenire l’arrivo dell’allergia primaverile facendo un vaccino per avviare un’immunoterapia contro le crisi allergiche. Se invece la gravidanza è già iniziata, bisogna tenere sotto controllo i sintomi perché, soprattutto in caso di asma, possono comportare problemi al feto.

Quindi, si raccomanda di:

  • evitare il contatto diretto con le sostanza che provocano allergie. Per esempio, se si è allergici al polline, evitare gite in campagna
  • per le allergie in forma lieve, si consiglia di non procedere con alcun trattamento farmacologico
  • in caso di sintomi gravi si consiglia l’uso di farmaci che hanno i minori rischi fetali, come antistaminici topici intranasali o orali, come spray nasali a base di cortisteroidi. Tra gli antistaminici che possono essere tranquillamente usati anche in gravidanza ci sono la cetirizina e la loratadina, ma anche la l’azelastina o la levocabastina
  • in alternativa, si possono utilizzare anche il sodio cromoglicato e i cortisteroidi (da usare sempre per uso topico o orale). Tuttavia, si sconsiglia l’uso per lunghi periodi perché potrebbe comportare effetti vasocostrittori sulla circolazione utero-placentare

Come sostituire l’antistaminico in gravidanza?

Prima di tutto, è fondamentale rivolgersi al proprio medico curante o al proprio allergologo per avere risposte esaustive sulla cura da seguire. Il parere di un esperto costituisce il primo passo nella corretta gestione dell’allergia, anche in gravidanza.

Ci sono 5 rimedi naturali per combattere l’allergia primaverile, ma in gravidanza bisogna avere un occhio di riguardo. Nel caso di sintomi leggeri di rinite allergica, si può evitare l’assunzione di antistaminici. Per i casi più gravi, considerando che il loro utilizzo può comportare una serie di conseguenze poco piacevoli come la sonnolenza, si raccomanda di scegliere antistaminici a uso topico o orale a basso dosaggio, previa prescrizione medica.

Daniela Attanasio
Daniela Attanasio
Traduttrice e redattrice, classe 1991. Appassionata dell'arte a tutto tondo, nel mio tempo libero mi piace scoprire luoghi nascosti della mia amata Campania e farla scoprire a chi non la conosce attraverso le mie parole e le mie foto. Lo studio delle lingue all'Università mi ha permesso di conoscere e amare culture diverse dalla mia e di ampliare i miei orizzonti. Curiosa per natura, prolissa e attivista, cerco ogni giorno di dare il mio contributo per creare un mondo migliore.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate