Brendan Fraser e il dramma della dieta: i problemi di salute e i 130 kg per The Whale

Fraser trasformista: la dieta dimagrante per interpretare George re della giungla, che gli causò amnesie, fino alla dieta ingrassante per The Whale.

Il discorso sul corpo è centrale nell’ultimo lavoro di Brendan Fraser, The Whale, per il quale è stato premiato come miglior attore ai premi Oscar 2023, sebbene in questo caso si tratti per lo più di una metafora (è stato osservato come un corpo obeso, normalmente, non ha le caratteristiche di quello del protagonista).

Il corpo è stato anche al centro di alcune dichiarazioni dell’attore, relative ai suoi personaggi degli anni Novanta e inizio Duemila, osservando l’eccessiva sessualizzazione di cui era stato oggetto in diversi ruoli.

Vediamo allora quali sono stati i cambiamenti a cui Fraser ha dovuto sottoporsi nel corso degli anni, e qual è stato il suo rapporto con la dieta.

La dieta di Brendan Fraser: negli anni ’90 gli causò amnesie

Il percorso di Brendan Fraser con la dieta, per ottenere un certo effetto sullo schermo, inizia negli anni Novanta, quando l’attore è ingaggiato soprattutto in commedie.

Così, per interpretare George Re della giungla (una sorta di parodia di Tarzan), a Fraser è richiesto un grado di esercizio fisico estremo, così come di seguire una dieta estremamente squilibrata, praticamente priva di carboidrati ed ultra proteica.

Il personaggio di George doveva infatti essere estremamente palestrato, ed appare senza maglietta per la maggior parte del film. Riparlando di questo ruolo, Fraser ha parlato di “una sorta di bistecca ambulante”.

La dieta dimagrante ha inoltre causato a Fraser diversi problemi di memoria, oltre ad un senso costante di fame e di disagio.

Successivamente, l’attore è aumentato notevolmente di peso, in seguito ad un periodo di sedentarietà dovuto ai diversi interventi chirurgici a cui ha dovuto sottoporsi. Durante le riprese de La Mummia, infatti, Fraser non aveva usato controfigure, riportando diverse lesioni.

Sicuramente incidono sul cambiamento della sua forma fisica anche il divorzio e le molestie sessuali di cui fu oggetto a inizio anni Duemila. In quel periodo, non si contano gli articoli di giornali scandalistici che ironizzano e praticano fat shaming sull’attore, che ne soffre profondamente.

The Whale: dalla dieta ingrassante alla tuta in lattice

Per interpretare Charlie, il protagonista di The Whale, Brendan Fraser ha dovuto praticare una dieta ingrassante, legata soprattutto a grandi quantità di cibo e soprattutto a carboidrati.

L’attore è così aumentato di 30 kg, arrivando a pesare 136 kg. Tuttavia, il personaggio di Charlie è affetto da un’obesità estrema, per cui si è resa necessaria anche una tuta di lattice, una serie di protesi e un trucco attento per ottenere l’effetto desiderato.

L’attore ha dichiarato che:

Il pezzo del busto era come una camicia di forza, con le maniche aerografate a mano per sembrare identiche alla pelle umana. Anche i capelli sono stati inseriti a mano.

Per imparare a muoversi con la tuta, Fraser si è avvalso della consulenza dell’OAC, ovvero l’Obesity Action Coalition, che è quindi stata coinvolta nella realizzazione del film, mostrando all’attore anche quanto l’obesità sia ancora uno stigma importante nella società contemporanea.

Allo stesso modo, il film e la storia personale di Fraser ricordano quanto ancora il culto dell’immagine e il pregiudizio possano avere effetti tragici sui più fragili, come dimostrano i numeri relativi ai disturbi alimentari in Italia.

La messa in scena richiedeva oltre 8 ore al giorno di trasformazione da parte dell’attore, che impiegava 4 ore per indossare la tuta e 4 per toglierla.

Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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