Quali sono i cellulari vecchi che valgono di più e quanto valgono davvero? Eccone 8

Alcuni modelli di vecchi cellulari possono valere tantissimi soldi: ecco quali sono e quanto potresti guadagnarci vendendoli!

La curiosità per i vecchi cellulari, unita al fascino della tecnologia retrò, ha creato un vivace mercato per i dispositivi mobili che hanno segnato la storia della comunicazione dagli anni 80′ ai primi 2000.

Mentre i moderni smartphone offrono infinite funzionalità in un design sempre più sottile e leggero, vi è un crescente interesse verso quei cellulari che, con i loro ampi tasti e schermi a colori limitati, raccontano le tappe evolutive della nostra società digitale.

Il questo articolo, vedremo quali sono i vecchi cellulari che valgono di più a seconda di vari fattori, tra cui la rarità, lo stato di conservazione e il legame affettivo o storico che gli appassionati possono avere verso un particolare modello.

In questo articolo riportiamo le domande e risposte più chieste dalla nostra comunità.

Sommario:

  1. 1.

    Quali sono i cellulari vecchi che valgono di più? Ecco la lista e il loro valore

  2. 2.

    Quanto vale un Nokia 3310 funzionante?

  3. 3.

    Quanto vale oggi un vecchio Nokia?

  4. 4.

    Quanto vale il primo cellulare?

  5. 5.

    Come si chiamano i cellulari vecchi?

Quali sono i cellulari vecchi che valgono di più? Ecco la lista e il loro valore

La valutazione dei cellulari vecchi che hanno acquisito valore nel tempo è influenzata da diversi fattori, tra cui:

  • la rarità;

  • lo stato di conservazione;

  • la domanda di mercato;

  • l’eventuale presenza di caratteristiche o accessori unici.

Ecco una panoramica dei modelli che tendono a essere particolarmente preziosi.

1. Apple iPhone (Prima Generazione)

Il primo iPhone, lanciato nel 2007, è diventato un oggetto da collezione per appassionati e nostalgici della tecnologia. A seconda delle condizioni, può valere da qualche centinaio a oltre 10.000 euro, in particolare se sigillato nella confezione originale.

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2. Motorola DynaTAC 8000X

Conosciuto come il primo cellulare commerciale, lanciato nel 1983, il DynaTAC 8000X può raggiungere valori che vanno dai 200 ai 2000 euro, sebbene esemplari in condizioni eccellenti o particolari possano superare questa fascia.

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3. Nokia 3310

Iconico per la sua durabilità e la lunga durata della batteria, il Nokia 3310, lanciato nel 2000, è diventato un simbolo della tecnologia mobile di inizio millennio. In condizioni ottime, può valere fino a 50-100 euro.

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4. Ericsson R380

Considerato uno dei primi smartphone, introdotto nel 2000, è stato il primo dispositivo a utilizzare il termine “smartphone”. Può valere fino a 200-300 euro se in buone condizioni.

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5. BlackBerry 9000 Bold

Lanciato nel 2008, rappresenta l’apice dell’era BlackBerry prima dell’ascesa degli smartphone touchscreen. Gli esemplari ben conservati possono raggiungere valori di circa 100-150 euro.

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6. Sony Ericsson Walkman W800

Il primo della serie Walkman di Sony Ericsson, lanciato nel 2005, combinava le funzionalità di un telefono cellulare con quelle di un lettore MP3 portatile. In buone condizioni, può valere fino a 100 euro.

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7. Nokia 8810

Lanciato nel 1998, noto per il suo design unico con la tastiera coperta e per essere stato uno dei primi telefoni con antenna interna. Esemplari in ottime condizioni possono valere circa 200-300 euro.

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8. Motorola Razr V3

Lanciato nel 2004, famoso per il suo design ultra-sottile e la cerniera metallica. Un Razr V3 in ottime condizioni può essere valutato intorno ai 50-100 euro, con valori superiori per edizioni limitate o particolari.

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Attenzione però: il mercato degli oggetti da collezione è altamente variabile e soggetto a cambiamenti rapidi nelle tendenze e nelle preferenze dei collezionisti.

Quanto vale un Nokia 3310 funzionante?

In generale, per un Nokia 3310 in buone condizioni e pienamente funzionante, il prezzo può variare tipicamente tra i 50 e i 100 euro. Tuttavia, modelli particolarmente ben conservati, soprattutto se accompagnati dalla scatola originale, manuali, e accessori intatti, possono raggiungere prezzi leggermente superiori.

Dato l’alto volume di produzione e la popolarità del Nokia 3310, è relativamente facile trovare esemplari in vendita, il che mantiene i prezzi in una fascia accessibile.

Quanto vale oggi un vecchio Nokia?

I vecchi Nokia che sono considerati pezzi da collezione o che hanno un significato storico tendono a valere di più. Ecco alcuni esempi per darti un’idea generale del valore di mercato di vari modelli Nokia vintage:

  • Nokia 3310: come già menzionato, può valere tra i 50 e i 100 euro se in buone condizioni e funzionante.

  • Nokia 3210: un altro classico, popolare per il suo design robusto e una lunga durata della batteria, può variare da circa 20 a 50 euro.

  • Nokia 8800: un modello di fascia alta al momento del lancio, noto per il suo design elegante e la scocca in acciaio, può valere centinaia di euro, soprattutto se in condizioni eccellenti o versioni limitate.

  • Nokia N95: considerato uno degli smartphone più influenti prima dell’era degli smartphone moderni, può raggiungere i 50-150 euro, a seconda delle condizioni.

  • Nokia 8110: famoso per il suo design a “banana” e per essere apparso nel film “Matrix”, può valere dai 50 ai 100 euro, soprattutto se include la confezione originale e in buone condizioni.

  • Nokia Communicator 9000: uno dei primi smartphone veri e propri, può avere un valore che va dai 50 ai 200 euro, in base alla condizione e alla completezza dell’articolo (confezione, manuali, ecc.).

  • Nokia 8210: conosciuto per il suo design compatto e leggero, può essere valutato tra i 30 e i 70 euro, a seconda delle condizioni.

Quanto vale il primo cellulare?

Il “primo cellulare” è ampiamente riconosciuto come il Motorola DynaTAC 8000X, introdotto nel mercato nel 1983. Questo dispositivo ha segnato l’inizio dell’era della comunicazione mobile per il grande pubblico, nonostante le sue dimensioni notevoli e il costo elevato al momento del lancio, che era di quasi 4.000 dollari USA, una cifra esorbitante all’epoca.

In generale, un Motorola DynaTAC 8000X in buone condizioni e funzionante può essere valutato da qualche centinaio di euro a superare i 2000.

Come si chiamano i cellulari vecchi?

I cellulari vecchi sono spesso chiamati in modi diversi a seconda del contesto, della lingua e delle preferenze culturali. Alcuni dei termini più comuni includono:

  • cellulari vintage o retrò: questi termini sono usati per descrivere modelli che risalgono agli albori della telefonia mobile, spesso caratterizzati da funzionalità limitate rispetto agli standard odierni (come la sola capacità di effettuare chiamate e inviare messaggi di testo), design distintivi (come il corpo robusto o le antenne esterne), e mancanza di accesso a Internet o capacità multimediali avanzate;

  • feature phones: a differenza degli smartphone, i feature phones sono cellulari che offrono funzionalità di base, come chiamate, SMS, eventualmente una fotocamera e qualche semplice applicazione (come una calcolatrice o un calendario), ma senza le ampie capacità di connessione o i sistemi operativi complessi degli smartphone moderni;

  • brick phones: letteralmente “telefoni mattone”, questo termine è spesso usato per descrivere i primi modelli di cellulari che erano notevolmente più grandi e pesanti dei telefoni attuali, somigliando appunto a un mattone;

  • flip phones o cellulari a conchiglia: questi termini si riferiscono ai telefoni cellulari che si aprono e si chiudono su un asse, proteggendo la tastiera e lo schermo quando non sono in uso. Erano particolarmente popolari negli anni ’90 e nei primi anni 2000;

  • slider phones: telefoni che avevano una parte che scivolava su un’altra per rivelare la tastiera o altre funzionalità. Questo design era popolare per nascondere la tastiera fisica quando non era necessaria, mantenendo il telefono compatto;

  •  candybar phones: sono cellulari che hanno un design semplice e compatto, senza parti mobili (come flip o slider), e prendono il nome dalla loro forma rettangolare che ricorda quella di una barretta di cioccolato.

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
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