Diritti TV, riscritta la Legge Melandri: la Serie A potrebbe salutare Dazn per sempre

Il Parlamento riscrive la Legge Melandri sui diritti TV, mentre la Serie A discute sulla possibilità di lanciare il Canale Lega e salutare per sempre Dazn.

Gioisce la Lega calcio Serie A dopo le modifiche apportate dal nuovo PNRR 2 che di fatto si lascia alle spalle i limiti della Legge Melandri.

Tanti i cambiamenti, il più importante dei quali riguarda la vendita dei diritti TV di calcio all’estero ora non più vincolata ad un massimo di tre anni.

In questo palcoscenico, si fa strada un’altra proposta che invece regola la vendita nazionale e cioè dire addio a Sky, Dazn e competitors e lanciare il personalissimo Canale Lega.

Ecco come cambia la Legge Melandri per l’assegnazione dei Diritti TV all’estero

Il 29 giugno il Senato ha approvato il PNRR 2 un decreto che (Art. 21, comma 2 bis) introduce importanti cambiamenti per il calcio italiano in merito all’assegnazione dei diritti audiovisivi esteri.

Nello specifico il testo interviene sulla cosiddetta “Legge Melandri” (D.lgs. 9/2008) e cancella alcuni vincoli che hanno penalizzato la commercializzazione fuori dal nostro paese fino adesso.

Limiti che possono sintetizzarsi nel vincolo temporale di assegnazione, di massimo di 3 anni, ed in una serie di obblighi procedurali che rendevano macchinosa la burocrazia.

Dopo l’approvazione in Senato decade quindi il limite triennale e diventa più snella la procedura così che la Lega possa massimizzare i profitti e accelerare le negoziazioni.  

Il presidente Lorenzo Casini ha applaudito alla scelta parlamentare commentando così il passaggio del Decreto in senato:

“sono stati rimossi vincoli divenuti ormai incompatibili con la profonda trasformazione dei mercati di riferimento e da cui derivavano forti limiti nella negoziazione dei diritti audiovisivi della Serie A all’estero, penalizzandola rispetto ai nostri principali concorrenti. La nuova normativa aiuterà a incrementare i ricavi, con conseguenti maggiori ritorni a favore di tutto il sistema del calcio.”

La Serie A incassa $ 79 milioni per i diritti TV nell’area Mena

Intanto, i diritti TV della Serie A nell’area Mena per il triennio a venire sono stati comprati da Abu Dhabi Media, l’agenzia governativa per la comunicazione di Abu Dhabi. La cifra di acquisto è stata di 79 milioni di dollari con i dettagli rilasciati dal presidente della Lega Casini, che ha sottolineato ancora una volta come fosse necessario modificare la regolamentazione vigente:

“Abu Dhabi Media ha acquisito i diritti TV della Serie A per i prossimi tre anni. Era indispensabile modificare la Legge Melandri sui diritti esteri perché avevamo limiti temporali che limitavano offerte”. 

Per il triennio dell’accordo la Lega incasserà da Abu Dhabi Media 23 milioni di dollari il primo anno, 25 milioni il secondo e 31 milioni il terzo. La scelta è stata approvata con 16 voti favorevoli, 2 astenuti (Napoli e Fiorentina) e due contrari (Roma e Torino).

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Mediaset e Tim chiedono a Dazn la rinegoziazione degli accordi, ovviamente al ribasso

Ma un altro nodo cruciale che deve ancora essere sciolto riguarda la commercializzazione nazionale, che quest’anno è finita in una vicenda giudiziaria ben nota tra Sky e Dazn.

Anche qui ci sono importanti novità. Prima di tutto Dazn dovrà rivedere l’accordo con Tim per l’esclusiva da 340 milioni di euro. Ma se questa notizia era nota, anche Mediaset si aggiunge alla schiera chiedendo di rinegoziare al ribasso l’esclusiva sulla raccolta pubblicitaria sul calcio. 

Sia Tim che Mediaset chiedono a Dazn uno sconto visto il rendimento sia in termini di numero di abbonati che di percentuale dei dati di ascolto.

I dati Auditel rilevano infatti una diminuzione del 30% di share da quando il campionato di calcio italiano non è più in mano all’emittente satellitare Sky.

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La Serie A verso il lancio del Canale Lega

Nei mille problemi di Dazn, che comunque detiene l’esclusiva di 7 sui 10 incontri a giornata fino al 2024, si fa strada una nuova ipotesi. È al vaglio la possibilità di lanciare il Canale Lega, cioè che la Serie A tenga per sé l’esclusiva, trasmettendo gli incontri su un proprio canale tematico.

Questa ipotesi che pure è in campo da tempo diventa oggi più concreta dopo l’incredibile successo che il canale su YouTube ha ottenuto superando gli 8 milioni di iscritti.

Se gli utenti in Italia possono guardare solo Highlights, interviste e altri contenuti esclusivi di calcio a febbraio scorso è stata ampliata l’offerta nell’area Mena dove gli utenti possono vedere tutte le gare della massima serie italiana in streaming.

Luigi de Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, dichiarò in quell’occasione che il lancio su YouTube era solo il primo passaggio verso la creazione di un canale tematico.

Sembra insomma che, difficoltà pratiche permettendo, ci siano tutte le intenzioni di non vendere più l’esclusiva dei diritti TV. 

Una possibilità che potrebbe comunque concretizzarsi solo a partire dalla stagione 2024/2025, perché fino ad allora la massima serie di calcio ha impegni scritti con Dazn.

Alda Moleti
Alda Moleti
Collaboratrice di Redazione, classe 1984. Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull'opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.Il mio motto è? Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life"."
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