Caso plusvalenze Juve, Dybala pronto a fare causa: “Mi devono 3 milioni”

Paulo Dybala sembrerebbe intenzionato a fare causa alla Juve: i bianconeri devono all'argentino circa tre milioni di euro.

Non c’è pace in casa Juventus. La società bianconera è stata colpita nel corso di questa stagione dalla penalizzazione di ben 15 punti che tiene per ora inchiodata la squadra di Massimiliano Allegri al settimo posto in classifica con 35 punti. Oltre questo, la Vecchia Signora ha tantissimo altro cui pensare: all’interno del caos relativo alla plusvalenze, spunta ora anche il caso riguardante Paulo Dybala.

Juve, Dybala vuole fare causa al club bianconero

Definire burrascoso l’ultimo periodo della Juventus parrebbe quasi un eufemismo. Alle prese con una difficile risalita nel campionato di Serie A per via della penalizzazione di 15 punti, la squadra di Massimiliano Allegri nelle ultime due uscite ufficiali ha prima passato il turno in Europa League con il 3-0 in casa del Nantes e poi vinto il derby contro il Torino con un netto 4-2. Risultati che non allontanano però la tempesta relativa alle ormai note vicende extra campo.

Protagonista in negativo del caos riguardante le plusvalenze fittizie e dell’inchiesta Prisma, la Juve si ritrova ora a dover affrontare anche la questione Paulo Dybala. L’attaccante argentino, che l’ultima estate ha abbandonato la Vecchia Signora dopo ben sette stagioni per trasferirsi alla corte di Mourinho alla Roma, sembrerebbe infatti intenzionato a fare causa alla sua ex squadra.

A venire fuori sono state le dichiarazioni dell’attaccante argentino campione del mondo in merito all’inchiesta Prisma e risalenti allo scorso 21 febbraio.

Non ricordo quando mi è stato pagato l’ultimo stipendio, so bene che la Juventus mi deve ancora dei soldi

L’attaccante della Roma ha poi proseguito:

Quando abbiamo fatto l’accordo per lo spostamento degli stipendi sapevamo che se avevo ancora un contratto gli stipendi arretrati li pagavano in aumento su quelli successivi. Nel caso in cui invece fossi andato via mi avrebbero dovuto pagare subito

L’indagine sui bilanci della Juve dal 2019 al 2021, coordinata dai magistrati Mario Bendoni, Marco Gianoglio e Ciro Santoriello, è basata infatti non solo sulle plusvalenze fittizie ma anche sulle manovre bianconere relative al pagamento degli stipendi dei propri tesserati e alla dilazione dei salari durante il periodo del covid.

Per quanto riguarda Dybala, i 3,7 milioni circa cui fa riferimento il giocatore sarebbero relativi alla stagione 2020-2021. Queste altre dichiarazioni dell’argentino, ascoltato per circa un’ora e un quarto nell’ambito dell’inchiesta Prisma:

So che ad aprile 2023 la Juventus ha l’ultima opportunità per pagare quei tre milioni che mi deve. In caso contrario il mio avvocato farà delle richieste per iscritto, anche se spero di non dover arrivare a tanto. Rivoglio i miei soldi evitando problemi per me e per la Juventus

Dopo la famosa carta Ronaldo, ecco dunque che si inizia a parlare anche di carta Dybala: una scrittura con cui la Juventus si impegnava in pratica a restituire i soldi in caso di addio come incentivo all’esodo. Un documento che è stato ritrovato insieme agli altri e che è stato firmato sia dalla società che dal diretto interessato senza però essere mai stato depositato in Lega.

L’audizione dell’ex segretario bianconero Lombardo

Oltre a quella di Dybala, molto importante per l’indagine è stata anche l’audizione dell’ex segretario della società bianconera Maurizio Lombardo. Oggetto dell’interrogatorio, durato ben 6 ore e tenutosi lo scorso 17 febbraio, anche e soprattutto le scritture private in merito al riacquisto di giocatori come Mandragora, Cerri e Orsolini. Anche in questo caso, si tratta di accordi segreti che non sono mai stati depositati in Lega.

Altrimenti non si potevano registrare le plusvalenze“, questa la spiegazione di Lombardo. Tra i documenti di quest’ultimo erano presenti anche le side letter di diversi club come Udinese, Sampdoria, Bologna, Atalanta, Cagliari e Sassuolo.

Quando sono andato via ho consegnato tutto a Gabasio. Paratici aveva smania di onnipotenza, voleva comprare giocatori tramite altri club per ostacolarne altri. Il presidente Agnelli era molto coinvolto

Altra figura chiave sarebbe anche quella di Stefano Campoccia dell’Udinese: nel 2018, l’allora neo consigliere di Lega avrebbe infatti ricevuto nella sede della Lega Calcio una scrittura privata relativa al riacquisto di Mandragora per circa 20 milioni di euro. Un altro documento mai depositato.

In attesa di conoscere l’esito del ricorso contro la penalizzazione dei 15 punti, in casa Juventus la tempesta non accenna minimamente a placarsi.

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