Golden State Warriors sono campioni NBA: Curry è MVP

Nuovo titolo NBA per i Golden State Warriors che trionfano nuovamente alla Finals, sconfiggendo al TD Garden i Boston Celtics per 103 a 90.

Una battaglia al cardiopalma quella che si è disputata tra Golden State Warriors e i Celtic di Boston, con i primi che portano a casa un nuovo titolo NBA, il quarto negli ultimi otto anni per la formazione di Kerr.

Non si è trattato di un percorso semplice, ma alla fine il gruppo formato da Curry, Green e Thompson si imposto per 4-2 nelle finali dei play-off.  La sfida decisiva, la -6, si è infatti conclusa per 103 a 90 a favore degli scatenati Warriors.

Golden State Warrios campioni NBA

Un match decisivo, che per i Golden State Warriors appare alla vigilia ancora più complicato dal fatto di doversi giocare il titolo al TD Garden, nella “tana” dei Celtics, una bolgia in cui gli ospiti sono consapevoli di dover lottare sia contro gli avversari sia contro il pubblico.

Oltre al titolo, il match ha incoronato per la prima volta Steph Curry come MVP delle Finals, cioè il miglior giocatore: per il talento dei Warriors le statistiche registrano alla fine 34 punti e ben 7 rimbalzi.

Si legge invece sui volti affranti degli avversari tutto il dispiacere per un titolo che poteva essere nuovamente agguantato. E non è stata sufficiente la convincente prestazione di Jaylen Brown, il quale realizza per i Boston 34 punti (come Curry).

Inoltre Boston si ritrova al termine dell’incontro con un amaro nuovo primato: quello di aver collezionato per la prima volta – su 22 apparizioni – ben tre sconfitte consecutive in una finale NBA.

Dal 2-1 per i Celtics infatti, dopo aver rischiato di portarsi addirittura sul 3-1, i Golden State Warriors hanno macinato tre vittorie consecutive, spegnendo le speranze di Boston.

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Il match

In realtà il match non comincia nel migliore dei modi per i Warrios, che dopo tre minuti si trovano sotto di 12-2 e Kerr corre subito ai ripari chiedendo il time-out.

Le parole del coach ravvivano la squadra, che cancella il pessimo inizio e il timore reverenziale verso il TD Garden. Spingendo sull’acceleratore, riescono così lentamente a recuperare terreno e a chiudere il primo quarto sul 27 a 22.

Se nella prima frazione di gioco i Celtics sembrano rimanere poter rimanere ancorati agli avversari, nel secondo quarto i Warriors allungano ottenendo un nuovo record alle Finals, ossia un parziale esagerato di 21-0.

Il match sembra ormai indirizzato, ma nel terzo quarto i Celtics guidati da Udoka mettono in mostra le qualità che hanno garantito loro l’accesso alle finali e si portano a -9 dai Warriors.

Nell’ultima frazione però i Golden State difendono il risultato con le unghie e riportano il titolo NBA a San Francisco, l’ottavo nella propria storia. Per quanto riguarda Steve Kerr, si tratta del quarto titolo da coach, il nono in totale considerando i successi da giocatore.

Il successo inoltre garantisce ai Golden State un altro importante record, ossia il terzo posto sul “podio” dei vincitori NBA, dietro ai Lakers e appunto i Boston Celtics.

Protagonisti del successo della formazione di San Francisco sono, oltre a Curry, anche Wiggins (18 punti) e Poole (15 punti). Anche la difesa ha avuto un ruolo determinante nella vittoria, erigendo un vero e proprio muro tra loro e i padroni di casa.

Le parole di Curry

Al termine del match Curry viene dunque incoronato MVP e nella intervista di rito ammette le difficoltà della propria squadra negli ultimi anni, quando è stata definita addirittura come la peggiore squadra dell’NBA.

Ho avuto la fortuna e l’occasione di essere nuovamente qui

Parole molto modeste quelle pronunciate da un commosso Curry, il quale può sollevare il secondo trofeo della propria carriera, sciogliendosi dopo tanto duro lavoro e altrettante critiche.

Un Curry che vuole condividere i meriti per la vittoria con tutta la squadra, utilizzando la calzante metafora dei Golden State Warriors come un palcoscenico in cui tutti, coach e giocatori hanno recitato la propria parte sino alla fine.

Cosa attende il futuro dei vincitori delle Finals 2021-22? L’ultimo successo è arrivato nel 2018 ma, sull’onda dell’entusiasmo per un successo in parte inaspettato, vogliamo credere che i campioni di San Francisco non vogliano attendere troppi anni prima di sollevare un nuovo trofeo.

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