Messi: la storia dell’amuleto del campione argentino

Messi ha finalmente coronato il sogno di vincere il Mondiale con l'Argentina: la storia dietro l'amuleto del fuoriclasse del PSG.

Il più grande sogno di Lionel Messi si è finalmente trasformato in realtà. Il fuoriclasse argentino del Paris Saint Germain, dopo aver conquistato con la sua Argentina la Copa America, è riuscito alla fine a vincere con la maglia dell’Albiceleste anche quel Mondiale sfuggito per un soffio nel 2014. La vittoria ai calci di rigore contro la Francia eleva definitivamente la Pulce al livello dell’icona Diego Armando Maradona, un trionfo secondo i più scaramantici collegato anche al particolare amuleto indossato dal fuoriclasse anche in occasione della finalissima di domenica.

L’amuleto di Messi

Si tratta di giornate a dir poco indimenticabili per Lionel Messi. Il fuoriclasse di Rosario si sta godendo le meritate celebrazioni da parte di tutto l’universo calcistico e non solo per il raggiungimento di un traguardo inseguito lungo tutto l’arco della propria straordinaria e irripetibile carriera e centrato finalmente all’ultimo tentativo.

Al suo ultimo Mondiale con la maglia dell’Argentina dopo quelli giocati nel 2006, nel 2010, nel 2014 e nel 2018, il fuoriclasse ex Barcellona attualmente al Paris Saint Germain è riuscito a guidare la propria nazionale alla vittoria del terzo Mondiale della propria storia, un successo che mancava all’Albiceleste dall’ormai lontanissimo 1986.

La vittoria sulla Francia, dovuta ovviamente allo smisurato talento del numero 10, viene collegata però da molti anche ad aspetti che hanno a che fare con la scaramanzia. Messi, per centrare finalmente l’agognato traguardo, si sarebbe affidato anche a questa componente: degli istanti immediatamente successivi alla fine della lotteria dei calci di rigore contro la Francia, le numerose telecamere intente ad inquadrare l’argentino hanno infatti notato anche un particolare amuleto.

Dopo il calcio di rigore trasformato da Montiel che ha decretato la vittoria di Qatar 2022 da parte dell’Argentina, oltre al bisht fatto indossare a Messi nel corso della cerimonia di premiazione a passare in primo piano nella foto a piedi nudi con i compagni di squadra è stato anche una specie di braccialetto rosso indossato dal numero 10 alla caviglia sinistra.

La storia dietro il braccialetto rosso del fuoriclasse

Per il giocatore del Paris Saint Germain, così come per tutti gli altri calciatori della nazionale argentina, questa sorta di portafortuna rappresenta tutt’altro che una novità, con i giocatori dell’Albiceleste già immortalati in passato con questo nastrino rosso.

La storia dietro quello che è un vero e proprio amuleto risale infatti ai Mondiali di Russia del 2018, manifestazione che vide l’Argentina eliminata già agli ottavi di finale dopo la sconfitta per 4-3 proprio contro la Francia di Mbappé laureatasi poi campione del mondo nella finale contro la Croazia di Modric.

Dopo la gara dei gironi contro l’Islanda, match caratterizzato da un calcio di rigore fallito da Messi, un cronista argentino, ovvero Rama Pantarotto, decise di regalare alla Pulce un braccialetto rosso che apparteneva alla madre. “Mia madre ti ama molto più di quanto ami me, ti regalo il suo nastro rosso per augurarti buona fortuna. Se vuoi te lo posso dare“, queste le parole del giornalista.

Nonostante la delusione per quanto accaduto in campo, Messi decise di accettare il dono, mostrando poi allo stesso Pantarotto il nastro rosso intorno alla caviglia sinistra subito dopo la vittoria ottenuta nel successivo match contro la Nigeria. “Mamma, Messi l’ha indossato“, la gioia del telecronista con le mani verso il cielo.

Un portafortuna che Messi ha poi dimostrato di apprezzare in diverse occasioni, con il fuoriclasse argentino che ha deciso di regalarne uno simile ad altri compagni di squadra o di nazionale come ad esempio Philippe Coutinho o Paulo Dybala.

Nel corso degli ultimi Mondiali in Qatar il portafortuna è stato indossato anche da altri giocatori della formazione allenata dal commissario tecnico Scaloni: tra questi Lautaro Martinez, Angel Di Maria e Rodrigo De Paul, senza dimenticare infine anche Emiliano Martinez, portiere che con le sue parate nel corso della finale è risultato decisivo per il trionfo dell’Albiceleste.

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