È il momento dei saluti. Oggi è il giorno del funerale di Sinisa Mihajlovic e a presenziare alla cerimonia ci sono più di 2000 persone. Tra queste, ci sono molti amici, vecchi compagni e volti noti del mondo del calcio.
Il funerale di Sinisa Mihajlovic
Sono passati tre giorni dalla prematura scomparsa di Sinisa Mihajlovic, morto a soli 53 anni a causa di una leucemia molto aggressiva.
A partire dalle 11.30 di oggi si celebrano i funerale nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, a Roma in piazza della Repubblica.
Ieri è stato il giorno della camera ardente al Campidoglio, a dargli l’ultimo saluto sono passate migliaia di persone.
L’ex giocatore e allenatore sta ricevendo molto affetto, a riprova di quanto fosse ben voluto in tutto l’ambiente calcistico e non solo.
Sinisa ha ispirato milioni di persone grazie al suo coraggio e al suo spirito, che non lo hanno mai abbandonato nel corso di tutta la malattia.
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Totti, De Rossi, Mancini e molti altri presenti
Sono più di duemila le persone accorse al funerale di Sinisa Mihajilovic per dargli l’ultimo saluto.
La chiesa al suo interno è gremita e in molti sono costretti a seguire la cerimonia in piedi.
Tra i presenti ci sono anche Francesco Totti, Daniele De Rossi e Roberto Mancini.
Non poteva ovviamente mancare una delegazione del Bologna, ultima squadra in cui ha allenato, e della Stella Rossa, squadra in cui ha iniziato la sua carriera.
Tra i presenti di ieri al Campidoglio e di oggi al funerale c’è l’amico Vincenzo Montella, oltre che Baresi, Malagò e Ferrero.
La Lazio si è presentata al completo accompagnata anche da Olimpia, la famosa aquila mascotte della squadra.
Alle ore 11.29 è entrato in chiesa anche il Sindaco di Roma Gualtieri, che si aggiunge alla grande rappresentanza istituzionale presente alla celebrazione.
La Roma si è presentata con una delegazione e con il suo stendardo, e si unisce alle altre squadre presenti.
Ci sono poi Montezemolo, Vacchi, Gianni Morandi e Urbano Cairo.
Non potevano mancare poi i suoi amici e connazionali Kolarov, Stankovic e Jugovic, visibilmente commossi.
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“Oggi Sinisa è libero con te”
Le parole del cardinale Zuppi:
“La sua autenticità spesso lo ha portato al limite. A Medjugorje disse: ho cominciato a piangere, come un bambino, non riuscivo a trattenermi e mi sono sentito piu forte e più uomo quel giorno che in tutta la mia vita. Su quella panchina mi sono ripulito, ho iniziato a pregare e da lì l’ho fatto sempre. Non per dire voglio, ma grazie. Mi sono sentito appagato e puro, come un bambino appena nato. Le fragilità non sono ostacoli, ma opportunità. Sinisa non scappava, l’ha affrontato con coraggio e credo che ha dato tanto coraggio parlandone, piangendo davanti agli altri, condividendo il passaggio verso la fragilità. Il guerriero ha vinto con la dolcezza della fragilità. La fragilità è una porta, non un muro. Voglio dire a tutte le persone di non abbattersi. Grazie Sinisa. Il fischio finale per ogni credente è che, con la morte, si apre il secondo tempo della vita. Spero tu stia bene. Oggi Sinisa è libero con te”.