Come capire quali app hanno accesso alla posizione su Android e come disattivarle

La localizzazione geografica consuma molta batteria. Quando non è desiderata, va disattivata: ecco come capire le app che la usano a nostra insaputa.

Ci sarà un motivo se dall’avvento degli smartphone nessuno usa più il navigatore satellitare. La rilevazione della posizione di un telefono è ormai molto precisa, e utilissima in mille situazioni.

Bisogna sapere però che consuma molta batteria, e naturalmente che la nostra esatta localizzazione è un dato sensibile. Quindi, se sospettiamo che un’app stia usando la Posizione a nostra insaputa o in modo eccessivo, è necessario fermarla.

Su Android è molto semplice: vediamo come scoprire chi sta usando i servizi di Posizione , chi vi ha accesso, e come rimuovere questo permesso.

Come sapere quando un’app sta usando la Posizione

Di norma, il servizio di Posizione di Android deve essere attivato dall’utente e da nessun altro. I metodi più diffusi sono due:

  • Abbassare la finestra delle notifiche scorrendo dall’alto dello schermo e poi toccare il simbolo di Posizione, che si colora mostrando la sua attività;

  • Rispondere di sì alla domanda di un’app che ci chiede se accenderla, come fa Google Maps, anche per poter accedere alle sue nuovissime funzioni.

Quindi crederemmo che, senza ricevere alcuna informazione a schermo, la Posizione non possa mai attivarsi da sola e invece, in alcuni casi, non è così.

Può capitare che un’app, alla sua apertura o addirittura in background, attivi da sola la localizzazione geografica. Il motivo sta nel fatto che, consapevolmente o inconsapevolmente, le abbiamo dato in passato il permesso di accenderla, magari perché l’app ci diceva che era “indispensabile” al funzionamento.

Questo può essere fastidioso, invadente e soprattutto, se non ce ne accorgiamo in tempo, può consumare tantissima batteria! Ma quando lo notiamo, c’è un modo per riconoscere chi la sta usando “in diretta”.

Prima di tutto passiamo alla vista di tutte le app al momento aperte. Dobbiamo metterle a tutto schermo una per una, e ogni volta, dobbiamo guardare la barra dei simbolini in alto (quelli di fianco alla batteria).

Quando un’app sta usando i servizi geografici, in alto verrà visualizzato il simbolino della Posizione (il piccolo pin che punta su un cerchio), che è invece assente se non li sta usando. Così scopriremo le app colpevoli.

Come scoprire quali app sono autorizzate alla Posizione

Prima di rimuovere una singola app, è il momento giusto per controllare l’accesso alla Posizione di tutte. Il metodo è semplice: basta andare in Impostazioni e poi Privacy, infine Gestione autorizzazioni.

In alcune versioni più recenti di Android, potreste trovare l’opzione anche in Impostazioni e poi Geolocalizzazione, infine Autorizzazioni Posizione App. Se proprio non lo trovate, digitate “Autorizzazione” o “autorizzazioni” nella barra di ricerca delle Impostazioni.

Apparirà ora un piccolo elenco con i diversi tipi di autorizzazione gestibili nel telefono: uno di questi è Posizione. Tocchiamolo e visualizzeremo l’elenco delle app che al momento sono autorizzate, con diversi livelli di permesso.

Ogni app, infatti, ha tre diversi livelli possibili di accesso alla posizione:

  • Sempre consentito, anche senza chiedere specificamente e in background;

  • Consentito solo mentre l’app è aperta e in uso;

  • Mai consentito.

A essi si aggiunge l’opzione secondo cui il telefono deve chiedere sempre all’utente il permesso, volta per volta.

C’è qualcosa che non ci piace? Magari un’app killer che consuma tantissima batteria in questo modo? Cambiamo le cose in un attimo.

Come cambiare i permessi della Posizione per le app

L’elenco ci offre anche la possibilità di revocare o aggiungere permessi alle app. Se una di esse ci dà fastidio, tocchiamola e visualizzeremo le quattro scelte descritte prima.

Se l’app è affidabile ed effettivamente usata, il consiglio migliore è scegliere di consentire solo mentre è in uso o, in caso di dubbio, di chiedere sempre. Così avremo il massimo controllo su di essa.

Per app che vogliamo tenere ma che non vogliamo autorizzare, invece, blocchiamo del tutto con “Non consentire”. L’app non verrà cancellata, ma smetterà di attivare la posizione a tradimento.

Infine un’indicazione aggiuntiva: in fondo all’elenco è disponibile un’interruttore che autorizza l’app alla Posizione esatta. Se non vogliamo dare all’app una geolocalizzazione precisa, possiamo disattivarlo: il telefono le fornirà in futuro una posizione più vaga, che può sbagliare di diversi metri. Questo protegge la privacy e fa risparmiare batteria.

Ivan Cunzolo
Ivan Cunzolo
Copywriter e SEO Web Writer freelance, classe 1993. Sono nato e vivo a Napoli, amando la mia città. Sin da piccolo ho sempre scritto senza fermarmi mai, prima sulla carta, poi al computer. Al desiderio di diventare giornalista ho unito il nascente interesse per marketing e tecnologie. Mentre iniziavo con tonnellate di articoli in progetti sul web di pura passione, mi sono laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Facoltà di Sociologia dell'Università Federico II. Da 6 anni sono Copywriter e Web Writer freelance, specializzato nella scrittura SEO.
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