Warren Buffett diventa sempre più ricco grazie alla corsa di Apple a Wall Street. La sua Berkshire Hathaway iniziò a comprare azioni di Cupertino nel 2016 e per metà 2018 era arrivato a circa il 5% del capitale. E quello che l’Oracolo di Omaha acquistò per circa 36 miliardi di dollari oggi vale 160 miliardi. “Senza dubbio stiamo parlando di uno degli investimenti più significativi che Berkshire abbia realizzato nell’ultimo decennio“, ha sottolineato James Shanahan analista che segue proprio la conglomerata del Nebraska per conto di Edward Jones.
Warren Buffett sempre più ricco grazie alla corsa di Apple al Nasdaq
Non c’è investitore che più di Buffett rappresenti la prospettiva di lungo periodo. E Buffett difficilmente sbaglia una scommessa anche se errori ne ha commessi, come da lui stesso ammesso nell’ultima lettera agli azionisti di Berkshire. La scommessa di Apple certo è tutt’altro che un errore e anzi forse una delle più azzeccate dell’Oracolo di Omaha. Cupertino si aggira intorno alla fatidica soglia di 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, appuntamento ancora rimandato (mercoledì il titolo ha chiuso in declino dell’1,27% al Nasdaq) ma certo non per molto. E la Cnbc quantifica il guadagno che Apple ha regalato a Buffett finora: oltre 120 miliardi di dollari.
Per Buffett Apple è il terzo business della sua Berkshire Hathaway
Buffett non ama i titoli tecnologici che volano a Wall Street ma Apple è una storia diversa. La partecipazione detenuta nel capitale di Cupertino rappresenta oggi oltre il 40% degli investimenti azionari di Berkshire. “Probabilmente è il miglior business che conosca al mondo. Non penso a Apple come a un titolo. La considero la nostra terza attività”, diceva nel 2020 in un’intervista alla Cnbc. Il terzo principale business di Berkshire: dopo assicurazioni e ferrovie viene Apple.
Buffett più ricco anche sui dividendi di Apple. Incassati 775 milioni
Un’altra citazione di Buffett che riporta sempre la Cnbc è quella di avere definito l’iPhone un prodotto sticky, appiccicoso, per come è in grado di tenere i consumatori attaccati all’ecosistema di Apple e quindi a tutte le fonti di reddito che siano hardware, software o servizi. A tenere attaccato Buffett a Apple, invece, sono anche le cedole. Uno dei fattori che hanno contribuito al rimbalzo del 5.800% registrato a Wall Street la lancio del primo iPhone nel 2007 è proprio la politica di remunerazione. Apple non ha rivali in termini di buyback ma anche sui dividendi non scherza. E Buffett in questi anni se n’è portati a casa per 775 milioni di dollari. (Raffaele Rovati)