Google Chrome senza cookie di terzi: più privacy col nuovo metodo di navigazione

Sul browser Google Chrome approda una possibile rivoluzione: è in fase di test la navigazione senza cookie, con nuovi sistemi per la privacy.

Dopo le tante polemiche sulla privacy dei naviganti in internet, Google Chrome sembra volersi dare una scossa: è in fase di test una nuova modalità di navigazione che potrebbe cambiare tutto.

Si tratta della navigazione “cookieless”, ossia interamente priva di cookie di terze parti che traccino le visite e i comportamenti degli utenti. Scopriamo in cosa consiste e quali sono le conseguenze per le persone e per le pubblicità.

Fino a poco tempo fa sembrava che i cookie fossero al centro del mondo, per quanto vengono utilizzati. Per via delle recenti norme come il Digital Market Act, infatti, ogni sito ha dovuto chiedere all’utente se accettasse i cookie. E talvolta bisogna fare tantissimi tocchi o clic, una pratica chiamata “cookie fatigue” per scoraggiare l’utente dal rifiutare ogni permesso.

Tra l’altro, esistono molti cookie diversi. Alcuni più innocui servono per il funzionamento del sito, altri per raccogliere statistiche (per esempio visite ricevute e pagine visualizzate). Ma altri, i più invadenti, sono i cosiddetti cookie di terze parti e servono a collezionare dati sull’utente per fini di marketing. Sono loro al centro della questione.

Addirittura si è giunti al punto che diversi siti web, generalmente gratuiti, hanno consentito la navigazione gratis solo accettando i cookie di terze parti. In caso contrario, i contenuti non sono visualizzabili a meno di abbonarsi a pagamento: è il cosiddetto “pay or leave”, cioè “paga o vattene”, in tal caso dal sito.

Ebbene, già alcuni browser come Apple Safari e Mozilla Firefox si erano mossi in questa direzione: fermare gli eccessi e consentire una navigazione con minori (o nessun) cookie di terze parti. Ma adesso entra in campo Chrome e la questione si fa importante, perché è il browser più usato in assoluto.

Tra le novità di Google Chrome versione 120, è stata lanciata la funzionalità Privacy Sandbox: il browser potrà funzionare senza l’uso di alcun cookie di terze parti, fino al punto in cui essi saranno eliminati e completamente ritirati.

All’interno del comunicato, Google annuncia che l’obiettivo è fornire una “alternativa ai cookie di terze parti”, soprattutto per scoraggiare pratiche invasive e fastidiose come tracciamento delle attività, “cookie fatigue” e “pay or leave”: le aziende dovranno trovare soluzioni più amichevoli per l’utente.

Inizia il test sull’1% degli utenti

La Privacy Sandbox di Chrome era pronta già da settembre 2023, ma si è scelto di implementarla per gradi. Dopo l’annuncio, è stato ufficializzato il primo passaggio pratico, che sta avvenendo a partire dal primo trimestre 2024.

Per il momento, come fase di test, potrà usare la Privacy Sandbox solo l’1% degli utenti. Questa percentuale equivale comunque a circa 30 milioni di utilizzatori, quindi non è così poco. La scelta degli utenti sarà casuale.

Essi visualizzeranno un messaggio all’apertura di Google Chrome, sia su desktop sia su mobile. Reciterà “Naviga con più privacy” e informerà che la navigazione cookieless diventa l’opzione predefinita nel browser.

A questo punto l’utente può testare subito l’esperienza, navigando normalmente. Nel caso incappi in un sito che non riesce a funzionare senza cookie, potrà disabilitare la funzione fino a quando lo desidera.

L’eliminazione totale dei cookie di terze parti da Google Chrome sarà completata in un tempo molto breve, già entro la fine del 2024. A questo punto la palla passa alle grandi aziende, ai siti web e agli inserzionisti: coloro che fanno eccessivo affidamento su cookie di terze parti e pay or leave dovranno trovare strade alternative, o rischiano il tracollo dopo la rivoluzione Chrome.

Ivan Cunzolo
Ivan Cunzolo
Copywriter e SEO Web Writer freelance, classe 1993. Sono nato e vivo a Napoli, amando la mia città. Sin da piccolo ho sempre scritto senza fermarmi mai, prima sulla carta, poi al computer. Al desiderio di diventare giornalista ho unito il nascente interesse per marketing e tecnologie. Mentre iniziavo con tonnellate di articoli in progetti sul web di pura passione, mi sono laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Facoltà di Sociologia dell'Università Federico II. Da 6 anni sono Copywriter e Web Writer freelance, specializzato nella scrittura SEO.
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