Malattie dei vitigni: un metodo rivoluzionario con sensori e algoritmi per evitarle

Una startup italiana crea un sistema per prevenire le malattie dei vitigni e capace di individuare la comparsa di parassiti. Ecco di cosa si tratta.

Un’invenzione tutta italiana sembra essere destinata a rivoluzionare il settore vinicolo. Stiamo parlando di Trace Technologies, una startup specializzata nel settore del data analysis, nata nella provincia di Teramo e fondata da Marco Ferrante.

Dopo alcuni riconoscimenti di livello internazionale, come la vittoria di un Proof of Concept di Amazon AWS, l’azienda in questione ha attirato l’attenzione con un’iniziativa riguardante la viticoltura.

Sensori e algoritmi per prevenire le malattie dei vitigni, come funziona “Vigneto Sicuro”

Il sistema, chiamato Vigneto Sicuro, a tal proposito permette di raccogliere tramite alcuni appositi sensori dati riguardanti temperatura, umidità del terreno e altri dati rispetto al contesto in cui crescono le viti. Queste informazioni vengono poi elaborate per stabilire lo stato di salute delle piante.

Come è facile intuire, tutto ciò permette di migliorare la qualità del frutto e ottimizzando la vendemmia. Non solo: anche i costi relativi alla coltivazione giovano di questo sistema. Con una gestione più oculata di acqua e fertilizzanti infatti, coltivare le viti ha un costo inferiore rispetto al passato.

Nonostante le premesse, va tenuto conto che il sistema di cui stiamo parlando è attualmente in fase di prova. Dopo una prima fase di test, avvenuta sulle colline nei dintorni di Teramo, ad oggi la sperimentazione si è ampliata a livelo nazionale.

Ad oggi si parla di circa 500 viticoltori italiani che stanno partecipando alla fase di test di Vigneto Sicuro, comunicando eventuali criticità e lacune legate al sistema di raccolta dei dati.

Vigneto Sicuro ha il 98% di precisione nel rilevamento di parassiti

Anche lato parassiti, Vigneto Sicuro risulta alquanto utile. Rilevando l’eventuale presenza di “ospiti indesiderati” con il 98% di precisione infatti, è possibile intervenire tempestivamente, salvando con efficacia l’uva altrimenti compromessa.

Nel contesto delle malattie fungine poi, il sistema si avvale di statistiche e algoritmi. Grazie a una mole di dati impressionanti che offrono statistiche accurate, Vigneto Sicuro può segnalarne la possibile scomparsa in maniera tempestiva. Un passo in avanti non da poco visto che è in passato i sintomi si manifestavano a uno stato già avanzato di infezione.

Va detto che, numeri alla mano, i primi test sul campo stanno portando a risultati che sembrano consistenti. Gli interventi sanitari per curare i vitigni infatti, attraverso questa soluzione, si sono ridotti del 40%. Tale percentuale, per le grandi aziende del settore, significa abbattere in modo considerevole i costi.

Quanto costa questo sistema?

Per i grandi produttori, Vitigno Sicuro ha un costo più che contenuto, tenendo anche costo dei vantaggi che possono ottenere.

Si parla infatti dell’acquisto della strumentazione che ammonta a circa 2.000 euro. Non vanno poi dimenticati i costi di gestione che, comunque, dovrebbero risultare di poche decine di euro al mese (anche se molto dipende dalle dimensioni del vitigno).

A prescindere dal discorso costi, tenendo conto di quanto questa industria sia importante per la produzione made in Italy, si tratta di una novità con risvolti produttivi molto interessanti in ottica medio-lungo periodo.

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