Tesla con il via libera a Berlino vede quota 4.000 miliardi

Tesla alla fine ottiene il via libera per la gigafactory di Berlino, la prima in Europa. E vede quota 4.000 miliardi di dollari di capitalizzazione al Nasdaq.

Ci sono voluti due anni (e diversi ostacoli da superare) ma alla fine Tesla ottiene il via libera (per quanto ancora condizionato) per la gigafactory di Berlino. La realizzazione dell’impianto di Berlin-Brandenburg, primo in Germania e in Europa, è costata 5 miliardi di euro ed è stata un azzardo (in caso di stop dei regolatori avrebbe dovuto abbattere quanto costruito) ma adesso l’azienda può iniziare la produzione di vetture e batterie (finora il mercato europeo dipendeva dall’export della gigafactory di Shanghai). L’obiettivo è arrivare a 500.000 vetture prodotte l’anno e Tesla, grazie a Berlin-Brandenburg, vede all’orizzonte quota 4.000 miliardi di dollari di capitalizzazione a Wall Street.

Tesla vede quota 4.000 miliardi con via libera gigafactory Berlino

Attualmente Tesla è la quinta più capitalizzata società Usa dietro alle quattro big tech Apple, Microsoft (le uniche due sopra i 2.000 miliardi di valore), Alphabet (Google) e Amazon.com (oltre i 1.000 miliardi). L’anno scorso era anche riuscita a superare i 1.000 miliardi ma oggi ne vale “solo” 866 (nel 2022 il titolo ha perso oltre il 30% al Nasdaq). Eppure c’è chi crede che i 4.000 miliardi siano un traguardo raggiungibile. Si tratta di Gary Black, gestore dell’Etf Future Fund Active e investitore in Tesla. Su Twitter, per una volta Tesla sul social non è al centro delle polemiche scatenate da Elon Musk, Black ha citato diversi fattori che potranno contribuire a fare quadruplicare il valore della società. E tra questi c’è anche la gigafactory di Berlin-Brandenburg.

Dopo due anni via libera a Berlino. Prima gigafactory Tesla in Europa

Secondo Black la percentuale dei veicoli elettrici nel mercato complessivo dell’auto salirà al 60% entro il 2030 e Tesla potrà contare sul 20% del totale, stimato in 85 milioni di vetture passeggeri. Per il 2030 Tesla potrebbe arrivare intorno ai 10 milioni di veicoli consegnati l’anno, il che garantirebbe 140 miliardi di dollari di utile, ovvero 100 dollari per azione (Black prevede che il flottante salirà a 1,4 miliardi di titoli dal circa 1 miliardo attuale). Stime che non sono condivise da tutti gli osservatori ma certo realizzabili. Gli altri fattori di crescita considerati da Black sono l’imminente apertura anche della gigafactory di Austin e l’annuncio di una nuova nel secondo semestre, gli incentivi per il settore voluti dall’amministrazione di Joe Biden e nel 2023 il lancio dell’atteso Cybertruck.

Gigafactory a Berlino e Austin e Cybertruck per Tesla a 4.000 miliardi

Obiettivo realizzabile o meno, di concreto c’è l’avvio della produzione in Germania, ufficializzato venerdì scorso dalle autorità. “Tesla dovrebbe produrre auto elettriche a partire da marzo 2022 nella città di Grünheide in Land Brandeburg. Allo stesso tempo, nelle immediate vicinanze è in costruzione uno stabilimento per la produzione di celle di batterie. La società ha ricevuto l’avviso di approvazione per i due stabilimenti in data 4 marzo 2022 dall’autorità di omologazione, Landesamt für Umwelt (LfU)”, ha dichiarato il governo del Brandeburg. La prossima sfida di Tesla sarà aumentare la produzione il più rapidamente possibile, cosa che, come ammesso dallo stesso Musk in ottobre, richiederà più tempo rispetto alla costruzione della gigafactory. (Raffaele Rovati)

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