Dove fare turismo sostenibile in Italia: 5 mete da scoprire

Il turismo sostenibile è nato alla fine degli anni '80 quando il turismo di massa aveva oramai lasciato la sua impronta. Ma chi è il turista?

Il turismo sostenibile è nato alla fine degli anni ’80 quando il turismo di massa aveva oramai lasciato la sua impronta. Prima di fare chiarezza su cos’è il turismo sostenibile e perchè è relazionato al turismo di massa bisogna riflettere su un concetto fondamentale: chi è il turista.

In Italia si contano dai 55 ai 70 milioni di turisti all’anno considerando cittadini italiani e stranieri per lo più concentrati negli stessi periodi e negli stessi luoghi. Per avere un confronto numerico basti pensare che la popolazione italiana è di 60 milioni di persone!

Grazie agli enti e alle organizzazioni più sensibili al tema in Italia si è creata una rete di destinazioni protette e tutelate che consentono ai visitatori di conoscere nuovi posti senza danneggiarli (volontariamente o involontariamente).

Chi è l’Associazione Italiana per il Turismo Responsabile (AIRT)

Ci sono diversi enti che si occupano della gestione dei turisti per ridurre il loro impatto tra cui l’Associazione Italiana per il Turismo Responsabile (AITR). Quest’organizzazione non governativa è attiva dal 1998 quando è scoppiato il boom dei turisti all’inizio degli anni ’90 e iniziavano a intravedersi dei possibili scenari devastanti.

Il turista per definizione è nato proprio in quei tempi un po’ per alimentare il calderone del consumismo e un po’ per espandere l’economia di quei Paesi più isolati. Purtroppo il risultato è stato fatale sia dal punto di vista ambientale che sociale perchè le persone inizialmente non erano educate per essere turisti.

Alterazione degli ecosistemi, crescita della microcriminalità, droga e prostituzione minorile sono solo alcuni aspetti della coda del turismo di massa. Nel nostro Paese città come Venezia, Roma e Firenze sono state stravolte dalle migliaia di persone che le scelgono come mete “per vivere un’esperienza”.

Come facciamo quindi a sapere come organizzare un viaggio sostenibile? 

Leggi anche: Gampling, cos’è il fenomeno del campeggio di lusso e le regioni migliori dove farlo

Viaggiare in Italia con i tour operator certificati dall’AIRT

La prima opzione per organizzare un viaggio che sia sostenibile in Italia è fare affidamento all’AIRT che ha selezionato per molte città italiane dei tour operator certificati. Ecco 5 destinazioni possibili con i soci AIRT:

  • 1) Roma: socio AIRT incentrato sulla scoperta delle zone verdi e lavora a stretto contatto con le istituzioni scolastiche e realtà giovani come i campi estivi. L’obiettivo è di promuovere una maggiore consapevolezza del territorio e uscire dai luoghi comuni.
  • 2) Milano: in una città così dinamica nasce un tipo di turismo alternativo che si dirige non solo a chi vuole spostarsi e conoscere in autonomia ma anche alle scuole e alle imprese. Il viaggio infatti è visto come momento di apprendimento che punta anche al benessere del gruppo come famiglie e colleghi.
  • 3) Torino: il socio AIRT di Torino propone tour educativi sul cambiamento della città nell’era post industriale con trasporti a basso impatto ambientale. L’avvicinamento emozionale alla destinazione avviene solo se siamo consapevoli della sua storia.
  • 4) Firenze: altro socio che mira a ridurre l’impatto del turista con molte proposte per escursionisti e grandi camminatori. Infatti sono promotori del cosiddetto social trekking che consiste di rafforzare le relazioni di un piccolo gruppo di turisti promuovendo viaggi a piedi.
  • 5) Palermo: il tour operator socio che ha sede a Palermo ha una politica interna focalizzata nella lotta contro la mafia infatti propone viaggi studio, tour o anche consigli di viaggio in autonomia per scoprire quella che chiama la “Sicilia autentica”. 

Perchè è importante essere un turista sostenibile

Al giorno d’oggi non ci si può giocare la carta del “non lo sapevo” perchè sono oramai passati 30 anni da quando il turismo è diventato lo stile di vita di molti e continua ad essere lo sfizio e il piacere passeggero di alcuni. In entrambi i casi si possono provocare danni sia in modo consapevole che non.

Essere un turista sostenibile significa portare avanti quei valori positivi del turismo come la crescita personale, l’amore per la biodiversità, scambi culturali ed economici. Pensare che il turismo di massa e i suoi effetti negativi siano presenti solo nei Paesi in via di sviluppo è sbagliato.

Il turismo è una fonte di guadagno molto alta, per l’Italia rappresenta l’occupazioni del 15% degli italiani. 

Purtroppo non tutti hanno a cuore la conservazione di quello che stanno promuovendo anzi molte volte il turista è visto quasi come un burattino da direzionare a proprio piacimento sballottandolo da un punto all’altro selezionato come “foto da cartolina”.

È importante viaggiare senza alimentare le attività illegali della mafia che non sempre sono così evidenti per chi viene da fuori, senza alterare i mercati locali di alimenti, immobili e trasporti ma soprattutto senza annientare l’essere autentico delle piccole comunità.

Leggi anche: Cos’è il turismo sostenibile e come farlo attivamente

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
799FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche

Le migliori criptovalute AI su cui investire oggi

News Correlate