Nel cuore dell’Abruzzo c’è un luogo dove regna pace e natura: ecco qual è e come arrivare

Come arrivare a Piani di Pezza? Ecco tutto quello che c'è da sapere sul paradiso naturale che si trova nel cuore dell'Abruzzo.

Se siete alla ricerca di un luogo immerso nella natura, dove regna la pace e il silenzio, potete immergervi nel cuore dell’Abruzzo. Qui c’è Piani di Pezza, un posto che offre tante alternative, sia in estate che in inverno: dal semplice relax alle attività sportive. Vediamo come arrivare.

Piani di Pezza: come arrivare nel cuore dell’Abruzzo?

Immerso nel cuore del Parco Nazionale del Sirente–Velino e a soli 14 chilometri dalla stazione sciistica di Campo Felice, Piani di Pezza è una vera e propria oasi per gli amanti della natura. Altopiano glaciale e carsico-alluvionale, si trova in Abruzzo, nel comune di Rocca di Mezzo, in provincia dell’Aquila. Anche se il parco regionale abruzzese è un paradiso, qualcuno sta facendo di tutto per distruggerlo.

Dopo la legge regionale del 2021 che riduceva l’area protetta di circa 6400 ettari, fortunatamente bocciata dalla Corte Costituzionale del 2022, e altre scempiaggini (come i 5 km di strade sterrate aperti al traffic senza alcun tipo di limitazione), adesso si sta pensando di costruire uno Stadio del Fondo per lo sci nordico. Se il progetto dovesse essere approvato, sorgeranno strutture di servizio, parcheggi, impianto di innevamento artificiale e relativo invaso per accumulo dell’acqua. I lavori, iniziati verso la metà di luglio del 2023, sono stati fortunatamente interrotti pochi giorni dopo perché avviati prima del completamento della procedura di Valutazione di incidenza ambientale (Vinca).

Perfetta sia in inverno che in estate, Piani di Pezza consente di praticare diverse attività, come: sci di fondo, sci escursionismo, sci alpinismo, trekking, passeggiate a cavallo e in mountain bike. Non a caso, le strutture ricettive, i rifugi e i ristoranti sono aperti tutto l’anno. Sono molti i sentieri escursionistici che partono dalla Piana e offrono altrettanti spettacoli, quali: il fiume Aterno, le chiesette rurali e le torri di avvistamento.

Le escursioni, ovviamente, presentano difficoltà di percorso diverse. Il sentiero più battuto, perché adatto anche ai bambini, è quello che da Piani di Pezza raggiunge il Rifugio Sebastiani, a quota 2102 m. Il dislivello complessivo è pari a 634 m., mentre il tempo di percorrenza è di circa 3 ore e 30 minuti.

Dove si trovano i Piani di Pezza?

L’altopiano glaciale e carsico-alluvionale dei Piani di Pezza si estende per circa 5,5 km in lunghezza e 3 in larghezza ad una quota compresa tra i 1.400 e i 1.550 m all’interno del Parco Nazionale del Sirente–Velino. In provincia dell’Aquila, si raggiunge in auto da Rocca di Mezzo e da Rovere, percorrendo l’autostrada A24 in direzione della Strada Statale 696, fino allo sbocco Aielli-Celano. Da qui, in pochi minuti si arriva a Piani di Pezza, dove è possibile lasciare l’automobile e iniziare le escursioni.

In alternativa, l’altopiano glaciale e carsico-alluvionale si può raggiungere con gli autobus Arpa, che collegano L’Aquila, Avezzano e Sulmona con tutti i centri del Parco. Considerate che, arrivati in loco, ci sono 85 escursioni diverse tra cui scegliere, con difficoltà differenti. Gli itinerari sono tutti segnalati ed elencati anche sul sito web del Parco.

Come arrivare in cima al Corno Grande?

Tra le escursioni che prevedono partenza e ritorno dal parcheggio situato all’inizio della piana c’è quella che conduce al Grande Anello dei Piani di Pezza. Con un dislivello di 1030 m e 15,81 km di percorrenza, consente di toccare 5 cime che superano i 2000 metri. Durante il tragitto si passa per Rifugio Sebastiani, Costone, Costone Occidentale, Punta Trento e Punta Trieste, per poi fare ritorno a Capo di Pezza.

Volendo, questa escursione si può fare anche in due giorni, pernottando al Rifugio Sebastiani e toccando ben 10 cime sopra i 2000 metri. Il percorso, è bene sottolinearlo, è adatto soprattutto alle persone allenate. Si parte dai Piani in direzione est, seguendo le indicazioni per il rifugio. A metà strada circa si arriva nella Valle Cerchiata, dove un bivio propone di deviare verso Punta Trento o proseguire verso il rifugio ai piedi del Monte Costone. Dal rifugio si prosegue sul Monte Costone fino alla cima del Costone Occidentale, con vista sul Lago della Duchessa, poi si prosegue verso la cima del Campitello per poi tornare al rifugio per la notte.

Il giorno seguente, si torna al bivio della Valle Cerchiata e si va verso Punta Trieste. Si raggiungeranno diverse cime, come Costa Stellata e Cerasa, ma bisognerà prestare grande attenzione al ghiaccio presente sul sentiero, spesso anche in estate.

Fabrizia Volponi
Fabrizia Volponi
Copywriter, classe 1985. Laureata in Scienze Storiche presso l'Università La Sapienza di Roma, con una seconda laurea in Scienze Religiose alla Pontificia Università Lateranense, ho una passione per la scrittura e la lettura. Ideatrice di un blog dedicato ai libri, il mio motto è πάντα ῥεῖ, tutto scorre.
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