Borse: possibili ancora rialzi? Petrolio ed Eur/Usd buy?

Le Borse sono in territori inesplorati e quindi è inutile fare riferimento a delle resistenze.

Di seguito riportiamo l’intervista a Davide Biocchi, professional trader, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse.

L’euro-dollaro ha reagito dopo aver avvicinato la soglia di 1,07. Quali le attese nel breve?

La storia dell’euro-dollaro mi sembra abbastanza netta e chiara. Abbiamo Giappone e Regno Unito in recessione, la Germania è molto vicina, mentre gli Stati Uniti sono forti.

Questo ci dice che il dollaro è espressione in questo momento di un’economia più forte dell’altra e se la congiuntura statunitense è più forte delle altre, la FED potrebbe tenere i tassi alti più a lungo della BCE.

Le aspettative di un taglio dei tassi negli Stati Uniti si spostano sempre più in là, tanto che da marzo si è passati a giugno.

L’Europa, da parte sua, quanto potrà resistere senza abbassare i tassi se l’economia va in difficoltà?

Euro-Dollaro: quali scenari ora?

Prima si pensava che la BCE si sarebbe mossa a ruota della Fed, oggi si inizia a scontare che potrebbe agire prima e questo comporta che il dollaro si rafforza sull’euro.

Uno dei fattori che determinano i movimenti delle coppie valutarie è il differenziali dei tassi.

La forza del dollaro dovrebbe permanere, ma pian piano le aspettative potrebbero comportare delle correzioni.

Per l’euro-dollaro segnalo un primo supporto a 1,0740 che non è un livello banale e che potrebbe funzionare come livello di supporto.

In caso di rottura al ribasso di area 1,074 si guarderà a quota 1,05/1,045, ma non è da escludere che possa esserci ora un po’ di rimbalzo verso 1,08 prima e poi in direzione di 1,097 e di 1,1070.

La view sull’oro

Cosa può dirci in merito al recente andamento dell’oro e quali i possibili scenari nel breve?

Proprio per via del fatto che si è posposto il momento in cui si aspetta il primo taglio dei tassi in USA, i rendimenti sono tornati a salire, con il decennale statunitense salito subito dal 4,2% al 4,3%.

L’oro è penalizzato perché non ha cedole ed essendo un’alternativa ai bond, più il rendimento di questi sale e più il gold è sfavorito.

Teoricamente l’oro dovrebbe essere penalizzato, ma di fatto non lo è perché consolida sopra i 2.000 dollari e questo perché ci sono acquisti da parte delle Banche Centrali.

Ciò perché di valute ne stampi quante ne vuoi, ma non è così per l’oro, quindi in questo momento si compra il gold che si rivela un asset interessante, anche perché di fatto non scende di prezzo.

Non è lo stato di bene rifugio che tiene le quotazioni dell’oro tra i 2.000 e i 2.100 dollari, quando il fatto che è l’unico asset trusted nel mondo delle valute.

Il fatto che l’oro non scenda neanche con un dollaro forte è indubbiamente un segnale molto rilevante.

Se il gold dovesse superare i 2.100 dollari, potrebbe accelerare al rialzo in maniera incredibile.

L’analisi del petrolio

Il petrolio sembra faticare ad allungare il passo verso gli 80 dollari al barile. Qual è la sua view su questo asset?

Il petrolio come altre commodity, in questo momento soffre perché la Cina non reclama materie prime per produrre.

Il prezzo dell’oro nero però sale per via di due fattori: l’intervento dell’Opec che ha tagliato in maniera decisa la produzione e la crisi in Medio Oriente.

Ora il petrolio rimane in trading range e per avere sviluppi verso l’alto dovrà superare quota 80 dollari per salire fino a 83 dollari, ma in questo momento non vedo pulsioni particolari che dovrebbero spingere i corsi fin lì, fatte salve politiche dell’Opec.

Come si muoveranno le Borse?

Le Borse continuano a viaggiare sui massimi. La tendenza in atto è destinata a proseguire?

Lo slittamento in avanti del primo taglio dei tassi per via di un’economia forte negli Stati Uniti, giustifica pienamente un rialzo dell’azionario.

Il problema è che a furia di trovare elementi che giustificano ciò, le Borse ora si trovano sui massimi e ciò non ha alcun senso.

Basti pensare che la Germania è la prossima a conclamare la recessione, dopo il Giappone che è già in fase recessiva, ma il Nikkei è sui massimi storici.

Nel mondo finanziario è stata immessa una quantità industriale di liquidità, ma siccome i bond sono stati compressi fino a rendimento zero, la liquidità in eccesso è finita anche sull’azionario e non è mai stata drenata via in maniera decisa.

Finchè questa liquidità rimane nell’alveo della finanza, le Banche centrali la controllano in maniera artificiale e siccome le azioni sono un bene finito, si crea inflazione finanziaria.

La mia idea è che i prezzi attuali siano folli, ma siccome c’è denaro e c’è un ottimismo diffuso, gli indici azionari possono continuare a salire.

Un operatore però dovrebbe usare la prudenza di capire che ci sarà un giorno in cui arriverà un ribasso improvviso anche pesante.

Le Borse sono in territori inesplorati e quindi è inutile fare riferimento a delle resistenze, ma parliamo di una propensione all’acquisto alimentata da un’euforia che in questo momento sta prendendo tutto e tutti e che non fa considerare i pericoli che di fatto ci sono.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
782FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate