I consigli di investimento di Warren Buffett: 3 regole d’oro per guadagnare

Warren Buffett, soprannominato l'Oracolo di Omaha è considerato il più importante investitore di sempre, ecco i suoi consigli per gli investimenti

Investire in borsa in modo sicuro non è facile, e una delle regole della finanza e che non esistono investimenti sicuri al 100%, esiste però la possibilità di operare con metodo effettuando analisi e valutazioni tali da massimizzare i profitti e minimizzare i rischi.

Il metodo utilizzato da Warren Buffett, probabilmente il più grande investitore di sempre, si fonda su alcune regole fondamentali per la valutazione di un azienda in cui investire. Grazie a queste regole Warren Buffett è diventato uno degli uomini più ricchi al mondo e si è conquistato il titolo di Oracolo di Omaha.

Chi è Warren Buffett

Per chi si interessa di economia e finanza, Warren Buffett non ha bisogno di presentazioni, è probabilmente l’investitore più importante e famoso di tutti i tempi, dall’incredibile capacità di analisi nel prevedere l’evoluzione dei mercati e della borsa, non a caso è soprannominato l’Oracolo di Omaha.

Se esiste qualcuno in grado di prevedere il futuro, questo è sicuramente Warren Buffett, e la sua capacità deriva non da capacità magiche, ma da un profondo spirito di analisi e da alcune regole d’oro che l’imprenditore statunitense segue da tutta la vita.

Nato Warren Edward Buffet nel 1930, Warren Buffett inizia la propria avventura imprenditoriale nel 1962 all’età di 32 anni quando acquista, per circa 7,5$ l’una, azioni di un azienda tessile di Omaha chiamata Berkshire Hathaway.

L’azienda era sull’orlo del fallimento e Buffett, insieme ai propri soci, decide di trasformarla e riorganizzarla, rendendola il cardine del proprio impero finanziario e, dopo appena 3 anni, con la Berkshire Hathaway inizia ad ad acquistare altre aziende, in settori diversi, rendendo così l’ex azienda tessile, una società di investimenti che negli anni successivi avrebbe acquisito quote significative di aziende come Apple, Bank of America, Cocacola e Chevron, rendendo Warren Buffet uno dei 10 uomini più ricchi al mondo, con un patrimonio stimato da Forbes di circa 116 miliardi di dollari.

Le regole d’oro di Warren Buffett: i migliori consigli per gli investitori

La fortuna di Warren Buffet come anticipato, non deriva da capacità mistiche, ma dalla sua incredibile capacità di analizzare il mercato e l’economia globale, questa capacità deriva da alcune regole che l’imprenditore statunitense segue fin dai primi anni 60 e fa sì che anche i suoi oltre 383000 collaboratori rispettino tali regole.

  1. 1.

    I manager devono aver gestito razionalmente i soldi degli azionisti

  2. 2.

    L’impresa deve aver veramente aumentato nel tempo i guadagni dei suoi azionisti

  3. 3.

    Al momento dell’acquisto, la quotazione deve essere almeno il 25% inferiore al valore intrinseco

  4. 4.

    I manager devono essere in grado di convertire le vendite in profitti

  5. 5.

    L’impresa deve aver evitato l’eccesso di debiti

  6. 6.

    L’impresa deve aver performato in maniera consistente

  7. 7.

    I manager devono avere veramente aumentato il valore per gli azionisti

Guardando a queste regole si può facilmente osservare che si tratta non tanto di di regole d’acquisto quanto più di regole di valutazione.

Per l’imprenditore numero 1 al mondo è fondamentale effettuare una buona valutazione delle aziende su cui si intende investire e perché la valutazione produca risultati positivi, è importante prestare attenzione sia allo stato di salute dell’impresa che alle capacità dei sui manager.

La regola “one dollar for one dollar”

Delle sette regole sopracitate, alcune sono più importanti di altre, ma tutte sono fondamentali per poter investire con successo. La regola numero sette ad esempio è nota anche come “one dollar for one dollar” ed è una famosa regola del mondo finanziario.

Ogni anno le aziende, attraverso il proprio bilancio, decidono quanta parte dell’utile netto verrà trattenuta dall’azienda e quanta parte verrà invece distribuito agli azionisti, sotto forma di dividendi.

La quota trattenuta dall’azienda è quella più “importante” per un imprenditore, perché da essa dipende, in larga parte il futuro dell’azienda stessa. Se infatti questa quota è impegnata bene, allora il mercato premierà quella scelta, facendo aumentare il valore del titolo.

La regola one dollar for one dollar vuole che, per ogni dollaro trattenuto dall’azienda, venga creato almeno un dollaro di capitalizzazione. Se questa condizione è soddisfatta allora si ha la conferma che i manager sono stati in grado di aumentare realmente il valore del titolo e di conseguenza è potenzialmente una buona azienda in cui investire.

Margine di sicurezza del 25%

Altra regola estremamente importante è la numero tre, ovvero acquistare quando la quotazione è almeno il 25% inferiore al valore intrinseco.

Questa regola è estremamente importante per via di due fattori, il primo, l’impossibilità di prevedere con assoluta certezza il futuro di un titolo, la seconda è la difficoltà nel quantificare il valore reale di un azienda per via delle costanti oscillazioni del mercato.

Per queste ragioni Warren Buffett consiglia di mantenere un margine di sicurezza del 25% in modo che il rischio di errori di stima venga ridotto al minimo.

Se si commette un errore di valutazione con una stima in eccesso del 10%, grazie al margine del 25%, si avrà comunque un ritorno adeguato, se la stima sarà esatta o errata in difetto, il ritorno sarà significativo.

Evitare debiti in eccesso

Nella valutazione di un azienda su cui investire, il suo stato di salute è fondamentale, bisogna pertanto evitare di investire in aziende che abbiano contratto debiti eccessivi.

Il debito, non è sempre un qualcosa di negativo, molte aziende miliardarie ad esempio sono fortemente indebitate, tuttavia si tratta di un debito inferiore alle proprie capacità di cassa che può essere facilmente liquidato.

Buffett ritiene che un buon business debba avere la capacità di guadagnare senza sfruttare la leva del debito. Ovvero, l’indebitamento di un azienda deve rimanere al di sotto di un certo limite di sicurezza in rapporto al cash flow generato.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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