ETF: le 5 materie prime che ti faranno guadagnare di più!

ETF: le 5 materie prime che ti faranno guadagnare di più! Come sfruttare, a proprio vantaggio, il vertiginoso aumento del costo delle materie prime.

Da giorni, se non settimane, sentiamo parlare di aumenti vertiginosi del costo delle materie prime. Dell’aumento del costo dell’energia ce n’eravamo già accorti nei mesi scorsi, quando le bollette sono arrivate con evidenti rincari. In merito al corso dei prezzi del petrolio, basta guardare i prezzi dei carburanti praticati dai vari gestori per rendersi conto di quanto la situazione sia difficile (per le nostre tasche).

Alcuni dati fanno riflettere. Prendiamo spunto da una analisi effettuata dal Centro Studi di Assolombarda:

“Con l’inizio del conflitto armato, considerato l’importanza della Russia come fornitore globale di risorse naturali, si assiste a un nuovo shock nei prezzi medi sia delle materie prime energetiche (tra il 24 febbraio e il 9 marzo rispetto alle settimane precedenti di febbraio gas +106%, petrolio +22%), sia delle non-energetiche, in particolare del frumento (+48%), del mais (+16%), del legno (+21%) e di alcuni metalli (tra questi, nichel +40%, acciaio +17%, alluminio +15%)”.

Le speranze in merito all’esito favorevole del vertice diplomativo svoltosi in Turchia tra le forze diplomatiche russe ed ucraine sono andate a morire e, l’ipotesi di un conflitto che possa durare a lungo, sta generando estremo nervosismo sui mercati. In questa fase, come riporta il sito tg.la7.it:

“Tutti i beni rifugio, oro in testa, volano, mentre il prezzo del gas resta calmo, ma sempre alto, intorno ai 150 euro al megawattora”.

Prezzi alle stelle, borse sull’ottovolante, mercato obbligazionario instabile: solo brutte notizie per i nostri risparmi?

ETF: cosa sono e a cosa servono

Qualsiasi vicenda, anche la più negativa, può avere qualche risvolto positivo. Quindi, anche la situazione che stiamo vivendo, se da un punto di vista economico (senza trascurare ovviamente l’impatto umanitario e sociale) è foriera di momenti di tensione e drammaticità, se la guardiamo da un altro punto di vista, possiamo comprendere come, si possa anche guadagnare da questa congiuntura. In che modo?

Avete mai sentito parlare degli ETF? Di che cosa si tratta? Scopriamolo insieme, prendendo a prestito la definizione che ci fornisce il sito borsaitaliana.it:

Gli ETF (acronimo di Exchange Traded Funds) sono fondi i SICAV a basse commmisisoni di gestione negoziati in Borsa come le normali azioni. Si caratterizzano per il fatto di avere come unico obiettivo quello di replicare fedelmente l’andamento e quindi il rendimento di indici azionari, obbligazionari o di materie prime”.

Ecco, è proprio sulle ultime due parole che voglio porre l’attenzione: “materie prime”. Quindi, tramite questi strumenti finanziari (ovvero gli ETF) si può investire in questo settore. Vi solletica nulla, l’idea?

ETF: come investire in ETF

Dopo aver appurato che l’opzione “ETF” possa essere di nostro interesse, dobbiamo capirne il funzionamento e, soprattutto, come si può investire, all’atto pratico, utilizzando questi strumenti finanziari. Come già ricordato in precedenza, questi titoli hanno come obiettivo quello di replicare l’indice di riferimento, utilizzando una gestione passiva. Cosa significa?

Ci viene in ausilio il sito money.it, in tal senso:

“La sigla ETF – che sta per Exchange Traded Fund – è sempre più utilizzata e si rivolge ad una particolare categoria di fondi comuni di investimento gestiti in modo passivo, ovvero senza un gestore umano a decidere modalità e proporzione dell’investimento”.

Da un lato, ci pensa il gestore a creare un paniere di titoli, o, nel nostro caso, un insieme di materie prime. Nel momento in cui acquistiamo un ETF, acquistiamo il pacchetto completo, ovvero senza possibilità di avere voce in capitolo. Ecco perchè occorre andare alla ricerca di quegli strumenti che si adattino più o meno perfettamente a quelle che sono le nostre esigenze di investimento. 

A livello pratico, è sufficiente detenere un deposito titoli presso qualsiasi banca per poter investire direttamente in questi strumenti finanziari.

ETF: quali sono le materie prime e quali i migliori ETF

Prima di scegliere l’ETF più consono alle nostre esigenze, dobbiamo comprendere come ragiona il mercato degli Exchange Traded Fund, ovvero come vengono raggruppate le materie prime stesse.

Ci agevola, in tal senso il sito migliorietf.it:

“Le materie prime, chiamate anche con il termine commodities, cono dei materiali grezzi che si trovano in natura sotto varie forme e si possono suddividere, semplificando, in cinque sottocategorie, ovvero: energia (gas naturalee petrolio), metalli, a loro volta suddivisi in metalli preziosi (oro, argento, platino e palladio) metalli industriali (rame, zinco, rodio, nichel e alluminio), alimentari, suddivisi ancora per prodotti da agricoltura (grano, mais, soia, zuxxhero, cacao e caffè) e prodotti da allevamento (per esempio carne di maiale)”.

Questa distinzione è importante perchè ci serve da base per capire su quali ETF andare a concentrare le nostre attenzioni, ribadendo sempre un concetto già espresso in precedenza: acquistando un Exchange Traded Fund si acquista un pacchetto già preconfezionato, senza possibilità di scelta ulteriore al suo interno.

ETF: i vantaggi dell’investimento

Quali sono i vantaggi dell’investire sul mercato tramite ETF?

Innanzitutto la diversificazione del proprio portafoglio, specie in contesti economici come quello attuale, caratterizzati da una forte volatilità e tensioni. Mentre le borse scendono, i prezzi delle commodities vanno alle stelle: ecco che quindi, avere una percentuale dei propri risparmi investita in ETF sulle commodities, può aiutarvi a bilanciare il portafoglio e a sfruttare l’andamento positivo delle materie prime. 

Si chiama correlazione inversa: quando le borse imboccano la strada dell’ottovolante e le obbligazioni perdono valore, di norma, il prezzo delle materie prime aumenta.

Oltre ad una diversificazione di settore, si può raggiungere anche l’obiettivo di una diversificazione valutaria, specie se si acquistano ETF in valuta diversa dall’Euro. Ovviamente, questa tipologia di investimento, può generare effetti sia positivi che negativi, in base alla variazione del tassi di cambio.

Inoltre, investire sulle commodities, può rivelarsi una buona strategia in periodi di inflazione crescente, come quello che stiamo vivendo. Ci si mette così al riparo dall’aumento dei prezzi.

ETF: quali le possibili controindicazioni

Ovviamente, ci sono anche possibili implicazioni negative, come in qualsiasi tipologia di investimento. Giova sempre ricordare che il rischio zero è ormai una utopia e che, ogni volta che indirizziamo i nostri risparmi verso una qualsiasi tipologia di mercato, andiamo incontro ad un rischio in conto capitale.

Una delle principali controindicazioni dell’investire in materie prime è data dalla estrema sensibilità della quotazioni agli eventi esterni, come dimostra quando sta accadendo in questi giorni con il conflitto tra Russia e Ucraina. Questa estrema volatilità, può determinare oscillazioni fortemente positive ma anche negative (ad esempio in caso di siccità, eventi avversi, etc).

Oltre alla domanda di materie prime, in grado di far variare il prezzo, ci sono altre variabili alle quali la quotazione è particolarmente sensibile: costi di trasporto, stoccaggio e logistica possono infatti influenzare il costo finale in maniera importante.

Infine, come già ricordato precedentemente, il tasso di cambio può generare rischi di perdite, specie quello relativo al rapporto col dollaro americano.

Si tratta quindi di tante variabili da tenere in considerazione al fine di investire in modo consapevole.

ETF: 5 materie prime su cui investire

Su quali materie prime orientare quindi i propri risparmi? Quali possono essere le cinque materie prime in grado di dare soddisfazioni, in termini di rendimento, al nostro portafoglio finanziario?

In primis, sicuramente l’oro, da sempre bene rifugio e in auge in periodi di fluttuazioni dei corsi azionari come il periodo che stiamo vivendo. In tempi bui, dove le certezze vengono meno, l’oro non delude mai. Quindi, senza dover andare a comprare un lingotto da mettere in cassaforte o nell’armadio, si può tranquillamente ricorrere agli ETF.

Il gas, è un’altra materia prima che, stante la situazione geo politica attuale, si presenta come foriero di interessanti guadagni per le tasche degli investitori (oltrechè portatore di bollette da incubo per il consumatore finale).

Il petrolio, per i motivi già evidenziati in precedenza, può regalare belle soddisfazioni. Certo, molte meno quando vi recate alla pompa di benzina per fare il pieno alla vostra auto.

Il litio, la cui domanda da parte del mercato è in forte crescita, potrebbe essere un’altra delle materie prime su cui puntare la propria attenzione. Insomma, un occhio di riguardo, non guasterebbe.

Da tenere in considerazione anche le cosiddette materie prime agricole, utili al soddisfacimento dei fabbisogno alimentare di una popolazione mondiale costantemente in crescita.

ETF: pacchetti all inclusive

Dopo aver visto quali potrebbero essere le materie prime sulle quali potrebbe valere la pena investire, occorre ricordare alcuni concetto basilari.

Innanzitutto, si deve sempre vedere l’investimento in ETF come un tassello all’interno di una pianificazione finanziaria nell’ambito di una corretta e variegata diversificazione finanziaria. Ergo, va attentamente valutata la percentuale dei propri risparmi da dedicare a questa tipologia di investimento, magari prendendo in considerazione anche la possibilità di effettuare dei piani di accumulo.

Come già detto in precedenza, gli ETF sono costituiti da pacchetti già precostituiti, che investono in mix e panieri di titoli diversificati per settori. Quindi, all’interno degli Exchange Traded Fund, va attentamente osservata la composizione dell’investimento e la ripartizione dello stesso tra le varie commodities. Da rimarcare inoltre la valuta dell’investimento: se si tratta di moneta diversa dall’euro, occorre anche considerare il rischio/beneficio valutario.

Sicuramente si tratta di uno strumento utile che può dare ottimi risultati: a patto di, come si suol dire sempre, maneggiare con cura.

Nulla si improvvisa. Informarsi, cercare, documentarsi e valutare prima di acquistare un ETF piuttosto che un altro. Sono sempre i piccoli dettagli a fare la differenza.

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