ISEE corrente: novità 2022 e come richiederlo su INPS online

ISEE corrente, le novità del 2022: chi può richiederlo e quali documenti servono? Quando scade? Ecco come fare per effettuare l'attestazione Inps.

L’ISEE è un documento fondamentale per l’accesso alle agevolazioni economiche, ai bonus previsti dal governo e ai sussidi mensili destinati ai nuclei familiari a basso reddito.

Per il 2022 inoltre è di estrema importanza questa attestazione, soprattutto per l’ottenimento del nuovo assegno unico che può già essere richiesto da tutti i genitori che abbiano figli a carico con età compresa tra 0 e 21 anni.

Per questo motivo già a partire dai primi giorni di gennaio 2022 si è verificato un notevole incremento nelle domande per l’ottenimento dell’attestazione presso INPS sia per le domande online che per quelle effettuate tramite CAF e patronati.

L’attestazione della DSU ordinaria è basata sui dati dei redditi relativi ai due anni precedenti, per questo spesso non corrisponde esattamente alla situazione più attuale del nucleo familiare. Esistono però differenti tipologie di ISEE, una tra le più utilizzate soprattutto negli ultimi due anni è appunto quello che va a a certificare il reddito dell’ultimo periodo, detto ISEE corrente. Chiamato così perchè va a prendere in esame un periodo compreso tra un anno e i due mesi precedenti.

Considerando anche le eventuali perdite o riduzioni di patrimoni ed entrate monetarie familiari che dovessero risultare ridotte rispetto a quanto attestato nell’ISEE ordinario.

Questo certificato è valido a tutti gli effetti per la richiesta di bonus e sussidi destinati ai soggetti a basso reddito e con difficoltà economiche e va a sostituire, quello ordinario già attestato, andando così spesso a permettere di poter rientrare nella soglia dei requisiti per l’ottenimento di diverse agevolazioni economiche. Vediamo quindi come funziona, quando bisogna richiederlo, quali documenti servono, e cosa cambia con i nuovi moduli 2022.

Come funziona l’ISEE corrente

Per chi ha subìto notevoli variazioni patrimoniali o interruzioni di rapporti di lavoro recenti c’è la possibilità di richiedere l’ISEE corrente che nella maggior parte dei casi, va ad abbassare la soglia del reddito già attestato precedentemente.

L’ISEE non è basato unicamente sulle autodichiarazioni delle quali il titolare che compila il modulo si fa carico della veridicità, ma prevede anche documenti attestanti i valori economici effettivi, andando a recuperare dati presenti negli archivi di agenzia delle entrate, nelle certificazioni uniche da lavoro e dai dati bancari e catastali di tutti i componenti della famiglia.

Ovviamente vanno dichiarate anche le informazioni anagrafiche compresi i codici fiscali di ogni soggetto. L’insieme di tutte queste informazioni si chiama DSU o Dichiarazione sostitutiva unica, nella quale vanno inseriti i redditi di tutti i componenti del nucleo familiare e conviventi nella stessa abitazione di residenza.

L’ISEE corrente, a differenza di quello ordinario può essere utilizzato per certificare i redditi più recenti. Perchè la DSU ordinaria 2022 si basa su entrate e patrimoni dell’anno 2020.

Quindi questo potrebbe non fotografare l’esatta realtà del momento, soprattutto in un periodo come questo di grandi cambiamenti e perdita di certezze lavorative, quando la situazione economica familiare può purtroppo subire cambiamenti improvvisi.

Si deve essere verificata la perdita di reddito di almeno il 25% o sospensione di una entrata fissa come ad esempio lo stipendio, con il licenziamento o fine di un contratto a termine o il completamento di un sussidio come l’indennità di disoccupazione Naspi o Dis-Coll.

Per l’anno 2022 i moduli sono cambiati e sostituiranno i precedenti, in quanto sono state modificate anche alcune regole in merito alla riduzione dei beni mobiliari. Vediamo tutte le novità.

ISEE corrente: le novità 2022

Nel 2022 alcune novità sono state introdotte in merito al calcolo dell’ISEE corrente. Principalmente sono cambiati i moduli per la richiesta e la sottoscrizione del certificato, che sostituiscono i precedenti a partire da settembre 2021. In più ci sono anche variazioni in merito al meccanismo di calcolo.

In particolare a partire dal 1 aprile 2022, sarà possibile certificare anche la variazione della componente patrimoniale.

Questo può verificarsi ad esempio quando viene venduto un immobile e pertanto non c’è più la proprietà o quando un deposito in conto corrente diminuisce e quindi cambia sostanzialmente la cifra da dichiarare. Anche se il patrimonio si è ridotto di solo il 20% può essere dichiarato nell’ISEE corrente aggiornando solo la parte patrimoniale. Mentre fino al 31 marzo di ogni anno sarà possibile aggiornare il reddito in caso di variazioni delle attività lavorative.

Importante da ricordare che nel caso si usufruisca già di una prestazione assistenziale, o sussidio come ad esempio il reddito di cittadinanza con ISEE ordinario, nel momento in cui verrà inviato quello corrente l’INPS effettuerà un ricalcolo di quanto spetta mensilmente, entro 30 giorni a partire dalla data di attestazione.

Quali documenti servono per l’ISEE corrente?

Per la richiesta dell’ISEE corrente, che sia presso un ufficio del caf o direttamente online dopo aver attestato quello ordinario su INPS, non cambiano le tipologie di documenti che bisogna tenere a portata di mano, da inserire nel modulo di certificazione. Per attestare la situazione economica recente in caso di perdita del lavoro avvenuta negli ultimi 12 mesi, ma anche negli ultimi due nel caso di un precedente contratto a tempo indeterminato, bisogna allegare alla richiesta di ISEE corrente INPS la lettera di licenziamento.

Nel caso di chiusura recente di una attività autonoma la prova della cessazione, o la chiusura della partita iva. Nel caso di una variazione di orario o interruzione dell’attività lavorativa come trasformazione del contratto a tempo parziale o cassa integrazione ovviamente bisogna presentare i documenti che provano queste variazioni.

Necessario anche munirsi di tutti i redditi dell’ultimo anno per poter effettuare il calcolo, compresa la somma di eventuali bonus e trattamenti percepiti da INPS.

L’INPS in tutti questi casi andrà a verificare la perdita del reddito che dovrà essere almeno del 25% in meno rispetto all’ISEE ordinario prima di poter procedere all’attestazione di quello corrente. La verifica ricordiamo che avviene in tempi abbastanza brevi, nella maggior parte dei casi si può ottenere il certificato da INPS in due tre giorni.

La consegna avverrà tramite posta elettronica certificata PEC, email, quando si richiede online o tramite comunicazione dell’ente intermediario che ha inviato tutti i documenti all’INPS.

ISEE corrente basso: quali bonus si possono richiedere?

L’ISEE corrente può essere richiesto da tutti i nuclei familiari, precisamente come abbiamo visto da coloro che hanno subìto un cambiamento o una perdita rispetto a quanto attestato nella precedente DSU, di almeno il 25% inferiore rispetto al precedente.

Pertanto, avendo valore legale perfettamente equivalente all’ISEE ordinario, questo certificato può essere presentato per attestare un reddito più basso ed avere diritto a ricevere tutte le agevolazioni ed i bonus previsti dal governo in maniera maggiorata o a raggiungere i requisiti previsti quando precedentemente nell’ISEE ordinario la cifra risultava troppo elevata.

Ovviamente bisognerà tenere conto, per ogni agevolazione che si intende richiedere qual è la soglia prevista e quali altre condizioni sono richieste per la domanda.

In generale l’ISEE corrente, soprattutto negli ultimi due anni, è stato utilizzato ampiamente per l’ottenimento del reddito di cittadinanza, per il REM reddito di emergenza e per i bonus istituiti per chi ha figli da 0 a 3 anni, come ad esempio il bonus bebè e quello per l’asilo nido.

Da quest’anno in particolare in questi ultimi giorni di febbraio potrà essere utilizzato per l’attestazione del reddito utile alla richiesta dell’assegno unico universale che verrà erogato a partire da marzo a tutte le famiglie con figli a carico perchè gli importi varieranno proprio in base all’ISEE familiare.

Non dimentichiamo anche il nuovo bonus sociale che permette di ottenere uno sconto in automatico sulle bollette dell’energia elettrica, del gas e del servizio idrico, anche questo stabilito in base all’ISEE familiare ordinario o corrente.

ISEE corrente 2022: le scadenze INPS

L’ISEE corrente INPS ha differenti scadenze rispetto all’ordinario. In particolare due distinte date: una a seconda della prima data di attestazione e cioè a 6 mesi dalla prima certificazione, in caso di variazioni reddituali. Mentre per chi dichiara solo la parte patrimoniale, l’ISEE corrente scadrà il 31 dicembre 2022.

In ogni caso il 1 gennaio 2023 si dovrà procedere con una nuova attestazione ordinaria, di conseguenza scadranno anche tutte le altre tipologie di ISEE presentate nel 2022.

Quindi questo significa che può scadere anche due o tre volte nel corso dell’anno. La legge impone di aggiornare i redditi familiari obbligatoriamente entro due mesi da ogni variazione che possa far aumentare la soglia già attestata.

Ad esempio quando si trova lavoro, si avvia un’attività o per una vincita che comporti l’aumento della componente patrimoniale. Questo è importante da ricordare, in quanto, tutte le omissioni vengono considerate reato soprattutto con denuncia penale quando il soggetto percepisce trattamenti economici da INPS grazie ad un ISEE considerato non più veritiero.

Come fare l’ISEE corrente online sul sito INPS

Veniamo quindi, a come effettuare l’ISEE corrente ed attestarlo correttamente sul sito INPS, operazione che può essere fatta tranquillamente online da tutti coloro che abbiano già un ISEE ordinario presente e non scaduto ed in possesso delle credenziali SPID.

Importante però da ricordare che se il certificato ordinario 2022 si è fatto attestare tramite CAF o commercialista, sarà lo stesso ente a dover provvedere con l’elaborazione di quello corrente.

Mentre tutti coloro che hanno effettuato la DSU precompilata sul sito INPS possono procedere con l’attestazione corrente tenendo a portata di mano i documenti che abbiamo elencato. Andando a consultare il proprio certificato ordinario e cliccando su “calcola ISEE corrente”.

Una volta inseriti tutti i dati, occorrerà caricare alcuni documenti a prova della riduzione di reddito. Entro qualche giorno si avrà l’attestazione ISEE corrente pronta per essere utilizzata online o da stampare per la richiesta di tutte le agevolazioni previste.

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