Bollo auto, arriva la batosta di febbraio con multe salate!

Bollo auto, la batosta di febbraio 2022 è ormai in arrivo: si prevedono multe colpiranno chi non ha pagato la tassa entro il 31/01! Scopri qui i dettagli.

Bollo auto, la batosta di febbraio 2022 è ormai in arrivo: si prevedono multe salatissime, che colpiranno chi non ha pagato la tassa automobilistica per tempo.

Chi possiede un veicolo lo sa bene: il bollo auto è una tassa molto odiata, forse quella che gli italiani odiano (ed evadono!) più di tutte.

Durante i primi tempi della pandemia di Covid-19, per fortuna, abbiamo potuto contare su temporanee sospensioni della tassa automobilistica, in quanto molte Regioni italiane hanno deciso di sospendere i pagamenti per concedere agli italiani un po’ di respiro.

Ma, ora che le cose stanno tornando alla normalità, purtroppo, il bollo auto si deve pagare, non ci sono scappatoie.

A meno di rientrare negli specifici casi in cui è prevista l’esenzione, la tassa va pagata.

Ed è proprio per questo che sta per arrivare la stangata, che colpirà tutti coloro che non hanno pagato per tempo il bollo auto.

Cerchiamo di capire cosa sta per accadere.

Bollo auto: la scadenza era a gennaio

Molti automobilisti ne saranno già pienamente consapevoli: per coloro i quali la scadenza dalla tassa era fissata al 31 dicembre 2021, il termine ultimo per il pagamento del bollo auto era il 31 gennaio 2022.

Questo perché la tassa automobilistica va saldata entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello della scadenza.

Purtroppo, erano in molti gli automobilisti italiani che avevano sperato in ulteriori proroghe della sospensione dei pagamenti relativi al tributo in questione.

Proroghe che, con la Legge di Bilancio 2022, non sono affatto arrivate. Dunque, non possiamo far altro che riprendere a pagare il bollo auto regolarmente.

Sfortunatamente, per coloro che hanno deciso di tentare la sorte e di non pagare il bollo auto entro la data di scadenza prevista, dal corrente mese di febbraio 2022 inizieranno i primi problemi: sono infatti previste salatissime penali in caso di mancato pagamento.

Stesso discorso anche per coloro che non hanno deciso arbitrariamente di non pagare, ma che magari hanno inconsapevolmente dimenticato la data di scadenza del bollo auto.

Anche in questo caso, ci si troverà a dover far fronte a delle sanzioni.

Bollo auto e sanzioni di febbraio: cosa succede ora

Dato che la proroga delle eventuali scadenze del bollo auto era prevista solo fino al 31 dicembre 2021 e che si ha, di norma, un mese di tempo per mettersi in regola, è quindi ovvio che gli automobilisti che non hanno pagato si trovano adesso in condizione di essere sanzionati.

Le sanzioni previste, ovviamente, variano in base al tempo di ritardo accumulato.

Nel caso in cui si voglia provvedere a regolarizzare i pagamenti, c’è comunque una procedura, chiamata ravvedimento operoso, che consente all’automobilista di pagare il bollo auto con una maggiorazione.

In base al ritardo del pagamento, la maggiorazione è destinata a crescere, rendendo la tassa automobilistica più cara.

Ma si tratta dell’unico metodo attualmente disponibile per sanare la propria posizione e non incorrere in sanzioni ancora più elevate (o peggio ancora, nel fermo amministrativo del veicolo).

Bollo auto e sanzioni di febbraio: il ravvedimento operoso

Le sanzioni sono già scattate a partire dal 1° febbraio, dato che il termine ultimo per rimettersi in pari col bollo auto era per l’appunto il 31 di gennaio.

Ma l’automobilista che vorrà rimettersi in pari potrà ancora farlo, come dicevamo, grazie al ravvedimento operoso.

In questo modo, si potranno evitare le batoste e le salatissime multe previste in caso di mancato pagamento del bollo auto.

Analizziamo dunque insieme la procedura.

Innanzitutto, bisogna sottolineare un dettaglio di fondamentale importanza: il ravvedimento operoso può essere avviato senza che l’interessato abbia ricevuto avvisi di recupero crediti dagli enti preposti.

Infatti, il ravvedimento operoso viene avviato dal cittadino in condizione di morosità, in maniera del tutto spontanea.

La multa da pagare, o meglio la mora che il cittadino dovrà saldare, insieme all’importo del bollo auto, dipende dal numero dei giorni di ritardo.

Infatti, per i primi quattordici giorni, sarà possibile pagare l’1% dell’imposta per i giorni di avvenuto ritardo.

Dal quindicesimo giorno, la percentuale da considerare sale all’1,5%. Se i giorni di ritardo cumulati vanno dai 31 ai 90, la percentuale sale all’1,65%. Dopo il novantesimo giorno, invece, si dovrà pagare una mora pari al 3,75% del bollo auto dovuto, oltre che il bollo auto stesso.

Esistono anche due tipo di ravvedimento, ossia quello lungo e lunghissimo, pensati per chi ha ritardato il pagamento per un anno o due. 

Nel caso di ritardo che va da uno a due anni, la percentuale da considerare è il 4,286%; superati i due anni, si dovrà pagare il 5% in più.

Vanno poi aggiunti alla mora anche tutti gli interessi legali, che sono totalmente a carico dell’automobilista.

Insomma, più giorni di ritardo si accumulano, più la procedura diventa salata.

Bollo auto: come e dove pagare il ravvedimento operoso

Analizziamo adesso la procedura da seguire qualora ci si voglia mettere in pari col bollo auto, pagando quanto dovuto e la sanzione prevista dal ravvedimento operoso.

L’automobilista che voglia fruire del ravvedimento operoso potrà farlo sfruttando vari modelli, da presentare all’Agenzia delle Entrate: innanzitutto, il modello F24, ma anche l’F24 Elide (con elementi identificativi) ed il modello F23.

Si tratta, insomma, delle medesime procedure utilizzare, per quanto riguarda il ravvedimento operoso, anche per rimettersi in pari nel caso di mancato pagamento di altri tributi.

Nel caso del modello F24, ricordiamo ai lettori che è possibile sfruttare i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate per inviarlo o, in alternativa, consegnarlo presso gli uffici territoriali riscossione o presso gli uffici postali, brevi manu e in formato cartaceo.

Bollo auto e sanzioni di febbraio: non speriamo nella prescrizione!

Purtroppo, ci sono ancora moltissimi automobilisti che non provvedono al ravvedimento operoso, nella speranza di ottenere la prescrizione del bollo auto dopo aver atteso per tre anni.

Infatti, secondo la normativa, passati tre anni dalla scadenza del bollo auto, nel caso non si ricevano comunicazioni di nessun genere il bollo cade in prescrizione.

Solo in questo caso non dovrà essere più pagato, ed il proprietario del veicolo non dovrà ricorrere al provvedimento operoso.

Tuttavia, quella della prescrizione è una situazione che avviene molto raramente, e comporta tra l’altro tantissimi rischi che vanno considerati.

Innanzitutto, se il Fisco dovesse inviare un qualsiasi tipo di notifica relativa al bollo auto, si azzererebbe il tempo ed il conteggio dei tre anni dovrebbe ricominciare da capo: già solo questo dovrebbe scoraggiare gli automobilisti dal provare a sperare nella prescrizione.

Il Fisco stesso potrebbe poi avviare nel frattempo altri tipi di provvedimenti nei confronti del mancato pagatore del bollo auto.

Bollo auto e sanzioni di febbraio: il fermo amministrativo

Tra i vari provvedimenti avviati dal Fisco c’è quello del fermo amministrativo, che comporta il conseguente blocco del veicolo interessato, che non potrà circolare fino al pagamento del bollo auto.

Infatti, di un veicolo posto sotto fermo amministrativo possiamo sfortunatamente farcene ben poco: non potrà essere venduto, rottamato e non si potrà utilizzare per la circolazione.

In questo caso, l’automobilista dovrà provvedere al pagamento del bollo auto e delle sanzioni previste: solo così il PRA rimuoverà il fermo amministrativo ed il veicolo potrà nuovamente essere utilizzato per circolare normalmente su strada.

Alessia Seminara
Alessia Seminara
Copywriter, classe 1991. Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
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