Dybala chiede alla Juve un risarcimento da 54 milioni di euro: ecco i motivi

Paulo Dybala è pronto a chiedere alla Juve un corposo risarcimento pari a 54 milioni di euro. Ecco le motivazioni e se potrà davvero riceverlo.

Paulo Dybala vuole andare fino in fondo ed è pronto a chiedere alla Juve un risarcimento pari a 54 milioni di euro. Una cifra importante che i bianconeri potrebbero dover sborsare per chiudere la faccenda. Ecco le motivazioni che stanno spingendo la Joya ad agire in questo modo.

Dybala chiede alla Juve un risarcimento da 54 milioni di euro

Paulo Dybala e la Juventus, un amore che sembrava destinato a non finire mai. Invece, come nelle più classiche delle telenovela, il loro rapporto si è interrotto lasciando cicatrici e ferite che non si sono ancora chiuse.

Da essere considerato il giocatore di punta, il più amato, l’idolo dei tifosi a non trovare l’accordo sul rinnovo, con la conseguente partenza con destinazione Roma. La Joya non ha ancora accettato quanto accaduto anche perché le modalità non gli sono piaciute affatto.

Da un parte il mancato rinnovo, dall’altra la manovra stipendi per i quali la Juventus è indagata e dalla quale il giocatore argentino starebbe ancora aspettando il compenso dovuto. Fattori determinanti che s’intersecano e che ora spingono Dybala a chiedere un risarcimento salatissimo, pari a 54 milioni di euro.

La situazione rimane molto tesa e difficilmente si risolverà molto in fretta, soprattutto se la società bianconera non dovesse versare i tre milioni di euro che spettano al giocatore. La scadenza è fissata entro aprile.

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Perché Dybala vuole il risarcimento

Dybala e la Juve sono distanti l’uno dall’altra dopo tanto tempo, nel quale si sono reciprocamente regalati molte gioie. Ora però il tempo dell’amore è finito ed è giunto quello dei conti, e il giocatore argentino pretende un risarcimento da 54 milioni di euro. Da dove deriva questa cifra?

In sostanza, Dybala sostiene di aver subito danni dal mancato rinnovo, soprattutto in termini economici. La cifra rappresenterebbe la differenza tra il rinnovo, basato su cinque anni di lunghezza, con la Juve e il contratto di tre anni firmato con la Roma.

Con la Juventus avrebbe dovuto percepire 69.652.000 euro lordi, mentre con la Roma la cifra sarà pari a 20.155.000 lordi, segnando così una differenza pari a 49 milioni e 497 mila euro.

A questo si devono poi aggiungere i tre milioni di euro e più di stipendio che Dybala attende dal periodo Covid, e per i quali è già stato ascoltato dagli inquirenti.

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Non è stato Dybala a richiederlo

A rivelare i dettagli di questa vicenda è stato Luca Ferrari, legale del giocatore che ha già parlato con il pm e con il procuratore aggiunto lo scorso 28 febbraio. Ha rivelato questo e molto altro senza dimenticarsi alcuni dettagli molto importanti.

Una delle cose più interessanti che ha dichiarato è che la richiesta di risarcimento alla Juve non sarebbe partita da Dybala, ma dal suo entourage che comprende anche l’agente e la madre.

È poi sempre Ferrari a dichiarare che c’è tutta l’intenzione di andare fino in fondo, sia per il risarcimento per il mancato rinnovo, sia per il mancato pagamento degli arretrati se questi non venissero assolti entro aprile.

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“Io non sapevo che non fosse mai stato depositato”

A tenere banco c’è sempre la manovra stipendi attraverso la quale, nel periodo Covid, Dybala avrebbe accettato una riduzione del compenso a patto che poi sarebbe stato reintegrato successivamente.

Il contratto integrativo non fu mai depositato in Lega, a contrario di quello della riduzione, e su questo argomento Ferrari ha dichiarato:

“Io non sapevo che non fosse mai stato depositato. Sapevo che stavano negoziando il rinnovo e che la negoziazione era iniziata a luglio. Quindi ero tranquillo che l’integrazione sarebbe confluita nel nuovo contratto”.

Il legale si era premurato che in qualunque caso il giocatore avrebbe dovuto ricevere l’integrazione, anche in caso di trasferimento e non solo. Anche in caso di morte “l’integrazione sarebbe andata agli eredi”.

Questo e molto altro sarebbe stato contenuto nelle scritture private, pattuite tra il club e proprio il legale del giocatore. La situazione rimane molto tesa, le prossime settimane saranno decisive.

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Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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