Mutuo, come scegliere il più conveniente nel 2023 e orientarsi tra tasso fisso e variabile

Nel 2023 non è facile orientarsi tra i vari tassi d'interesse, ma se fai attenzione a questi particolari potrai trovare un mutuo molto conveniente.

Oggi non è affatto facile trovare un mutuo che ci permetta di risparmiare qualcosa a fine anno. A causa dei continui aumenti dei tassi d’interesse da parte della BCE, mutui e finanziamenti stanno diventando sempre più onerosi, anche per chi lo richiede a tasso fisso.

Solo negli ultimi sei mesi la BCE ha aumentato di 300 punti i tassi d’interesse, mandando Euribor e Eurirs alle stelle, e con essi tutti i tassi bancari nazionali.

Per fortuna non mancano le opportunità e i trucchi per poter scegliere anche nel 2023 un mutuo conveniente. Anche perché non sempre basta solo orientarsi tra tasso fisso e variabile.

Mutuo, come scegliere il più conveniente nel 2023 e orientarsi tra tasso fisso e variabile

Per scegliere un mutuo conveniente nel 2023 ci sono cinque regole da seguire quando si è in sede di valutazione, così eviterai di dover cambiare il mutuo, perdendoci un sacco di soldi. Le regole sono:

  • scegliere lo spread migliore;

  • valutare il TAEG;

  • valutare la convenienza dei prodotti misti;

  • informarsi sulle agevolazioni;

  • evitare nuovi finanziamenti.

Nel caso dello spread, ovvero il costo effettivo per la concessione del mutuo, conviene scegliere uno molto basso, così da avere interessi bassi per tutta la rateizzazione del mutuo.

Il vantaggio dello spread basso è che esso rimane uguale anche nel caso della surroga, ma ha lo svantaggio che concorre al peso del tasso d’interesse applicato al mutuo, pertanto se Euribor o Eurirs sono alti, lo spread diventa irrilevante.

Per quanto riguarda il TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale, si può sempre confrontare in sede di mutuo quale sia quello più conveniente, così pagherai meno i costi di tutte le spese, come quelle  accessorie, di perizia e d’istruttoria, tutte previste per la sottoscrizione del mutuo.

Tale tasso può venire proposto come tasso d’ingresso (promozionale), ma l’essenziale è che sia un tasso a regime e quindi valido per tutta la durata del mutuo.

Attenzione al caso dei prodotti misti, cioè offerte in cui si mischiano tassi fissi a variabili a seconda della situazione, come accade col mutuo variabile con Cap, il cui tasso d’interesse aumenta fino ad un certo limite, o col mutuo a tasso misto. Entrambi possono prevedere costi maggiori per il mutuo, dovuti alla loro copertura aggiuntiva.

Conviene sempre controllare se ci sono agevolazioni prima casa che si possono richiedere, o detrazioni IRPEF che si possono valutare, come quelli sugli interessi passivi, del 19% su un importo massimo di 4.000 euro.

Inoltre, presentarsi in sede di mutuo con un finanziamento in corso potrebbe diventare penalizzante, perché la Banda dovrà comunque valutare la situazione reddituale del richiedente, per assicurarsi che il cliente sia in grado di sostenere l’impegno economico.

Che tipo di mutuo conviene fare oggi

Davanti ai trucchi trattati precedentemente, il mutuo migliore da fare oggi è uno che abbia il massimo della convenienza in fatto di tassi, costi e promozioni. Nel nostro caso, il mutuo dovrà avere:

  • uno spread basso,

  • un TAEG promozionale disponibile anche come tasso a regime,

  • un prodotto misto (mutuo a tasso misto, variabile con CAP…) con costi contenuti,

  • accesso ad una serie di agevolazioni fiscali e creditizie,

  • nessun finanziamento in essere.

Non sarà facile avere tutti questi benefit in un colpo solo, specie nel caso del TAEG o dei costi di servizio in generale. Di contro le agevolazioni creditizie, come il bonus prima casa under 36, è stato prorogato anche quest’anno.

Leggi anche: Bonus prima casa under 36, proroga al 30 giugno 2023 delle domande. Ecco cosa cambia

Quale banca ha il tasso più basso per il mutuo

Ad oggi per fortuna non sono poche le banche che possono garantire un tasso d’interesse basso, soprattutto per chi chiede un mutuo a tasso variabile. Ovviamente tutto dipende anche dalla cifra richiesta, e anche dalla tipologia stessa del mutuo.

Supponendo un mutuo per l’acquisto della prima casa, con importo a 50.000 euro e una durata contrattuale di vent’anni, le banche che hanno il tasso più basso sono:

  • ING DIRECT, con Mutuo Arancio Acquisto,

  • BNL, con Mutuo QuasiFisso,

  • Credem, con Mutuo Con Garanzia Prima Casa.

Con Mutuo Arancio Acquisto, hai un tasso variabile del 3,10%, con spread al 0,55%, TAEG al 3,40%, costo finale di 67.255 euro e rata mensile di 276,53 euro.

Con Mutuo Quasi Fisso, hai un tasso variabile del 3,80%, con spread all’1,90%, TAEG al 3,80%, costo finale di 72.296 euro e rata mensile di 277,11 euro.

Con Mutuo Con Garanzia Prima Casa, hai un tasso variabile del 3%, con spread al 1,02%, TAEG al 3,62%, costo finale di 66.575 euro e rata mensile di 277,40 euro.

Ricordiamo che la rata mensile non dovrà superare il 30-35% del proprio reddito mensile, reddito per il quale non verranno presi in considerazione entrate derivanti da canoni di locazione non registrati e i contratti di lavoro atipici.

Leggi anche: Mutuo, come passare dal tasso variabile al fisso: tutto quello che c’è da sapere

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