Elezioni Politiche 2022 dalla A alla Z: ecco tutto l’alfabeto della campagna elettorale

Elezioni Politiche 2022 dalla A alla Z: ecco tutto l'alfabeto della campagna elettorale

Siamo già proiettati sulle Elezioni Politiche di domenica 25 settembre. Vediamo in questo articolo dalla A alla Z tutto l’alfabeto della campagna elettorale.

Elezioni Politiche 2022, l’alfabeto della campagna elettorale: dalla A di Azione alla F di Fratelli d’Italia

A come Azione.

Il partito di Carlo Calenda è stato al centro della ribalta di queste settimane di campagna elettorale. Prima accordo con Letta, poi alle intese del Pd anche con Sinistra Italiana e Verdi ha strappato. C’è chi dice per calcolo elettorale. Da vedere quanto del consenso che gli attribuivano i sondaggi gli avrà eroso questo balletto. E anche il fatto di avere perso Più Europa.

B come Berlusconi.

Ennesima campagna elettorale per l’ex premier che vede di nuovo la possibilità di un ruolo di rilievo per Forza Italia al Governo. I sondaggi non sono più quelli di una volta per il partito ma il centrodestra sta volando e le difficoltà nell’altro lato del campo consentono di coltivare speranze importanti. Berlusconi ha detto di non ambire al ruolo di Presidente del Senato. Che la sua ambizione possa essere quella di candidarsi alla presidenza della Repubblica un giorno che verrà approvata la riforma che porta all’elezione diretta del Capo dello Stato tanto caldeggiata dal centrodestra?

C come Conte.

Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha avviato le turbolenze che hanno dato il via alla caduta del Governo Draghi. La non fiducia all’esecutivo sul Decreto Aiuti ha creato una situazione che poi forse è sfuggita di mano a Conte stesso che sperava di potere smarcarsi dal Governo ma con l’esecutivo che comunque arrivava a scadenza naturale della legislatura. Per scelta del Partito Democratico che ha interrotto ogni rapporto con i pentastellati si ritrova in una corsa del tutto solitaria. Da valutare dal 33% del 2018 quale sarà la percentuale del Movimento ora.

D come Di Maio.

Dopo Conte arriva Di Maio. La sua uscita dal Movimento 5 Stelle di qualche settimana fa nel nome di Draghi e della difesa dell’esecutivo è stata poi seguita da altre vicende che hanno portato alla fine del Governo Draghi in maniera anticipata. Ora ha fondato Impegno Civico con Bruno Tabacci e ha fatto la scelta di campo del centrosinistra. Di Maio, ora che non c’è più Calenda in coalizione, con ogni probabilità correrà in un collegio uninominale. Da valutare la portata del consenso che raccoglierà il suo ”impegno civico”.

E come elezioni e come estate.

E’ praticamente un inedito il voto in una domenica di fine estate di settembre. Molti sondaggisti sostengono che la vera campagna elettorale avverrà nelle tre settimane di settembre perchè di solito gli italiani non hanno molta passione per la politica in generale e in agosto ancora meno. Potrebbe essere una variabile sull’esito elettorale questo fattore.

F come Fratelli d’Italia.

E’ il primo partito in quasi ogni sondaggio. C’è Fratelli d’Italia e c’è il Partito Democratico. Fratelli d’Italia ha fatto una scelta controcorrente al momento della nascita del Governo Draghi. Scegliendo di rimanere all’opposizione e non andando al Governo, ha potuto intercettare i voti dei delusi del Governo di quasi unità nazionale. E soprattutto ha raccolto i voti di tanti leghisti delusi.

Elezioni Politiche 2022, l’alfabeto della campagna elettorale: dalla G di Grillo alla L di Letta

G come Grillo.

Fondatore del Movimento 5 Stelle, in questa campagna elettorale è intervenuto in maniera importante. Ha duramente criticato chi è uscito dal Movimento. Ha ammesso degli errori ma ha anche evidenziato ancora una volta quanto il Movimento a suo avviso sia diverso da tutti gli altri confermando il divieto di deroga al doppio mandato per tanti parlamentari che non saranno ricandidati. Da valutare il consenso che questa corsa in solitaria porterà.

H come hit.

Quale sarà la hit dell’estate? Botta e risposta nei giorni scorsi tra Giorgia intesa come Todrani e Meloni. Giorgia aveva pubblicato una foto ”Anche io sono Giorgia ma non rompo i c. a nessuno”. Giorgia Meloni ha replicato dicendo di trovare Giorgia una cantante straordinaria. Sarà sua e di Fratelli d’Italia la hit dell’estate?

I come inflazione.

Sarà uno dei veri primi temi da affrontare per il nuovo Governo. Il costo della vita è alle stelle. Si preannuncia un autunno caldo. Se le elezioni confermeranno cosa dicono i sondaggi, il Governo di centrodestra avrà subito situazioni calde da affrontare.

L come Letta.

Enrico Letta segretario del Partito Democratico ha tentato di fare una coalizione larga. Anche se con qualche paletto. Più larga possibile anche con Sinistra Italiana e Verdi e Azione. Poi Calenda ha deciso di non andare avanti nell’alleanza. La partita era numericamente difficile già in partenza. Gli servirà, almeno per limitare i danni, un’ampia partecipazione dello storico elettorato di riferimento del partito. Una vittoria del Pd e del centrosinistra in questo momento sembra essere qualcosa di numericamente molto complesso.

Elezioni Politiche 2022, l’alfabeto della campagna elettorale: dalla M di Meloni alla Q di Quirinale

M come Meloni.

In una politica italiana che brucia leader in continuazione, i numeri sembrano dimostrare che questo è il suo giro. Sondaggi per il suo partito tra il 23% e il 25%. Intenzione confermata anche in questi giorni di ambire a Palazzo Chigi. Se gli italiani come sembra in questo momento daranno fiducia a Fratelli d’Italia e al centrodestra sarà lei a succedere a Draghi. E sarebbe il primo premier donna della storia. 

N  come nostalgia.

Ci sono alcuni partiti che non riescono davvero a capacitarsi di come Draghi non sia più premier. “Una figura autorevole di spessore internazionale messa a casa in questa maniera”. E’ la teoria con diverse sfumature di Enrico Letta, Matteo Renzi e Carlo Calenda. Nostalgia. E, sotto sotto, tutti hanno l’obiettivo di impedire la vittoria di Salvini e Meloni per riproporre larghe intese e il nome di Draghi a Mattarella.

O come opposizione.

Per paradosso l’unico partito che è stato all’opposizione del Governo Draghi dovrebbe essere quello di maggioranza relativa nella prossima legislatura. A guidare la maggioranza dell’eventuale Governo di centrodestra. 

P come partecipazione.

E’ veramente l’incognita di queste elezioni. Il grado di affezione verso la politica e i politici in Italia è ai minimi storici. L’astensionismo sarà molto elevato. C’è timore in tutti i partiti. La politica anche in questo inizio di campagna elettorale non ha fatto molto per fare riavvicinare i cittadini.

Q come Quirinale.

Sergio Mattarella monitora la situazione. A gennaio aveva espresso chiaramente l’intenzione di volersi fare da parte. Il Parlamento non è riuscito ad accordarsi su un nome alternativo. Poi la crisi del Governo Draghi che lui aveva tanto voluto. Mattarella osserva in silenzio ma il suo volto al momento della caduta del Governo Draghi era eloquente.

Elezioni Politiche 2022, l’alfabeto della campagna elettorale: dalla R di Renzi alla Z di Zaia

R come Renzi.

Anche chi non lo ama non può non ammettere che è un abile stratega in Parlamento. Protagonista del passaggio da Conte al governo Draghi ora non si è fatto incastrare nelle vicende tra Letta e gli alleati o potenziali alleati. Impegnato a non fare vincere la destra, chiede voti per impedire alla Meloni di andare a Palazzo Chigi e riproporre Draghi. Quanti ne riceverà?

S come Salvini.

La Lega ha pagato un prezzo altissimo alla partecipazione al Governo Draghi. Una assunzione di responsabilità che ha portato ad un calo dei consensi con molti elettori che si sono spostati verso Fratelli d’Italia. Ora Salvini ha la possibilità di andare ad occupare di nuovo un ruolo per lui cruciale al Ministero dell’Interno. O un ruolo di coordinamento di primo piano in seno all’esecutivo.

T come Tajani.

Il coordinatore nazionale di Forza Italia dovrebbe essere indicato per un ministero di forte peso da parte di Silvio Berlusconi. Si parla con insistenza del Ministero degli Esteri ma un ruolo nel prossimo esecutivo per il numero 2 di Forza Italia sembra pressochè certo.

U come uomini.

La presenza femminile in politica è sempre molto bassa. Gli uomini sono sempre la maggioranza. Ma mai come in questa occasione il nostro paese potrebbe avere una prima volta storica con una donna chiamata a guidare l’esecutivo.

V come Vittoria.

Gli analisti osservano la situazione. Ci sarà una netta vittoria del centrodestra con maggioranza solida sia alla Camera che al Senato? O i numeri reali saranno diversi dai sondaggi attuali e ci sarà spazio per mediazioni, altri Governi di larghe intese in caso di esito “ballerino”?

Z come Zaia.

Presidente della Regione Veneto, uomo forte, fortissimo del Carroccio in Veneto e non solo. Risorsa nazionale per la Lega. Rimarrà alla presidenza della Regione Veneto come sembra probabile o ci sarà per lui anche un ruolo nazionale?

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