L’INPS manda a casa le maestre d’infanzia a 61 e 63 anni con questa pensione anticipata 

Quando può andare in pensione un insegnante di scuola dell'infanzia? Quanto prende di pensione un insegnante 2023?

Quando può andare in pensione un insegnante di scuola dell’infanzia? Quale pensione spetta alle maestre impiegate nella scuola d’infanzia? Quando possono andare in pensione le maestre? C’è chi ottiene un assegno fino a 1.500 euro mensili, con una tipologia di prepensionamento in scadenza il 31 dicembre 2022. 

Non tutte le mastre sanno che è possibile collocarsi in quiescenza con un numero di contributi di almeno 36 anni. Non solo. Esistono delle condizioni che permettono di presentare la domanda per la pensione al raggiungimento dei 61 a 63 anni di età. 

Sul fronte previdenziale l’aspetto più significativo lo troviamo nella misura anticipata Ape sociale, ovvero nel quadro dei lavoratori impiegati nell’attività usuranti. Non tutti sanno che, l’INPS ammette per le maestre impiegate nelle scuole d’infanzia l’accesso a un canale di pensionamento molto più flessibile e anticipato, rispetto agli insegnati o lavoratori appartenenti ad altre categorie.

In sostanza, si tratta di richiedere l’applicazione di particolari norme, la cui attivazione permette alle maestre d’infanzia di anticipare l’uscita dal lavoro.  

Una breve guida alle varie formula di misura di pensionamento anticipata. Ti spiegheremo, quando e come le maestre impiegate nel settore dell’infanzia possono collocarsi in quiescenza, prima delle colleghe insegnati. 

In Pensione a 61 anni per le maestre d’infanzia: requisiti e domanda INPS

Come spiegato anche da Businessonline.it, le maestre impiegate nel comparto scolastico dell’infanzia possono sfruttare varie possibilità per anticipare l’uscita dal lavoro e godersi finalmente un nuovo percorso di vita, ovvero la merita pensione.

Si tratta, della possibilità di non aspettare il perfezionamento dei requisiti ordinari di un trattamento economico previdenziale.

In altre parole, le maestre della scuola dell’infanzia non devono necessariamente aspettare i 67 anni di età, quindi, non sono necessari neanche 20 anni di contributi, perché la pensione di vecchiaia non è il trattamento previdenziale diretto a loro o, almeno, non in questo contesto. 

Esistono delle condizioni che permettono alle maestre impiegate nel settore dell’infanzia di collocarsi in quiescenza al perfezionamento di 61 anni e sette mesi (requisito anagrafico), in presenza di un numero soddisfacente di contribuzione pari a 35 anni. 

Tuttavia, c’è anche il discorso previdenziale Ape sociale da valutare attentamente. Però, non può essere esteso a tutte le maestre o insegnanti.

Infatti, l’uscita anticipata dal lavoro è valevole per le maestre impiegate negli asili, nessuna buona notizia per le altre insegnanti. Vengono escluse da questo contesto le maestre o insegnanti appartenenti al comparto di scuola elementare. E, ancora, non rientrano neanche le maestre o insegnanti appartenenti al comporto di scuola secondaria di 1° e 2° grado. 

Oltre tutto va detto che, si tratta di una possibilità sfruttabile anche dai collaboratori scolastici appartenenti alla scuola primaria. 

Buone notizie per le maestre vanno a casa con l’Ape sociale 

Non tutti sono a conoscenza delle nuove e buone notizie legate all’introduzione della Legge di Bilancio, sostanzialmente parliamo di aggiusti apportati alla misura anticipata Ape sociale, ovvero l’anticipo pensionistico garantito dallo Stato italiano per diverse categorie di tutela.

Le modifiche apportate alla misura hanno permesso a diverse categorie di lavoratori, tra cui le maestre e collaboratori scolastici della prima infanzia di rientrare in un contesto di prepensionamento abbastanza vantaggioso. 

In buona sostanza, le maestre dell’infanzia potranno lasciare la cattedra a 63 anni di età, se possiedono sulle spalle un’anzianità di servizio (intesa in termini contributivi) pari a 30-36 anni di versamenti e accrediti.

Cosa spetta alle maestre dell’asilo che lasciano la scuola? In un contesto di prepensionamento, se rientrano nella casistica dei lavoratori usuranti possono ricevere un assegno non più alto di 1. 500 euro (lordi) per un netto complessivo di 1.150 euro mensili erogati per un anno. 

Quali requisiti devono possedere le maestre d’infanzia per accedere al prepensionamento

 La corresponsione dell’anticipo pensionistico Ape sociale è strettamente legata all’appartenenza della categoria di lavoratori usuranti. Una categoria ampliata dalla Legge di Bilancio, ecco perché ad oggi le maestre dell’infanzia e nido possono richiedere l’accesso a questa modalità di prepensionamento. 

Tuttavia, il beneficio economico viene rilasciato in presenza di diverse condizioni, tra cui:

  • aver raggiunto un’età anagrafica minima di 63 anni;
  • aver perfezionato un montante contributivo di 36 anni;
  • aver esercitato la professione di maestra d’infanzia da un periodo temporale minimo di sei anni in modo stabile e continuo. 

Come e dove presentare la domanda per la pensione anticipata? Ecco cosa devono fare le maestre d’infanzia 

Per la richiesta per il trattamento economico previdenziale deve essere inoltrato all’INPS il modello AP 116, oltre che la certificazione da cui emerge l’attività lavorativa usurante. 

Per la misura Ape sociale resta attiva l’ultima data tardiva di presentazione delle richieste fissata per il 30 novembre 2022. 

Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate