25 e 26 aprile si va a scuola? Ecco quali istituti faranno il ponte

Il 25 e 26 aprile si va a scuola? Di Regione in Regione le cose cambiano: ecco quali istituti faranno il ponte e quali, invece, rimarranno aperti in attesa del ponte del 1 maggio.

Il 25 e 26 aprile si va a scuola oppure no? Con l’avvicinarsi del 25 aprile molti studenti si pongono l’annosa domanda: “Quest’anno si farà ponte?“. Se infatti in tutta Italia giovedì 25 aprile è festa, le cose cambiano per la giornata di venerdì 26, in quanto non tutti gli istituti faranno il ponte. Ecco quali Regioni hanno aderito.

25 e 26 aprile si va a scuola? Ecco quali Regioni faranno ponte

Gli studenti di tutti i gradi non vedono l’ora che arrivi l’attesissimo weekend lungo di aprile. D’altronde, quale migliore occasione per staccare due giorni dalla routine scolastica? La scelta più logica sarebbe quella di concedere il 26 a tutti gli alunni, eppure non tutti gli istituti hanno scelto di dire sì al ponte della Festa della liberazione. Tra le Regioni italiane che hanno scelto di fare ponte venerdì 26 e sabato 27 aprile 2024 vi sono:

  • Calabria
  • Campania
  • Marche
  • Piemonte
  • Valle d’Aosta
  • Veneto

Nella Provincia di Bolzano, invece, la campanella non suonerà solamente il 25 e 26 aprile, con gli istituti aperti di sabato che vedranno lo svolgersi del regolare corso delle lezioni. Altre scuole, di altre Regioni, non hanno ancora preso la decisione finale, anche se molti istituti hanno preferito optare per il ponte dell’1 maggio, chiudendo le scuole da lunedì 29 aprile. Come di consueto, spetta all’istituto stesso decidere come suddividere i giorni di vacanza nel corso dell’anno scolastico.

Cosa si festeggia il 25 aprile

Il 25 aprile è una data molto importate per la storia della Repubblica italiana. La ricorrenza da festeggiare è la liberazione della nostra Nazione dal nazifascismo, la fine dell’occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista.

Il primo a proporre la data del 25 aprile come festa nazionale fu Alcide De Gasperi, primo presidente del Consiglio dei Ministri, nel 1946.

A pochi mesi dal referendum che segnerà la nascita della Repubblica italiana, il Re Umberto II, luogotenente del Regno d’Italia, emanò un decreto legislativo luogotenenziale che recitava:

“A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale“.

Il regio decreto era valido solo per l’anno 1946 e allora, per rendere il 25 aprile una ricorrenza annuale, è stato necessario promulgare la legge 260/1949. Tale norma disciplina le ricorrenze festive nella nostra Nazione e tra queste vi è la data del 25 aprile che prende il nome di anniversario della liberazione.

Leggi anche: Dal nord al sud, ecco dove andare in Italia per godersi il ponte del 25 aprile

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