Cosa si festeggia il 25 aprile e come mai è una data così importante da essere segnata in rosso sul calendario? Le radici di questa festa nazionale affondano nella Seconda guerra mondiale e, in particolare, nel momento in cui la Resistenza partigiana pose fine all’occupazione di fascisti e nazisti sul territorio.
Conoscere perché si celebra la Festa della Liberazione serve a comprendere le fondamenta culturali del nostro Paese e a prendere coscienza dell'improtanza della democrazia.
Da qualche anno, la lotta partigiana italiana è diventata famosa anche all'estero grazie al successo della canzone “Bella ciao” - simbolo del 25 aprile - intonata nella seire TV “La Casa di carta” e dalle popolazioni oppresse di tutto il mondo.
Ecco come si festeggia, le celebrazioni più importanti e le curiosità che sicuramente non conosci!
Cosa si festeggia il 25 aprile e cosa è successo nel 1945
Il 25 aprile di ogni anno è un giorno festivo, non si lavora e non si va a scuola. Si festeggia la Festa della Liberazione dell'Italia dopo la Seconda guerra mondiale e la fine della dittatura fascista di Benito Mussolini.
Per celebrare questa data importantissima ogni città organizza manifestazioni, parate, cortei e concerti commemorativi.
La celebrazione più importante e ufficiale si svolge a Roma con la deposizione della corona d'alloro dinanzi al milite ignoto da parte del Presidente della Repubblica.
Sempre in questa data, le frecce tricolore sorvolano la Capitale e sono visibili anche nelle città vicine.
Fu il Presidente del Consiglio Alcide de Gasperi a proporre la data ad Umberto II, che la ufficializzò il 22 aprile 1946 con queste parole:
“A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarata festa nazionale.”
Qualche anno dopo - precisamente il 27 maggio 1949 - il 25 aprile venne inserito nell'elenco delle feste nazionali per il suo valore storico e culturale.
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Cosa vuol dire Festa delle Liberazione
Festa della Liberazione da chi e perché? Il motivo è che in questa data, nel 1945, ci fu la definitiva resa dalle forze nazifasciste da Milano, una delle città più colpite dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale.
Dunque, in maniera simbolica, la liberazione di Milano segnò la liberazione dell’Italia intera.
L’insurrezione meneghina contro i presidi fascisti e tedeschi fu la miccia per velocizzare il processo di liberazione a catena a Bologna, Genova, Venezia e, a seguire, nelle città del centro e del sud Italia.
Tale data segna convenzionalmente l'inizio del processo di democratizzazione del Paese, culminato il 2 giugno 1946 con l’indizione del referendum che segnò la nascita della Repubblica Italiana.
Curiosità sul 25 aprile
Le curiosità intorno a questa celebrazione sono tante, molte delle quali già note come i motivi dietro la scelta della data, convenzionale e simbolica.
Ma in pochi sanno che, anche prima della fine della guerra, il 25 aprile era già considerato un giorno di festa.
Infatti veniva celebrata la nascita di Guglielmo Marconi, inventore della radio senza fili, festività istituita nel 1938 dal re Vittorio Emanuele III di Savoia.
Un altro aspetto poco noto riguarda la canzone simbolo della Festa della Liberazione e cioè “Bella ciao”.
Questo pezzo ha avuto un successo planetario negli ultimi tempi grazie alla serie Netflix “La Casa di carta” ed è diventato un inno di pace e lotta contro le dittature in tutto il mondo. Invece i partigiani italiani consideravano come “canzone ufficiale” il testo di Felice Cascioni “Fischia il Vento”, di stampo marcatamente comunista.
Soltanto negli anni successivi si preferì “Bella ciao” con l’intenzione di eliminare ogni riferimento a partiti politici e fazioni. Sull'origine della canzone non si hanno molte certezze; probabilmente era un canto popolare intonato dalle mondine della pianura padana.
Dove si festeggia il 25 aprile nel mondo
Sapevi che il 25 aprile non si festeggia soltanto in Italia ma anche in diversi Paesi europei ed extraeuropei?
Ad esempio in Portogallo si celebra l'anniversario della “Rivoluzione dei garofani” che pose fine al regime del dittatore Antonio Salazar, durato quasi cinquant’anni.
Festa nazionale anche in Australia, Isole Cook, Niue, Samoa e Tonga, dove in questa data vengono ricordati i caduti australiani e neozelandesi in tutte le guerre. La data è puramente simbolica ma molto sentita da tutta la popolazione.
Anche nelle lontane isole Fær Øer, appartenenti alla Danimarca, il 25 aprile rappresenta una data patriottica: infatti si celebra la bandiera nazionale. Per gli abitanti delle 18 isole che formano l’arcipelago è un anniversario molto importante perché ricorda l’affrancamento dall'occupazione inglese in seguito al riconoscimento della bandiera nel 1940.
Caso strano quello dell'Etiopia, anche qui si festeggia la fine dell'occupazione straniera gli oppressori, però, erano gli italiani. Quindi mentre noi festeggiamo la liberazione dalle truppe tedesche e fasciste, nella stessa data nella Repubblica Federale d'Etiopia si ricorda la fine dell’invasione italiana.
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