Reddito di emergenza anche nel 2022: 3 previsioni di legge!

Il reddito di emergenza, stando alle varie voci di corridoio, potrebbe essere valido anche per il 2022. I motivi? Vediamoli insieme.

Il reddito di emergenza, come da tradizione, ha sempre avuto una folta platea di beneficiari a suo seguito. Questo, in quanto è un sostegno economico i cui requisiti sono particolarmente vantaggiosi per un buon numero di categorie di persone. Tuttavia, spesso e volentieri si è parlato tanto di eventuali interruzioni del servizio.

E questo, tra l’altro, è uno scenario che si ripercuote tutt’ora su vari fronti. La maggior parte dei siti autorevoli di questo settore, evidenziano infatti come per il momento non sia arrivata alcuna conferma ufficiale riguardante eventuali proroghe. Dunque, l’attesa regna momentaneamente sovrana.

E si sa, l’attesa non è quasi mai una buona consigliera. Essa, infatti, porta inevitabilmente a trarre conclusioni affrettate riguardo alle questioni più disparate. In questo caso, si deve ovviamente accettare di buon grado il fatto che le autorità competenti ancora non si siano espresse.

A rimarcare utleriormente questo concetto essenziale, è il sito di Lavoro e Diritti, con un articolo totalmente incentrato su questa tematica. Citando quanto segue, possiamo venire a conoscenza di ciò:

Esclusa dalle misure previste nella legge di Bilancio 2022, nonostante i tanti rinnovi, deroghe e rifinanziamenti disposti, la misura di sostegno a chi ha un Isee inferiore ai 15 mila euro non ha ricevuto la attesa proroga neanche dal Milleproroghe; 

Pare dunque che, almeno per il momento, il reddito di emergenza non rientri nelle priorità assolute della squadra di governo attuale. In attesa di ulteriori sviluppi, consigliamo caldamente la visione di un video di approfondimento pubblicato dal canale Youtube della Redazione The Wam.

Reddito di emergenza: la definizione dell’Inps

Il reddito di emergenza, secondo il portale dell’organo dell’Inps, ha una definizione ben precisa. Benché possa sembra facile, è facilmente verificabile da sé come non sia affatto così. Il rem, è una misura di sostegno economico entrata in vigore all’incirca nel periodo di maggio 2020. La sua funzione, sostanzialmente, è quella di intervenire nel pieno sostegno delle famiglie colpite finanziariamente dalla pandemia che porta il nome di Covid-19.

In seguito, all’incirca nei 6 mesi successivi, sono state approvate anche altre mensilità. Tuttavia, ad oggi non si hanno più grosse novità a riguardo. Ma andando nello specifico, si può intuire come la sua applicazione non rappresenti nulla di particolarmente trascendentale in termini pratici.

Nel momento in cui bisogna presentare l’apposita domanda, si deve infatti presentare una dichiarazione sostitutiva unica che vada a supporto del certificato ISEE. Questo, in modo tale da poter identificare la conformazione precisa del nucleo familiare in questione. 

La validità presa in considerazione, è quella che si riesce a rintracciare nel momento in cui viene presentata la dichiarazione sostitutiva unica menzionata precedentemente. In termini brevi, questa è la definizione completa di quello che rappresenta poi questo sostegno economico ricorrente.

Reddito di emergenza: quali sono i requisiti?

Il reddito di emergenza, ovviamente, presenta anche dei requisiti senza i quali non è possibile accedervi. Inoltre, i requisiti in questione devono essere cumulativi. Il che significa che bisogna possederli tutti, e non solamente alcuni tra quelli presenti nella lista.

In questo caso così come in molti altri, alcune di queste informazioni bisogna darle per scontato. Tuttavia, va anche detto che precisare determinate informazioni non è mai sbagliato di per sé. Ciò detto, è bene procedere col primo requisito indispensabile: la residenza in Italia.

Coloro che non sono appunto residenti in Italia, di fatto, non si possono considerare affatto dei beneficiari. E questo, potrebbe rappresentare un limite a seconda dei casi. Poi, bisogna presentare un patrimonio mobiliare inferiore a 10.000 euro. Altre cifre sono consultabili presso i portali appositi, ma per il momento l’informazione chiave è questa.

Per quanto concerne l’Isee, bisogna invece presentare una cifra inferiore ai 15.000 euro. Un altro requisito apparentemente irrisorio, ma in realtà molto importante, è quello dell’assenza di percettori di indennità Covid. Essendo questa una misura di sostegno dedicata proprio a queste casistiche, le due misure logicamente non si possono sovrapporre in alcun modo.

Questi, sono i requisiti che bisogna per forza di cose rispettare, se si vuole usufruire di un simile beneficio economico. Oltre alle indennità menzionate poche righe sopra, questo sostegno economico risulta di fatto incompatibile su pensioni, stipendi da dipendente o reddito di cittadinanza

Nel corso del suo primo periodo di esistenza, questa misura si è rivelata estremamente utile a tal punto da evitare che venisse accorpata ad altri indennizzi. Di conseguenza, questo modus operandi è stato reso molto più equo, e inevitabilmente molto più accessibile ad una cerchia di persone larga e soprattutto esigente. Nonché ovviamente bisognosa di aiuti economici.

Nel prossimo paragrafo, vedremo finalmente il quadro generale in vista di questa nuova annata del 2022.

Reddito di emegenza, proroga in arrivo nel 2022?

Il reddito di emergenza, secondo alcune fonti, potrebbe tornare in auge nel corso del 2022. Tuttavia, questo barlume di speranza col tempo sembrerebbe essersi indebolito. La mancanza di novità previste inizialmente per i primi mesi dell’anno, ha inevitabilmente fatto registrare un drastico calo delle aspettative. Tuttavia, di recente si è tornati a parlarne.

Facendo mente locale, si può scoprire come l’ultima mensilità erogata risale al mese di settembre dello scorso anno. Dunque, il 2021. Tuttavia, l’ipotesi riguardante un’eventuale proroga del reddito di emergenza, stando al sito di Sky Tg 24, sembrerebbe essere strettamente correlata alla proroga dello Stato di emergenza.

Che è stato appunto rinviato verso la fine del 2022. Questo, ovviamente, riguarda appunto il culmine che è stato raggiunto dalle guerre che si sono registrate tra Russia e Ucraina. Il cui conflitto ha inevitabilmente coinvolto altrettanti Stati, compreso per l’appunto anche quello italiano. Tuttavia, lo stesso sito vede questa ipotesi come difficile da realizzare. Citando quanto segue:

Uno scenario che però sembra lontano, anche alla luce del fatto che il Rem già non è stato rifinanziato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre

Attualmente, dunque, le speranze di un nuovo risorgimento del reddito di emergenza sembrano minime. Per non dire inesistenti, praticamente. La folta platea di beneficiari, in ogni caso, attende con trepidazione nuovi sviluppi riguardanti questa vicenda. Un ulteriore spiraglio di positività, potrebbe arrivare dal fatto che in decreto in essere potrebbe di fatto venir modificato.

Dunque, è bene mantenere ancora vive le proprie speranze. A patto che non si creino futili illusioni, ovviamente. L’incertezza perenne che sta lentamente caratterizzando questo ostico periodo, potrebbe infatti portare molto facilmente a delle brutte sorprese. Che, per ragioni ovvie, sono assolutamente da evitare.

Reddito di emergenza, chi sono i beneficiari?

I beneficiari del reddito di emergenza, per definizione, sono tutte quelle famiglie che sono state di fatto colpite duramente dalla pandemia che porta il nome di Covid-19. Alcuni dati, evidenziano come i beneficiari siano stati effettivamente molteplici, e soprattutto distribuiti in maniera disomogenea.

Alcuni dati statistici, evidenziano come circa 741.000 siano stati effettivamente cittadini italiani. Di cui praticamente oltre un terzo percettori dell’importo massimo. Altri 412.000, invece, sono stati percettori extracomunitari. Una piccola parte, poco meno di 100.000, cittadini comunitari.

Questo, evidenzia come effettivamente l’urgenza sociale che si palesa dietro a questo sostegno economico sia evidente. Inoltre, evidenzia a sua volta come tutte le categorie coinvolte siano bisognose in egua maniera. Seppur per motivi e situazioni differenti tra loro, come è ovvio che sia.

Nel prossimo paragrafo, ad ogni modo, verrà approfondito il discorso inerente ai pagamenti. 

Reddito di emergenza: news sui pagamenti

Il reddito di emergenza, come detto sopra, è stato suddiviso in quattro “ruote ” differenti tra loro. L’ultima dichiarata, riguarda il mese di settembre 2021. Tuttavia, è anche vero che alcuni ritardi hanno fatto sì che questa mensilità venisse erogata verso il periodo finale dell’anno precedente. Ovvero, il 2021 appunto.

Il ritardo generale, stando a quanto annunciano alcuni portali riguardanti lo stesso organo dell’Inps, si è distribuito su più fronti. Le quote previste per il periodo di settembre, infatti, sono state erogate precisamente nel periodo incluso tra il 22 novembre e il 25 dello stesso mese.

Queste, sono di fatto le ultime notizie riguardanti questa tematica. Per il resto, ancora oggi non si hanno affatto novità in tal senso. Né dalle fonti ufficiali nè tantomeno su internet, di conseguenza. Essendo questo un tema fortemente dipendente dalle autorità competenti, non è possibile trarre conclusioni di propria battuta.

Come detto in precedenza, benché le speranze in tal senso siano ancora vive, le notizie all’orizzonte sono tutto fuorché positive. Oltre al disinteresse generale, altrettanti “insider” affermano con una decisione a dir poco inquietante come questa misura potrebbe non venir prorogata. Ma a questo proposito, astenendosi da eventuali conclusioni, si possono comunque fare delle ipotesi. Purché rimangano tali, naturalmente.

Visto e considerato il fatto che lo stato di emergenza è stato di recente prorogato fino alla fine dell’anno corrente del 2022, questo potrebbe rappresentare di fatto un lieve barlume di speranza. Il fatto che il periodo di emergenza sia prorogato per così tanto tempo, potrebbe di fatto implicare l’apertura di nuove misure a sostegno economico delle famiglie maggiormente danneggiate.

Tuttavia, va anche detto che l’attuale situazione inerente alla emergenza pandemica ancora in corso si è di fatto affievolita, seppur in maniera a malapena percettibile. Pertanto, questo potrebbe dissuadere dall’apertura di eventuali aiuti in ambito economico. Come è stato detto, gli scenari possibili sono variegati e possono avere tutti quanti interpretazioni differenti a seconda del punto di vista.

Andrea Marras
Andrea Marras
SEO Copywriter, classe 1998.Ho 22 anni, un diploma presso l'Istituto Magistrale Baudi di Vesme Iglesias, e una passione per il SEO Copywriting. In passato, mi sono occupato dell'ottimizzazione di articoli di stampo sportivo per conto di testate web quali Termometro Politico e Calcio d'Angolo. Ho studiato il mondo dei social e dell'editoria online con grande impegno e dedizione, sperando che questa possa divenire la mia professione principale. Nel frattempo, oltre alle collaborazioni con varie testate di riferimento, curo anche un progetto di personal branding su LinkedIn.Il mio motto è? Chi lotta può perdere
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