Tra le numerose agevolazioni disponibili fino al 31 dicembre 2022 c’è anche il bonus trasporti, destinato ai cittadini di tutte le età che sfruttano i mezzi pubblici per spostarsi in città per motivi di lavoro, scuola, o per il tempo libero.
In vista dell’imminente scadenza, alcuni beneficiari potrebbero essere chiamati a restituire il bonus trasporti ottenuto: per quale motivo? Esiste una specifica causa che porta alla perdita dello sconto di 60 euro sull’abbonamento.
Cerchiamo di capire che cosa prevede la normativa sul bonus trasporti, chi deve restituirlo, e per quale motivo si possono perdere i soldi.
Bonus trasporti: cos’è e come funziona
Il bonus trasporti torna a far parlare di sé: cos’è e come funziona? Questa agevolazione rientra tra i bonus in scadenza al 31 dicembre 2022, in quanto non ha ottenuto alcuna proroga nella Legge di Bilancio.
Introdotto e richiedibile a partire dal 1° settembre 2022 – tramite l’apposita piattaforma -, il bonus trasporti consente di ottenere uno sconto di 60 euro sull’acquisto di abbonamenti o titoli di viaggio mensili o annuali, per i mezzi di trasporto pubblico locale.
A definire la platea dei beneficiari e le regole per la richiesta e l’utilizzo del bonus trasporti è stato il decreto attuativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Stando a quanto previsto dal provvedimento, è possibile effettuare più di una richiesta per ottenere il bonus trasporti, fino a un massimo di una per ogni mese di riferimento, ma al tempo stesso i beneficiari sono vincolari al rispetto di alcuni requisiti economici e sociali. Se questi ultimi non vengono soddisfatti, il bonus trasporti è da restituire.
Non tutti sanno, inoltre, che è possibile utilizzare lo sconto sull’abbonamento previsto dal bonus trasporti fino al 31 gennaio 2023, purché venga richiesto entro la naturale scadenza.
Bonus trasporti: chi lo deve restituire?
Purtroppo non ci sono buone notizie: alcuni beneficiari del bonus trasporti saranno costretti a restituire lo sconto di 60 euro ottenuto sull’abbonamento, a causa di una norma inserita nel decreto attuativo. Quale?
Come previsto dal provvedimento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il bonus trasporti può essere richiesto da tutti i cittadini, purché soddisfino un unico requisito:
nell’anno 2021 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.
Tutti coloro che hanno dichiarato il falso in merito ai redditi conseguiti nel 2021, per poter ottenere lo sconto di 60 euro ogni mese, saranno costretti a restituire il bonus trasporti.
Bonus trasporti da restituire: come avvengono i controlli
Il Ministero del Lavoro ha anche specificato le modalità attraverso le quali verranno effettuati i controlli sul possesso dei requisiti per ottenere l’agevolazione.
Come scrive la pagina ufficiale del Ministero del Lavoro dedicata al bonus trasporti:
I controlli sulla corretta gestione dell’intervento sono espletati automaticamente dal portale e riservati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Direzione Generale degli Ammortizzatori sociali, anche attraverso l’acquisizione dall’Agenzia delle entrate dei dati reddituali dei soggetti beneficiari.
Oltre quindi a un controllo automatico effettuato proprio dalla piattaforma per la richiesta del bonus trasporti, il Ministero potrebbe richiedere direttamente all’Agenzia delle Entrate delle delucidazioni sui dati reddituali dei richiedenti.
Bonus trasporti, in quali casi occorre annullare il voucher
Una situazione completamente diversa dalla restituzione dell’agevolazione riguarda la possibilità di annullare il voucher trasporti richiesto tramite la piattaforma. In quali casi è necessario annullare lo sconto?
Può accadere, per esempio, che il voucher emesso dalla piattaforma presenti degli errori di importo, data, o informazioni personali del richiedente (a livello formale), e pertanto debba essere modificato.
In tali situazioni, come spiega il provvedimento del Ministero del Lavoro, è possibile annullare il voucher bonus trasporti purché non sia stato ancora utilizzato.
Come riportano le FAQ del Ministero, basterà richiedere l’annullamento del precedente buono per poter inviare una nuova domanda nello stesso mese solare: questo è l’unico motivo che permette di richiedere il bonus trasporti per due volte in un solo mese.
Annullando il voucher precedente e non utilizzato, di fatto, è come se il primo voucher non fosse mai stato emesso.
Come annullare il bonus trasporti: la procedura
Come fare per annullare il bonus trasporti? La procedura da seguire è molto semplice.
Una volta verificato e appurato che alcuni dati inseriti nel voucher non sono corretti, è opportuno recarsi immediatamente sulla piattaforma del bonus trasporti per sostituire il buono errato con un altro corretto.
La prima cosa da fare è effettuare l’accesso sul portale del Ministero e visitare la sezione “Visualizza buono“: a questo punto, basterà cliccare sull’icona del cestino tra le opzioni suggerite.
Una volta annullato il buono errato, si potrà procedere con la presentazone di una nuova domanda nello stesso mese solare.