Sarà un anno positivo per le azioni europee? Cosa dicono gli esperti

Secondo le stime degli esperti, il 2024 potrebbe confermare le tendenze dell'anno precedente, con effetti positivi per le azioni europee.

Gli esperti prevedono un possibile anno positivo per le azioni europee, sulla linea di quello che è stato il 2023. Del resto, il 2024 sarà l’anno del cambiamento, almeno per il calendario cinese, e forse, l’oroscopo del gigante asiatico, potrebbe influenzare positivamente anche i mercati europei.

In Europa, infatti, si attende un anno in cui l’inflazione torna ai livelli target, i tassi della BCE iniziano a calare e il mercato azionario continua a crescere.

Gli esperti puntano sul taglio dei tassi

Ancora luce rossa per il taglio dei tassi d’interesse da parte della BCE che, nell’ultima riunione, ha definito lo scenario ancora prematuro, tuttavia, vi è la sentita convinzione da parte degli esperti, che il cambio di rotta sia ormai imminente.

Questa percezione arriva soprattutto dai livelli di inflazione, che continuano a calare, avvicinandosi sempre di più al target prefissato dalla BCE, target che potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase dell’economia europea.

La BCE rimane tuttavia cauta, sottolineando che, una prematura riduzione dei tassi d’interesse potrebbe innescare la ripresa dell’inflazione. Su questa linea sembrano orientate figure come Christine Lagarde e Isabel Schnabel.

Se quindi da un lato la BCE non ha ancora aperto alla possibilità di attuare dei tagli al tasso d’interesse, dall’altro lato, i mercati attendono l’imminente arrivo dei tagli, previsto da alcuni tra secondo e terzo trimestre dell’anno.

Come i tassi hanno stravolto il mercato

La politica monetaria restrittiva, adottata dalla BCE per contrastare l’elevata inflazione registrata in Europa nel post Covid e alimentata dai conflitti alle porte dell’Europa e dalla crisi energetica, ha segnato un cambiamento radicale nel mercato monetario.

L’erogazione di denaro, negli ultimi anni, dopo il 2011, è diventata sempre più semplicistica, causando un eccedenza di liquidità che ha favorito una crescita esponenziale dell’inflazione. In quest’ottica, la strategia anti inflazione della BCE si è tradotta rapidamente in un innalzamento dei tassi di interesse, che rende più costoso l’accesso al denaro, favorendo invece la redditività, con uno spostamento della curva dei rendimenti di circa 200 punti base e un aumento del 50% dei profitti da margini.

Continua la crisi energetica

Da febbraio 2022 il costo dell’energia ha continuato a crescere, alimentato da un aumento delle risorse energetiche e questo aumento, non sembra ancora pronto ad arrestarsi.

Gli esperti stimano che i prezzi delle risorse, soprattutto energetiche, continueranno a crescere anche nel 2024, questo a causa dell’aumento della domanda, non bilanciata da un incremento dell’offerta.

Le risorse energetiche scarseggiano mentre dall’altro, la domanda è in aumento, soprattutto da parte dei mercati emergenti.

La crisi energetica è una crisi legata alla carenza di offerta in rapporto ad una domanda crescente, crisi che rende sempre più necessario trovare soluzioni alternative alla produzione energetica, che, tuttavia, nonostante gli investimenti nel settore minerario, appaiono ancora insufficienti a soddisfare appieno le esigenze legate alla transizione energetica.

Per effetto di questa commissione di fattori, i titoli energetici risultano a buon mercato rispetto alle media storica, le obbligazioni green sono in aumento e sempre più società energetiche hanno avviato e prefissato obbiettivi a medio e lungo termine che includono l’incremento di energia da fonti rinnovabili ed un abbassamento delle emissioni.

Ottimismo dei mercati

Se da un lato, come abbiamo visto, l’economia europea sta attraversando una fase negativa, dall’altra, i mercati finanziari stanno attraversando una fase relativamente positiva e c’è fiducia da parte di esperti e analisti.

Nel complesso, la reazione dei mercati finanziari ai dati sull’inflazione, al calo dei rendimenti delle obbligazioni e alla possibile riduzione dei tassi è stata relativamente positiva, il 2024 si è infatti aperto inizialmente con un calo delle performance, seguito da un accelerazione che ha permesso ai mercati di chiudere in positivo di oltre l’1,6%.

Per il 2024 si attende quindi un area di cambiamento, con una ripresa degli scambi globali, nonostante le turbolenze geopolitiche, e l’ipotesi di un inflazione più volatile e sotto controllo. Il tutto coadiuvato da ingenti investimenti in ambito tecnologico, soprattutto in settori come IA e transizione energetica, che potrebbero far crescere esponenzialmente il valore di numerosi titoli quotati in borsa.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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